Boog & Elliot a caccia di amici
di
Simone Murtas
Boog & Elliot è un film di animazione recentemente proposto dalla Sony Animation. Purtroppo la realizzazione grafica e la trama non hanno retto la competizione con produzioni della concorrenza decisamente più riuscite. Ad ogni modo la Ubisoft, insieme alla Sony, propone ora un videogame ispirato a quest'opera cinematografica e destinato alla nuova console di casa Nintendo.
La storia è quella di un orso tanto grande quando pigro, allevato e coccolato da una ranger che lo ha cresciuto come un bambino. Ma i guai per Boog (questo il nome del protagonista) iniziano quando incontra e libera Elliot, un cervo catturato dal malvagio cacciatore Shaw. I due si ritrovano in mezzo alla foresta, un ambiente che per il grizzly è tanto sconosciuto quanto pericoloso. Qui avranno occasione di fare amicizia con tanti altri animali e di salvarli e salvarsi dalla minaccia dei cacciatori. Ovviamente tutte le rappresentazioni dei personaggi sono estremamente caricaturali e le situazioni quanto mai paradossali.
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Il gioco ripropone più o meno la stessa trama del film mettendo il giocatore nei panni di Boog (e di Elliot in alcune occasioni) e affidandogli il compito di guidare i due amici attraverso il passaggio nella foresta, alla ricerca della strada di casa. Si tratta, in sostanza, di un gioco d'azione e avventura con visuale in terza persona che propone una serie di missioni successive composte da diversi mini-giochi. Si va dalla frenetica guida di un carrello sui binari di una miniera abbandonata al lancio di puzzole asfissianti contro i cacciatori, dalla ricerca di una dentiera per un castoro sdentato al salvataggio di papere minacciate dalla stagione venatoria.
Tutte e 25 le missioni sono legate fra di loro da un senso logico che è quello del ritrovamento della strada di casa e dalla crescita di Boog che, mano a mano che il gioco si sviluppa, acquisisce nuove capacità tipiche della vita selvatica come caricare i malvagi cacciatori o ruggire per spaventarli. Allo stesso modo le varie missioni in cui si darà una mano agli altri animali della foresta faranno si che questi diventino amici dei due eroi e li aiutino nel loro percorso.
Ogni singola missione si traduce nella ricerca di un particolare oggetto o nel raggiungimento di una determinata locazione, ma il percorso è assolutamente unico ed il giocatore è praticamente obbligato a percorrere e sviluppare una precisa sequenza di azioni senza possibilità di deviazione.
La grafica di Boog & Elliot non può certo definirsi eccezionale e si mantiene su un livello piuttosto modesto senza troppi effetti speciali e, sopratutto, senza una profondità di visuale troppo estesa dato che muovendosi nella foresta è facile vedere lo sfondo comporsi a pochi metri dal protagonista. Da segnalare comunque il fatto che il sistema si mantiene fluido e veloce in ogni circostanza senza tentennare in nessuna occasione. I personaggi sono costruiti in maniera piuttosto fedele e le animazioni sono credibili e sofisticate, mentre il numero dei poligoni realizzato per i personaggi si dimostra piuttosto limitato, spacialmente nelle sequenze di intermezzo quando le zoomate rivelano spigoli piuttosto evidenti.
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Le carenze del sistema grafico sono accompagnate da quelle della caratterizzazione dei personaggi e dalla trama. I personaggi di Boog & Elliot (esattamente come nel film) sembrano caricature piuttosto forzate e non riescono ad essere ne originali ne spontaneamente divertenti come, ad esempio, le puzzole che parlano napoletano o lo sparare conigli contro i cacciatori attraverso l'elastico di un reggiseno incastrato a mo' di fionda nelle corna di un cervo. Insomma, anche alla trama e ai personaggi manca quella scintilla capace di differenziare un prodotto banale da uno davvero interessante.
Il versante sonoro cerca di caratterizzare i personaggi attraverso un doppiaggio che vuole essere simpatico e divertente, ma che purtroppo non ci riesce. Il già citato dialetto napoletano si unisce ad altre parlate piuttosto forzate e a battute decisamente scontate e ripetitive anche se dal punto di vista tecnico il lavoro è decisamente ineccepibile con un ottima sincronia ed una qualità molto elevata. Il sistema di controllo del Wii è senz'altro lo spunto più interessante e forse problematico che gli sviluppatori devono affrontare quando decidono di realizzare un gioco per la console della Nintendo. Nel caso di Boog & Elliot la Ubisoft non è riuscita a sfruttare il Wiimote come avrebbe dovuto, tanto che il sistema sembra piuttosto arrangiato. La particolarità fondamentale del Wiimote dovrebbe essere quella di rendere più naturali e istintivi i comandi dei giochi i quali dovrebbero essere impostati nella maniera più realistica possibile. In questo caso c'è ben poco di spontaneo nel lanciare conigli premendo un tasto anziché simulare il movimento del braccio (come ad esempio nel gioco del Baseball del WiiSports. La stessa cosa succede per altre azioni come il dover divaricare i controller per nascondersi. Insomma, la Ubisoft ha pensato di tradurre le macchinose e poco naturali combo dei joypad sostituendo ai tasti i giroscopi del Wiimote.
L'unico spunto interessante del titolo sarebbe potuto essere quello della serie di minigiochi indipendenti che è possibile sbloccare ed attivare avanzando nel gioco e che consentono di giocare in multiplayer sulla stessa console. Si tratta di sette diverse sfide che vanno dalla raccolta dei conigli alla ripetizione di una sequenza di richiami di papere, da una sfida di equilibrio sui tronchi ad un gioco di memoria.
Insomma, niente di particolarmente originale o stimolante, ma che può dare al gioco un minimo di valore aggiunto che, sopratutto per i più piccoli, può risultare positivo.
Insomma, Boog & Elliot non è certo un capolavoro ed il fatto che si ispiri ad un film non troppo riuscito non lo ha purtroppo favorito.
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La storia è quella di un orso tanto grande quando pigro, allevato e coccolato da una ranger che lo ha cresciuto come un bambino. Ma i guai per Boog (questo il nome del protagonista) iniziano quando incontra e libera Elliot, un cervo catturato dal malvagio cacciatore Shaw. I due si ritrovano in mezzo alla foresta, un ambiente che per il grizzly è tanto sconosciuto quanto pericoloso. Qui avranno occasione di fare amicizia con tanti altri animali e di salvarli e salvarsi dalla minaccia dei cacciatori. Ovviamente tutte le rappresentazioni dei personaggi sono estremamente caricaturali e le situazioni quanto mai paradossali.
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Il gioco ripropone più o meno la stessa trama del film mettendo il giocatore nei panni di Boog (e di Elliot in alcune occasioni) e affidandogli il compito di guidare i due amici attraverso il passaggio nella foresta, alla ricerca della strada di casa. Si tratta, in sostanza, di un gioco d'azione e avventura con visuale in terza persona che propone una serie di missioni successive composte da diversi mini-giochi. Si va dalla frenetica guida di un carrello sui binari di una miniera abbandonata al lancio di puzzole asfissianti contro i cacciatori, dalla ricerca di una dentiera per un castoro sdentato al salvataggio di papere minacciate dalla stagione venatoria.
Tutte e 25 le missioni sono legate fra di loro da un senso logico che è quello del ritrovamento della strada di casa e dalla crescita di Boog che, mano a mano che il gioco si sviluppa, acquisisce nuove capacità tipiche della vita selvatica come caricare i malvagi cacciatori o ruggire per spaventarli. Allo stesso modo le varie missioni in cui si darà una mano agli altri animali della foresta faranno si che questi diventino amici dei due eroi e li aiutino nel loro percorso.
Ogni singola missione si traduce nella ricerca di un particolare oggetto o nel raggiungimento di una determinata locazione, ma il percorso è assolutamente unico ed il giocatore è praticamente obbligato a percorrere e sviluppare una precisa sequenza di azioni senza possibilità di deviazione.
La grafica di Boog & Elliot non può certo definirsi eccezionale e si mantiene su un livello piuttosto modesto senza troppi effetti speciali e, sopratutto, senza una profondità di visuale troppo estesa dato che muovendosi nella foresta è facile vedere lo sfondo comporsi a pochi metri dal protagonista. Da segnalare comunque il fatto che il sistema si mantiene fluido e veloce in ogni circostanza senza tentennare in nessuna occasione. I personaggi sono costruiti in maniera piuttosto fedele e le animazioni sono credibili e sofisticate, mentre il numero dei poligoni realizzato per i personaggi si dimostra piuttosto limitato, spacialmente nelle sequenze di intermezzo quando le zoomate rivelano spigoli piuttosto evidenti.
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Le carenze del sistema grafico sono accompagnate da quelle della caratterizzazione dei personaggi e dalla trama. I personaggi di Boog & Elliot (esattamente come nel film) sembrano caricature piuttosto forzate e non riescono ad essere ne originali ne spontaneamente divertenti come, ad esempio, le puzzole che parlano napoletano o lo sparare conigli contro i cacciatori attraverso l'elastico di un reggiseno incastrato a mo' di fionda nelle corna di un cervo. Insomma, anche alla trama e ai personaggi manca quella scintilla capace di differenziare un prodotto banale da uno davvero interessante.
Il versante sonoro cerca di caratterizzare i personaggi attraverso un doppiaggio che vuole essere simpatico e divertente, ma che purtroppo non ci riesce. Il già citato dialetto napoletano si unisce ad altre parlate piuttosto forzate e a battute decisamente scontate e ripetitive anche se dal punto di vista tecnico il lavoro è decisamente ineccepibile con un ottima sincronia ed una qualità molto elevata. Il sistema di controllo del Wii è senz'altro lo spunto più interessante e forse problematico che gli sviluppatori devono affrontare quando decidono di realizzare un gioco per la console della Nintendo. Nel caso di Boog & Elliot la Ubisoft non è riuscita a sfruttare il Wiimote come avrebbe dovuto, tanto che il sistema sembra piuttosto arrangiato. La particolarità fondamentale del Wiimote dovrebbe essere quella di rendere più naturali e istintivi i comandi dei giochi i quali dovrebbero essere impostati nella maniera più realistica possibile. In questo caso c'è ben poco di spontaneo nel lanciare conigli premendo un tasto anziché simulare il movimento del braccio (come ad esempio nel gioco del Baseball del WiiSports. La stessa cosa succede per altre azioni come il dover divaricare i controller per nascondersi. Insomma, la Ubisoft ha pensato di tradurre le macchinose e poco naturali combo dei joypad sostituendo ai tasti i giroscopi del Wiimote.
L'unico spunto interessante del titolo sarebbe potuto essere quello della serie di minigiochi indipendenti che è possibile sbloccare ed attivare avanzando nel gioco e che consentono di giocare in multiplayer sulla stessa console. Si tratta di sette diverse sfide che vanno dalla raccolta dei conigli alla ripetizione di una sequenza di richiami di papere, da una sfida di equilibrio sui tronchi ad un gioco di memoria.
Insomma, niente di particolarmente originale o stimolante, ma che può dare al gioco un minimo di valore aggiunto che, sopratutto per i più piccoli, può risultare positivo.
Insomma, Boog & Elliot non è certo un capolavoro ed il fatto che si ispiri ad un film non troppo riuscito non lo ha purtroppo favorito.
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Boog & Elliot a caccia di amici
6
Voto
Redazione
Boog & Elliot a caccia di amici
Boog & Elliot è un gioco che riproduce piuttosto fedelmente il film a cui si ispira e proprio per questo motivo non brilla per originalità e non riesce ad essere particolarmente divertente o stimolante. Anche la realizzazione tecnica, specialmente dal punto di vista grafico, non eccelle e, in conclusione, il titolo non riesce a sfruttare affatto le potenzialità della console neanche dal punto di vista dei controlli.