Blood Omen 2

Blood Omen 2
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Blood Omen 2

Kain il vampiro ritorna ancora una volta dalle ombre per continuare la sua ricerca del potere assoluto e lo fa a sorpresa proprio in Blood Omen 2 (BO2) vestendo i panni del protagonista al posto di quel Raziel che era stato il personaggio principale in Soul Reaver 1 e 2, rispettivamente 3 e 4 capitolo della serie. Già infatti un primo titolo aveva ospitato le gesta di Kain. Mentre nel primo capitolo della serie intitolato Legacy of Kain questi era stato colui per il quale parteggiare nonostante il comportamento malvagio e nei suoi due seguiti il potente nemico di Raziel e quindi, in ogni caso, un personaggio da temere, pare proprio che in BO2 Kain non costituisca una minaccia così grave.
Vediamo il perché.

Kain risorge in questo episodio della serie dopo essere stato mantenuto in stasi da vampiri stessi e, una volta tornato dal torpore che lo immobilizzava, cerca vendetta nei confronti dei Sarafan, i conquistatori di Kain stesso e del suo popolo. Questo eroe oscuro si muove dunque per livelli di grande vastità, città e villaggi, dalle atmosfere convenientemente gotiche, facendo strage di nemici e succhiando il sangue dai viventi per continuare a sostenersi. E dicendo così già si è detto praticamente tutto. In realtà BO2 si discosta molto poco dalle trame consuete di un comune hack and slash. Partiamo da Kain stesso. Possiede un attacco primario con cui generalmente elimina gli avversari tramite diverse armi che si trovano in giro e alcuni poteri chiamati Doni Oscuri propri della razza a cui appartiene come la possibilità di trasformarsi in nebbia (purchè nebbia naturale sia già presente) e uccidere così impunemente oppure di controllare la mente degli esseri umani per costringerli a compiere azioni (aprire porte, tirare leve ad esempio) oppure ancora potenziare di molto i suoi attacchi: in questo caso Kain, parando un attacco, aumenta la barra della furia diventando via via sempre più forte.



Di questi Doni Oscuri solo due sono disponibili già all' inizio: furia e potere di tramutarsi in nebbia. Questo, in poche parole, è il succo delle possibilità in combattimento e di movimento di Kain e niente lo distingue da altri titoli del genere. Lo stesso metodo per colpire, le stesse maniere di morire da parte dei nemici: dopo nemmeno tanto tempo la cosa comincia a diventare ripetitiva anche se i nemici in base al loro livello di abilità tentano di parare i colpi e di controbattere. Gli stessi puzzle presenti sono scarsamente impegnativi e il tutto si riduce sovente a saltare nel posto giusto, a spingere oggetti e così via. Un po' di divertimento viene dall' assalire vittime innocenti succhiando il sangue e lasciandole senza vita in un' animazione sapientemente cruenta; occorre però stare attenti a non farsi scorgere da altri presenti se si vuole evitare uno sgradito scontro con paesani inferociti e ben preparati ad eliminare scomodi vampiri. Tuttavia il sangue non è un elemento di contorno: esso è necessario a Kain per reintegrare la propria energia vitale e aumentare l' esperienza e di conseguenza il massimo di energia vitale.

Blood Omen 2
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Blood Omen 2

Blood Omen 2 non aggiunge nulla di nuovo alla serie che, iniziata con Kain, lo rivede protagonista. Si tratta in fin dei conti di un titolo hack and slash graficamente gradevole (esclusi i difetti nelle collisioni) ma per nulla eccelso privo di qualsiasi innovazione. Dedicato solo ai fan della serie (anche se non è necessario conoscerla per giocare al titolo odierno).

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