Bomberman DS
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E' senz'altro un matrimonio degno d'esser detto felice e duraturo, quello che ormai da lunghi anni lega Bomberman al multiplayer.
Se poi ad oggi il miglior esponente della mascotte Hudson rimane il suo esordio online (sancito sui lidi del mai troppo lodato Dreamcast), ecco che troviamo conferma alla tesi di qui sopra.
Con un preambolo del genere è facile capire che anche la versione distribuita da Ubisoft su due schermi dia il meglio di sé sotto la voce "Sfida"; semplicemente quanto di meglio oggigiorno si sia visto su suolo europeo a livello di trinomio "sessioni multigiocatore collegamento wireless - Nintendo DS".
E non parliamo solamente dell'alta fruibilità dovuta al "game sharing", con tanto di una richiesta esigua quale quella di una singola Game Card per ben otto giocatori, ma ci riferiamo anche alla validità di una formula così semplice, rinomata ed al contempo impegnativa quale quella del puzzle ora in questione.
Sebbene l'impegno crescente della modalità single player sfoci spesso nella frustrazione (specie nei livelli più avanzati) e si traduca per essa in un difetto e/o limite, nel caos e nel fragore della compagnia umana (o, volendo, di bot selezionabili per diverse difficoltà) alla sconfitta si potrà facilmente sorridere, anche qualora gli antagonisti freddassero subdolamente il nostro alter-ego nei primi secondi di gioco.
Basilarmente la struttura rimane quella oltremodo collaudata del bombarolo videoludico per eccellenza: si dispongono cioè esplosivi (al fine di distruggere nemici e pareti) e si trova riparo dietro muri spessi per non cadere vittime del proprio fuoco o di quello altrui. L'azione multiplayer si sviluppa all'interno di ambedue gli schermi, mentre, fatta eccezione degli stage Boss e Bonus (rispettivamente il decimo ed il quinto stage di ogni area), nella modalità "Normale" locomozione e deflagrazioni sono allocate sul display superiore.
Il motivo di tale differenziazione è da cercarsi nella selezione dei bonus: automatica nei match multigiocatore (dove in ultima istanza basta, come nel resto della serie, raccoglierli), ed invece manuale, mediante tatto sullo schermo inferiore, per quelli in solitario.
In questo modo si potrà armare il rotondeggiante comprimario con i potenziamenti più disparati: dall'incremento di velocità susseguente all'uso dei pattini a rotelle, alla facoltà di scovare i blocchi entro cui sono contenuti altri bonus mediante gli occhiali; dai vari aumenti della portata dell'esplosione, alla variazione della natura delle stesse (mine, bombe da detonare dalla distanza ecc).
E non solo: altre sono le possibilità con cui variegare la propria tattica, come ad esempio il prezioso utilizzo dello scudo, del lancio o del calcio della bomba.
In definitiva, tanto quantitativamente quanto qualitativamente i power-up non deludono e se ad essi si sommano le opzioni contemplanti il riconoscimento vocale, le penalità modificabili e l'alta personalizzazione delle arene entro cui gareggiare in compagnia di altri sette amici: c'è da ritenersi oltremodo soddisfatti.
Si pensi ad esempio alla varietà apportata dai nastri trasportatori in luogo di labirinti statici, od alle deviazioni, ai tunnel (singoli o multipli), alle catapulte, ai portali e, ancora, alla caccia ai tesori od alla furente lotta senza alcun ostacolo murale e della quale temere la gittata del solo, si fa per dire, raggio esplosivo. I numeri come intuibili non mancano, né tanto meno sono assenti le potenzialità per godere di un'esperienza per più giocatori di assoluto spessore e di divertimento garantito. Essere alla ricerca di quest'ultima offerta e trovare in Bomberman una risposta, equivale ad aver fatto centro. Non c'è condizionale che tenga, non un motivo per porsi dei limiti davanti al semplice reparto audiovisivo (votato come da tradizione allo spirito "kawai" e sbarazzino).
Se poi ad oggi il miglior esponente della mascotte Hudson rimane il suo esordio online (sancito sui lidi del mai troppo lodato Dreamcast), ecco che troviamo conferma alla tesi di qui sopra.
Con un preambolo del genere è facile capire che anche la versione distribuita da Ubisoft su due schermi dia il meglio di sé sotto la voce "Sfida"; semplicemente quanto di meglio oggigiorno si sia visto su suolo europeo a livello di trinomio "sessioni multigiocatore collegamento wireless - Nintendo DS".
E non parliamo solamente dell'alta fruibilità dovuta al "game sharing", con tanto di una richiesta esigua quale quella di una singola Game Card per ben otto giocatori, ma ci riferiamo anche alla validità di una formula così semplice, rinomata ed al contempo impegnativa quale quella del puzzle ora in questione.
Sebbene l'impegno crescente della modalità single player sfoci spesso nella frustrazione (specie nei livelli più avanzati) e si traduca per essa in un difetto e/o limite, nel caos e nel fragore della compagnia umana (o, volendo, di bot selezionabili per diverse difficoltà) alla sconfitta si potrà facilmente sorridere, anche qualora gli antagonisti freddassero subdolamente il nostro alter-ego nei primi secondi di gioco.
Basilarmente la struttura rimane quella oltremodo collaudata del bombarolo videoludico per eccellenza: si dispongono cioè esplosivi (al fine di distruggere nemici e pareti) e si trova riparo dietro muri spessi per non cadere vittime del proprio fuoco o di quello altrui. L'azione multiplayer si sviluppa all'interno di ambedue gli schermi, mentre, fatta eccezione degli stage Boss e Bonus (rispettivamente il decimo ed il quinto stage di ogni area), nella modalità "Normale" locomozione e deflagrazioni sono allocate sul display superiore.
Il motivo di tale differenziazione è da cercarsi nella selezione dei bonus: automatica nei match multigiocatore (dove in ultima istanza basta, come nel resto della serie, raccoglierli), ed invece manuale, mediante tatto sullo schermo inferiore, per quelli in solitario.
In questo modo si potrà armare il rotondeggiante comprimario con i potenziamenti più disparati: dall'incremento di velocità susseguente all'uso dei pattini a rotelle, alla facoltà di scovare i blocchi entro cui sono contenuti altri bonus mediante gli occhiali; dai vari aumenti della portata dell'esplosione, alla variazione della natura delle stesse (mine, bombe da detonare dalla distanza ecc).
E non solo: altre sono le possibilità con cui variegare la propria tattica, come ad esempio il prezioso utilizzo dello scudo, del lancio o del calcio della bomba.
In definitiva, tanto quantitativamente quanto qualitativamente i power-up non deludono e se ad essi si sommano le opzioni contemplanti il riconoscimento vocale, le penalità modificabili e l'alta personalizzazione delle arene entro cui gareggiare in compagnia di altri sette amici: c'è da ritenersi oltremodo soddisfatti.
Si pensi ad esempio alla varietà apportata dai nastri trasportatori in luogo di labirinti statici, od alle deviazioni, ai tunnel (singoli o multipli), alle catapulte, ai portali e, ancora, alla caccia ai tesori od alla furente lotta senza alcun ostacolo murale e della quale temere la gittata del solo, si fa per dire, raggio esplosivo. I numeri come intuibili non mancano, né tanto meno sono assenti le potenzialità per godere di un'esperienza per più giocatori di assoluto spessore e di divertimento garantito. Essere alla ricerca di quest'ultima offerta e trovare in Bomberman una risposta, equivale ad aver fatto centro. Non c'è condizionale che tenga, non un motivo per porsi dei limiti davanti al semplice reparto audiovisivo (votato come da tradizione allo spirito "kawai" e sbarazzino).