Blood Omen 2
di
KAIN E IL SUO LASCITO
Ambientazione: città di Meridian. Il Principe dei Vampiri, il temutissimo Kain, dopo duecento anni di sonno agitato, si risveglia grazie all'aiuto della sacerdotessa vampiro Ooma. Nei suoi occhi ha ancora impressa la scena che, come un incubo incessante, l'ha tormentato per duecento anni: la scena della sua sconfitta all'assalto di Meridian ad opera del suo nemico, e del furto della sua spada magica, la mitica Soul Reaver. Ma ora Kain è debole: duecento anni di inattività sono una dura prova anche per il potere di un Principe dei Vampiri, e cosa più grave ancora parte del suo Dono Oscuro si è affievolito. Ma l'ora della riscossa e della vendetta è finalmente giunta: affilate i canini, e preparatevi alla nuova avventura del ciclo Legacy of Kain!
A SPASSO PER MERIDIAN (E DINTORNI)
BO2 è un gioco di avventura di schema tipicamente arcade: il nostro compito sarà quello di guidare il protagonista della storia, in questo caso Kain, attraverso livelli (chiamati "Capitoli") consecutivi di complessità e difficoltà crescente, risolvendo numerosi piccoli enigmi, sconfiggendo lungo la strada i nemici che ci sbarreranno il passo, e confrontandosi regolarmente (alla fine di ogni due livelli) con i Vampiri avversari, che rivestono in tutto e per tutto il ruolo di "Boss".
L'ambientazione della città di Meridian e dintorni è di tipo Gotico-Pulp-Steampunk. Gotico perché la vicenda si svolge interamente di notte (essendo Kain un vampiro, non sarebbe possibile il contrario...) e c'è una grande cura da parte dei programmatori nella realizzazione estetica dei palazzi e di tutte le strutture; Pulp per la presenza abbondante di violenza gratuita, le tonnellate di sangue che scaturiscono dai corpi feriti (non ultimo, l'atto del risucchio a distanza, a cui farete presto l'abitudine) e l'abbigliamento succinto di molti personaggi o nemici; Steampunk per la presenza costante di elementi di tecnologia idraulico-meccanica e di fonti energetiche tendenti al magico, oltre a mosse da combattimento ai limiti dell'acrobazia pura che producono scie luminose.
Non sarà raro, dunque, per il nostro secolare amico il confrontarsi, per esempio, con mercenarie in bikini sado-maso che brandiscono spadoni a due mani come stuzzicadenti esibendosi in acrobatici attacchi con piroette e capriole e che una volta sconfitte rivelano di contenere una quantità di sangue sufficiente a riempire una damigiana di modeste dimensioni. Direi che ce n'è per tutti i gusti.
IL CONTROLLO DI KAIN
Durante tutto il gioco, fuorché durante le animazioni, Kain sarà inquadrato in semisogettiva, ossia da una telecamera posta dietro di lui a circa un paio di metri di distanza, anche se sarà possibile, stando immobili, utilizzare appositi tasti per ruotare l'inquadratura in modo da osservare meglio l'ambiente circostante.
Per guidare il nostro brizzolato eroe potremo ricorrere alla tastiera, al mouse o al Gamepad: ovviamente quest'ultimo risulta essere la scelta più comoda e confortevole (e difatti anch'io ho optato per lui) essendo il gioco stato studiato principalmente per consolle, ma anche il classico connubio mouse + tastiera risulta essere efficiente una volta configurati i tasti nel modo a noi più consono.