Blood2
di
Redazione Gamesurf
Il motore grafico é lo stesso di Shogo Mobil Armor Division, anche se a dire il vero quest'ultimo girava più fluido, e come avevo scritto in quell'occasione, non e' ai livelli di Unreal eppure ho la sensazione che non sia sfruttato al 100%
Quindi avremo tutte le chicche come effetti fumo dopo bellissime esplosioni, un cielo incredibilmente realistico, tanto tantissimo sangue e i soliti personaggi stile manichino
Mi soffermo un po' su questi ultimi... Se ben ricordate nella recensione di Shogo avevo spiegato che i personaggi non hanno una skin unica ma sono composti dai vari pezzi (gambe, braccia, etc.) dando il vantaggio visivo di scomporre in mille parti gli avversari o far staccare l'arto colpito
I programmatori della Monolith hanno lavorato parecchio sull'animazione dei modelli e sull'intelligenza artificiale, quando li colpirete a debita distanza, per esempio su una gamba li vedrete accasciarsi e contorcersi dal dolore, con una simulazione davvero realistica, oppure cascare stecchini in posizioni diverse. Purtroppo, per privilegiare lo stile splatter, capiterà sovente di ridurli in frattaglie per gatti, sinceramente avrei preferito uno squartamento meno facile, se provate ad usare il coltello invece di sgozzare, la vittima si sconquassa letteralmente davanti ai vostri occhi. L'AI (artificial intelligence) é discreta, se arrivate con una grossa arma gli avversari potrebbero darsela a gambe levate, oppure per quanto riguarda le guardie, autonomamente, potrebbero iniettarsi una sorta di droga (sarebbe quel cilindro rosso dietro la testa) che gli permette di non sentire il dolore e attaccarvi frontalmente per poi farsi, e farvi, esplodere come un Kamikaze !!!!
La trama del gioco, come dicevo all'inizio, e' il seguito del primo episodio e a dire il vero e' un po' complessa ma proverò a spiegarvela: tutto si rifà ad una setta di adoratori del dio Tchernobog, conosciuta anche come Cabal. Lo scopo principale della setta e' dominare il mondo (in puro stile U.S.A.), per fare questo all'infinito, il dio poteva reincarnarsi diverse volte ed ognuna di queste sceglieva un gruppo tra i migliori membro della setta ovvero i CHOSEN, o prescelti, per servirlo e consigliarlo. Nel primo episodio impersonavamo Caleb, che aveva avuto la sfortuna di mettersi contro il dio Tchernobog, ma anche la fortuna di distruggere la sua incarnazione. Dopo quest'episodio, i restanti componenti della setta, cacciarono Caleb condannandolo a viaggiare per 100 anni nel vuoto. In quest'episodio siamo appunto in quei fatidici 100 anni dopo, la setta si e' organizzata al meglio costruendo una città, (CABAL) una crescente realtà industriale, biochimica e militare. Il vostro scopo e quello di fermare l'attuale capo della setta affinché non permetta a Tchernobog di incarnarsi nella sua figura
Quindi avremo tutte le chicche come effetti fumo dopo bellissime esplosioni, un cielo incredibilmente realistico, tanto tantissimo sangue e i soliti personaggi stile manichino
Mi soffermo un po' su questi ultimi... Se ben ricordate nella recensione di Shogo avevo spiegato che i personaggi non hanno una skin unica ma sono composti dai vari pezzi (gambe, braccia, etc.) dando il vantaggio visivo di scomporre in mille parti gli avversari o far staccare l'arto colpito
I programmatori della Monolith hanno lavorato parecchio sull'animazione dei modelli e sull'intelligenza artificiale, quando li colpirete a debita distanza, per esempio su una gamba li vedrete accasciarsi e contorcersi dal dolore, con una simulazione davvero realistica, oppure cascare stecchini in posizioni diverse. Purtroppo, per privilegiare lo stile splatter, capiterà sovente di ridurli in frattaglie per gatti, sinceramente avrei preferito uno squartamento meno facile, se provate ad usare il coltello invece di sgozzare, la vittima si sconquassa letteralmente davanti ai vostri occhi. L'AI (artificial intelligence) é discreta, se arrivate con una grossa arma gli avversari potrebbero darsela a gambe levate, oppure per quanto riguarda le guardie, autonomamente, potrebbero iniettarsi una sorta di droga (sarebbe quel cilindro rosso dietro la testa) che gli permette di non sentire il dolore e attaccarvi frontalmente per poi farsi, e farvi, esplodere come un Kamikaze !!!!
La trama del gioco, come dicevo all'inizio, e' il seguito del primo episodio e a dire il vero e' un po' complessa ma proverò a spiegarvela: tutto si rifà ad una setta di adoratori del dio Tchernobog, conosciuta anche come Cabal. Lo scopo principale della setta e' dominare il mondo (in puro stile U.S.A.), per fare questo all'infinito, il dio poteva reincarnarsi diverse volte ed ognuna di queste sceglieva un gruppo tra i migliori membro della setta ovvero i CHOSEN, o prescelti, per servirlo e consigliarlo. Nel primo episodio impersonavamo Caleb, che aveva avuto la sfortuna di mettersi contro il dio Tchernobog, ma anche la fortuna di distruggere la sua incarnazione. Dopo quest'episodio, i restanti componenti della setta, cacciarono Caleb condannandolo a viaggiare per 100 anni nel vuoto. In quest'episodio siamo appunto in quei fatidici 100 anni dopo, la setta si e' organizzata al meglio costruendo una città, (CABAL) una crescente realtà industriale, biochimica e militare. Il vostro scopo e quello di fermare l'attuale capo della setta affinché non permetta a Tchernobog di incarnarsi nella sua figura
Blood2
Blood2
Il gameplay di questo gioco ricorda molto i tempi di DOOM, quando si finiva per sparare anche alle luci "tanto se va bene qualcuno si becca" mi dicevo, qui si e' portati a piazzare una bella pallottola in fronte anche al più indifeso dei personaggi di "contorno" giusto per dipingere la parete retrostante di un bel rosso acceso. L'altra faccia della medaglia e' che il gioco e' tutto qui, sicuramente facile visto che gli avversari non ti impegnano più di tanto, ma poi sei portato alla noia, tra l'altro alcuni livelli sono letteralmente uguali (e quindi ripetitivi) come quello iniziale del treno che si schianta. Il vero potenziale credo si possa cercare nel multi player, dove ogni giocatore può selezionarsi un personaggio con le relative caratteristiche configurabili, così come le armi e con la conseguenza che io potrei avere un'arma che un altro non possa avere e viceversa, alimentando un deathmatch ormai passato di moda.