Blazing Angels: Squadrons of WWII

di Francesco Romagnoli
Il primo titolo “aeronautico” a far capolino su 360 è incentrato un'altra volta sulla seconda guerra mondiale, ambientazione ormai pluri-gettonata dagli sviluppatori da un po' di tempo a questa parte.
Così, dopo Secret Weapons Over Normandy e Heroes Of The Pacific, fa la sua comparsa sullo scenario videludico questo Blazing Angels, a dir la verità non molto dissimile da quelli che l'hanno preceduto su Xbox, soprattutto dal secondo (che difatti è targato a sua volta “Ubisoft”).


Un grilletto aiuta l'altro
A differenza del titolo incentrato sugli eroi del Pacifico, qui affronteremo un po' tutte le situazioni che hanno visto le forze alleate destreggiarsi su tutti i fronti: dai grigi cieli di Londra ai deserti nordafricani funestati dalle tempeste, dalla battaglia di Midway ai feroci scontri sopra Berlino.
Ponendosi tra la schiera dei giochi d'aerei che vogliono soddisfare un po' tutti i palati (catalogabili quindi come arcade)questo videogame non sfoggia velleità simulative, né in quanto a parvenza né all'atto pratico. Gli aerei risultano estremamente facili da controllare e sono rese possibili certe manovre assai improbabili. Non ci vorrà molto per abbattere i velivoli nemici, ma almeno i colpi vanno indirizzati, come nella realtà, tenendo conto della direzione del nemico, della sua velocità e del tragitto che deve fare il colpo. Detta così può sembrare complicata, ma vi assicuriamo che ci vuole veramente pochissimo per prenderci la mano e diventare dei provetti assi dei cieli. Per quel che concerne i controlli la particolarità che introduce questo Blazing Angels è il tasto “Lock-On” (situato sul grilletto sinistro). In pratica tenendo premuto questo tasto la visuale si sposterà dalla coda del nostro aereo ad una ripresa rotante, dove la telecamera inquadrerà il nostro velivolo e quello nemico contemporaneamente. Saremo così in grado di tenere d'occhio gli spostamenti altrui e allo stesso tempo comandare l'aereo, indirizzandolo verso il target tramite le manovre giuste. E' altresì vero che non sempre si è in grado di orientarsi al meglio e, se si continua a manovrare in continuazione per un po' di tempo, si rischia il mal di mare ed un'eventuale scontro ravvicinato con una qualche collina.
Implicata nei comandi, e demandata alla croce direzionale del pad, c'è anche la gestione della squadriglia: pochi semplici ordini con i quali impartire se rimanere in formazione, sparpagliarsi e attaccare o liberarsi dai nemici in coda mentre noi ci dedichiamo ad altri obiettivi. Curioso l'inserimento del tasto per richiedere aiuto per le riparazioni: un vostro amico meccanico vi consiglierà cosa fare per sistemare i danni, in pratica si tratterà di spingere la giusta combinazione di tasti con la tempistica corretta.

Diventare un asso dei cieli
Le armi a disposizione sono di due tipi, primarie e secondarie. Quelle primarie non sono altro che le mitragliatrici, variano da aereo ad aereo in quanto a potenza, numero e velocità di fuoco. Quelle secondarie sono preimpostate a seconda del velivolo sul quale si monta e si tratta di bombe, siluri, missili e macchine fotografiche per le missioni ricognitive.
Anche l'uso di queste è estremamente semplificato: laddove su Heroes Of The Pacific lanciare i siluri richiedeva una certa padronanza del mezzo e della tattica di avvicinamento all'obbiettivo, qui in Blazing Angels basta allinearsi un minimo e attendere il momento giusto... veramente poca cosa.
Si tratta insomma di puro ed immediato divertimento, che rischia però di falcidiare il parametro longevità.


Le missioni della modalità campagna sono in totale 18 e non rappresentano una sfida granché impegnativa. Lo è il cercare di raggiungere il livello di asso e la relativa medaglia per ogni obiettivo, per sbloccare uno dei tanti risultati. Sappiamo però che questo tipo di incentivo non è in grado di stimolare buona parte dei videogiocatori che badano alla sostanza e che, una volta finito il gioco, difficilmente rifaranno le stesse missioni per acquisire una medaglia. Le altre modalità sono “Duello”, in cui potrete sfidare un singolo avversario in un veloce scontro a due (veloce perché la maggior parte delle volte ci vorrà davvero poco per abbattere il nemico dotato del vostro stesso velivolo) e “Arcade”, dove va abbattuto un certo numero di nemici entro un limite di tempo, e dove ogni aereo distrutto concede un bonus di tempo necessario a portare a termine lo sterminio. Per ogni velivolo presente nel gioco (in tutto 41 tra caccia, bombardieri, siluranti, vecchi biplani ed i primi aerei a reazione) e c'è il rispettivo duello e missione arcade da portare a termine. Vincere lo scontro a due significa sbloccare una nuova livrea per il veicolo, mentre portare a termine la missione arcade comporta lo sbloccarne il relativo potenziamento.
L' intelligenza artificiale dei nemici è piuttosto mediocre e difficilmente saranno capaci di resistervi per molto tempo od impegnarvi in inseguimenti estenuanti.
Le missioni sono sempre quelle: difendere la propria base da un assalto nemico, distruggere la flotta nemica...del resto gli scenari bellici della seconda guerra mondiale son quelli, comunque un po' di varietà è stata preservata e difficilmente il fattore noia riuscirà a subentrare prima di portare a compimento il gioco, e prima che questo avvenga la componente LIVE vi avrà già catturato.

Non solo mitragliatrici spianate
On-line ci sono diverse modalità: quella cooperativa, nella quale affrontare le missioni storiche (oppure altre ancora) con altri compagni umani al posto di quelli comandati dalla cpu, quella in solitaria in cui ben tre tipologie di gioco diverse (“scontro aereo”, “cerca e distruggi”, “asso dei cieli”) vedranno i giocatori fronteggiarsi nel classico tutti-contro-tutti (creando così un vero caos nei cieli) ed infine quella forse più interessante, la sezione a squadre, anche qui con più opzioni tra le quali scegliere (“scontro aereo”,”kamikaze”, “bombardamento”, “conquista la base”). Si tratta della modalità che riteniamo più profonda e capace di catturare sul lungo periodo, in quanto richiede una certa coordinazione tra i compagni di squadra per essere sfruttata al meglio: nelle sessioni denominate “bombardamento”, ad esempio, lo scopo è quello di distruggere per primi la nave-base nemica. Acquisisce quindi enorme importanza anche la scelta degli aerei: i bombardieri capaci di trasportare molte bombe e con una buona corazza sono delle armi micidiali per affondare le imbarcazioni avversarie, ma sono anche molto svantaggiati come manovrabilità e senza un'adeguata scorta di caccia sono molto vulnerabili agli attacchi nemici.
Insomma gestire la squadra bilanciando difesa ed attacco e configurare delle strategie ottimali, fa acquisire al gioco un fascino particolare. Intendiamoci, non siamo ai livelli di G.R.A.W.: Blazing Angels rimane un titolo quanto mai arcade, ma forse è anche meglio così, visto che il vero difetto della parte LIVE di questo gioco sembra poter essere proprio la community di utenti, non molto attratta da questo genere e di conseguenza non molto estesa, soprattutto in Italia, quindi figuriamoci se fosse stato configurato come ancora più simulativo.
Un peccato, perché nelle partite che siamo riusciti ad organizzare a puntino ci siamo divertiti parecchio, persino di più di tanti fps che si vedono in giro ultimamente, e siamo sicuri che qualsiasi giocatore appassionato di questo genere avrebbe apprezzato...in fondo i duelli aerei con i vecchi velivoli della seconda guerra mondiale e con le rispettive mitragliatrici ben si prestano ai feroci ed avvincenti scontri a fuoco tra i cieli.


Il cielo sopra Berlino
Concludiamo parlando del comparto tecnico. Il colpo d'occhio in linea di massima non è male, ma non è tale da risultare così appariscente come altri titoli Next-Gen, capaci di lasciare a bocca aperta sin dai primi fotogrammi. Su di un televisore ad alta definizione è apprezzabile la profondità visiva ed un discreto dettaglio grafico, tuttavia lascia un po' contraddetti la scelta riguardante la palette di colori, molto spesso sfumati e con tonalità non propriamente realistiche. Certo i tramonti posseggono effetti di luce spettacolari, e gli effetti di fumo e delle esplosioni sono davvero molto ben fatti, ma c'è comunque un qualcosa che non appaga l'occhio del tutto, o meglio non lo rilassa, a causa appunto delle tonalità spesso affaticanti.
Discreto il dettaglio grafico a terra, soprattutto negli scenari cittadini molto vasti come Londra, Parigi, Berlino...ma va segnalata qualche incertezza riguardante la fluidità, con degli scrolling spesso ben avvertibili. Per carità, nulla che interferisca sulla giocabilità...solo una qualche storta di naso come impatto visivo generale.
Per quanto riguarda il sonoro invece abbiamo musiche epiche (da colonna sonora) ben fatte, ed effetti apprezzabili per la loro incisività (ad esempio per quando scoppia un motore od un aereo si schianta al suolo). Il parlato è solo in inglese, tradotto con dei sottotitoli in italiano posti però in situazione piuttosto scomoda (in cima allo schermo) e spesso si perde qualche pezzo del discorso.