Blood Omen 2

Bisogna tener presente poi che la disponibilità di potenziali vittime non è così elevata da permettere sconsiderate uccisioni; meglio uccidere solo quando inevitabile per non restare a bocca asciutta, nel vero senso della parola, proprio nel momento del bisogno.
Il controllo di Kain, inoltre, non è certo dei più agevoli, essendo la risposta del vampiro un po' lenta rispetto ai comandi impartiti. La cosa più fastidiosa è una lentezza eccessiva nel voltarsi da parte di Kain che lo rende molto vulnerabile ad attacchi multipli quando si sceglie male il tempo. Si viene così costretti a cercare di allontanare i nemici l' uno dall' altro per affrontarli con un minimo di vantaggio in più. Un tratto abbastanza singolare per un killer della notte che dovrebbe fare dell' agilità la sua arma principale.

Per il resto niente di particolare. I paesani sembrano tutti uguali l' uno all' altro e le stesse ambientazioni dopo un po' si assomigliano tutte pur avendo un look appropriatamente dark per un titolo del genere. Kain, il cui modello è il più curato del gioco, non è male ma nemmeno niente di eccezionale a livello di definizione e di numero di poligoni che lo compongono; le sue stesse animazioni quando si passa da un tipo di azione ad un altro sono poco fluide. L' ambiente circostante non offre praticamente nessuna possibilità di interagire con gli oggetti salvo porte, leve ecc. Barili, tavoli, sedie e così via sono un ornamento che spesso coincide con l' ostacolo. I personaggi stessi, a causa di un sistema di rilevamento delle collisioni imperfetto, si comportano occasionalmente in maniera strana: i colpi li attraversano in modo inspiegabile oppure si fondono con i muri perdendo arti chissà dove.

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Un' altro dettaglio fastidioso è costituito dall' impossibilità di skippare le scene d' intermezzo costringendo ogni volta chi gioca a rivedersele.
Di sicuro in BO2 resta il gusto di impersonare un'entità malvagia, di simpatizzare con lei e di seminare il terrore tra gli umani. Il titolo in questione presenta molti momenti di questo genere (come osservare da lontano, non visti, una determinata situazione per poi approfittarne oppure rivelarsi ad una vittima predestinata). Chi va alla ricerca di questo tipo di emozioni non resterà deluso da BO2.

Ma in sostanza il gioco è troppo lineare e uguale a se stesso perché una volta giocato ci sia la tentazione di riprovarlo una seconda volta.
In conclusione non è questo il titolo che mette alla prova le potenzialità della nuova console Xbox né dal punto di vista grafico né sonoro.

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