Blood Omen 2
di
Ma placare la sete, la sete di sangue, che come un braciere arde dal profondo delle sue viscere, rappresenta il primo obiettivo di Kain. Per sua fortuna non è solo. Umah è la vampira che l'ha risvegliato ed è la guida che indirizza Kain nei suoi primi passi dopo la "rinascita", insegnandogli daccapo ciò che aveva dimenticato. La prima parte del gioco sarà, infatti, un tutorial a tutti gli effetti dove impareremo a sfruttare tutte le mosse possibili grazie alla sapiente guida impartita dalla voce di Umah. Piccola parentesi sui dialoghi: questi avvengono esclusivamente in inglese senza nessun sottotitolo. Tutto ciò rappresenta senz'altro un handicap, non dal punto di vista della giocabilità e della usufruibilità del titolo (come abbiamo già visto, la struttura di gioco è piuttosto semplice), ma lo è senz'altro dal punto di vista della comprensione della trama. Chiusa la doverosa parentesi, possiamo rilevare che almeno nella fase di tutorial, le istruzioni vocali vengono accompagnate da una scritta riepilogativa (anch'essa in inglese, ma ovviamente più comprensibile) che illustra il da farsi. Impareremo quindi a muovere il personaggio, a farlo saltare, a fargli salire le scale (il sistema di controllo tende ad incepparsi ogni tanto, e sembra quasi che Kain dimentichi come si faccia per salire le scale) e soprattutto apprenderemo come dissetare il nostro alter ego digitale.
Kain ,come i più avranno intuito, non è un personaggio positivo e per giunta ha il difetto di essere un vampiro. La sua sete dovrà essere placata col sangue, sia esso proveniente dalle membra di un nemico appena sconfitto, sia esso appartenente ad uno degli innocenti cittadini che calca i suoli di Meridian. Questa sete primitiva è implementata nel gioco per mezzo della classica barra dell'energia: se normalmente il livello di una barra energetica rimane statico se non quando si viene colpiti da qualche avversario, in questo caso il livello cala inesorabilmente anche se non si subisce danno alcuno. Questo per "simulare" la necessità continua di sangue: da qui nasce l'obbligo di ripristinarne il livello con una bevuta risanatrice, per non doversi trovare nella situazione di dover effettuare qualche combattimento con poca energia. E gli scontri che dovremo affrontare durante il gioco non saranno pochi. L'avventura è infatti spostata pesantemente verso i combattimenti con i numerosi nemici. A proposito dei combattimenti, mi preme sottolineare un difetto che, voluto o meno, finisce col semplificare eccessivamente la struttura portante del gioco. In pratica, quando gli avversari con i quali dovremo combattere saranno più di uno, solo uno di loro ci attaccherà (quello verso il quale stiamo rivolgendo le nostre "amorevoli" attenzioni) mentre gli altri aspetteranno tranquillamente il loro turno.
Tornando al discorso principale, i mezzi che possediamo per infliggere dolore sono vari. Oltre agli attacchi classici con gli artigli e con i calci, Kain può raccogliere le armi degli avversari sconfitti ed inoltre può usare gli speciali poteri da vampiro. Inizialmente può usufruire soltanto di due poteri, Myst e Fury. Myst permette di sfruttare la nebbia per sparire letteralmente alla vista del nemico, consentendoci di sgattaiolargli silenziosamente alle spalle e di infliggergli un colpo mortale. Fury consente di caricare un attacco devastante semplicemente parando i colpi degli avversari. Gli altri poteri si aggiungeranno nel corso dell'avventura sconfiggendo particolari nemici, che come premio per la loro dipartita ci "offriranno" il loro potere dopo una scena di Highlanderiana memoria. Il peregrinare per i vari livelli di gioco è abbastanza piacevole, complice l'atmosfera tetra e di decadenza che contraddistingue il design dei livelli. Le tinte sono volutamente scure e cupe, complice il buio onnipresente: ricordiamo che i vampiri non amano andare a spasso di giorno. Graficamente il titolo si attesta su livelli più che discreti anche se è evidente che il lasso di tempo intercorso per effettuarne il porting (circa un anno) non abbia portato migliorie degne di questo nome. Dal punto di vista audio, Blood Omen 2 riesce ad essere raccapricciante quanto basta. Le musiche sono molto rade a dire il vero, ma la vera colonna sonora viene fatta dagli splendidi effetti sonori che riescono ad immergere il giocatore in una atmosfera paurosa ed a infondergli la convinzione che dietro l'angolo possa nascondersi qualcosa di più spaventoso dello stesso Kain.