Boogie
di
Francesco Romagnoli
Conoscete le serie "Dance Dance" o "Dancing Stage"? Quelle che richiedono appositi tappetini per giocare, replicando in tal modo i passi di danza? Si che ce le avete presente, le avrete viste tante volte anche nelle sale giochi. Bene, mettetele lì.
Poi avete presente la ormai famosa serie "Singstar"? Quella sorta di karaoke prodotto dalla Sony in cui un sensore audio percepisce la vostra tonalità e pertanto è capace di premiare le prestazioni intonate rispetto a quelle stonate? Bene, mischiate questa ai titoli danzerecci di cui sopra e bene o male avrete composto "Boogie".
Gioca Giuè, primo step: Ballare!
Con questo non vorremmo avervi creato troppa confusione, quindi procediamo specificando meglio come è strutturato questo nuovo gioco EA.
Si tratta per buona parte di un titolo di danza. Viene per caso offerto un tappetino insieme al gioco?
Risposta: No. Come si fa allora a danzare in un videogioco? Con il Wii Remote ed il Nunchuk.
Prendiamo quindi una base musicale, una qualche canzone tra le hit famose del passato e del presente, e mettiamo un personaggio sul palco che noi impersoneremo. Dovremo far ballare il nostro alter ego, ma come? Semplicemente spostando a tempo il controller ed il nunchuk nelle quattro direzioni principali: in alto, in basso, a destra e a sinistra.
Molto semplice no? Così facendo vedremo il nostro alter ego prodursi in passi di danza dagli stili più disparati, a seconda del personaggio prescelto.
Continuando a muoverci a tempo andremo a riempire una barra la quale, raggiunti determinati livelli, ci permetterà di eseguire delle mosse speciali. Queste non sono altro che una sorta di combo le cui mosse da replicare sono indicate su schermo e vanno eseguite nel giusto ordine.
Se poi raggiungeremo il top della barra del punteggio, potremo esibirci in pose particolari, in cui dovremo ruotare i controller in un determinato modo.
Oltre a ciò potremo anche cambiare posizione sul palco, coprendo spazi diversi, in modo tale da raccogliere monete e bonus particolari.
Se tutto ciò vi suona complicato, non vi preoccupate: prima di fare sul serio un discreto tutorial vi spiegherà come muovervi nel modo giusto.
Il problema piuttosto è un altro: per quanto possiate impegnarvi e perfezionare la vostra tecnica, come spesso accade con molti giochi per Wii, la precisione dei sensori (o comunque il loro funzionamento) spesso non consente una performance senza errori. E in un gioco in cui il tempismo e la concatenazione dei giusti passi è tutto, capirete quanto questa possa avvilire anche i giocatori più devoti.
Comunque se riuscirete ad accettare questa possibile fallacità di fondo ed immergervi nello spirito scanzonato del gioco, scoprirete che ogni personaggio a disposizione tra cui poter scegliere possiede tre stili diversi, intercambiabili durante i brani semplicemente premendo il tasto A. Proseguirete così in quest'alternanza sino al completamento di ogni brano presente, ma non senza aver imprecato ben più di una volta.
Gioca Giuè, secondo step: Cantare!
A questo punto un minimo di lungimiranza vi avrà portato a chiedervi a che serve quel microfono compreso nella confezione? A cantare ovviamente.
Qui il meccanismo è meno complicato da spiegare, soprattutto a chi conosce già il sopra citato Singstar. La meccanica è pressoché identica: c'è uno spartito con indicate le tonalità da replicare quando vi passa sopra il cursore, assieme ovviamente alle parole del testo della canzone.
Purtroppo anche in questo caso c'è di che rimanere delusi, per vari motivi.
Principalmente per via del sensore audio settato in modo tale che non si riesce mai a capire come impostare il proprio cantato: certe volte sembra di far tutto perfetto ed invece il sensore va su e giù in maniera anomala, altre volte sembra di star sbagliando tutto ed invece questo assimila la prestazione come giusta. Davvero nulla a che vedere con i microfoni Sony.
Non aiutano certamente i brani in scaletta, melodici ma sinceramente poco cantabili data la ritmica molto più adatta all'azione danzereccia. Insomma i brani Hip-Hop o Pop-Dance qui presenti non sono certo il massimo per questa modalità.
Gioca Giuè, terzo step: Filmare!
Appena il tempo di riscaldare l'ugola e si viene introdotti alla modalità "regista". In pratica si tratta di creare un videoclip come quelli trasmessi da MTV. Naturalmente non si può interagire con alcuno strumento di ripresa, come ad esempio una webcam, quindi le riprese riguarderanno il nostro alter ego virtuale e le sue movenze su schermo.
Potremo tagliare i vari pezzi, decidere quale inquadratura adottare, aggiungere effetti speciali tra cui anche una sorta di 3D per poter sfruttare gli occhialini di carta e plastica compresi nella confezione, con le lenti rossa e blu, che donano una sorta di sensazione di tridimensionalità.
Idea originale, ma che difficilmente terrà impegnati molto più a lungo di una qualche prova incuriosita, soprattutto il pubblico meno giovane. Filmarsi mentre ci si dimena e traveste fuori dalle righe per poi condividere i propri video on-line può essere una cosa a suo modo stimolante (ogni riferimento a giochi simili in arrivo è puramente casuale), e youtube ne è la dimostrazione.
Al contrario filmare un pupazzetto che alla lunga fa sempre le stesse mosse ed aggiungerci qualche effetto stroboscopico non ci ha per nulla esaltato.
Gioca Giuè, quarto step: Spegnere!
A fare da collante alle singole parti di cui questo Boogie è la modalità principale, una sorta di carriera. Si sceglie uno dei personaggi a disposizione (qualche pupazzetto dalle sembianze aliene, e qualcuno invece più umanoide), lo si agghinda con gli indumenti e l'oggettistica disponibile all'inizio, si sceglie il palcoscenico e si comincia a ballare e cantare.
Andando avanti, facendo punti e guadagnando soldi si sbloccheranno altre canzoni, mentre con i guadagni si potranno acquistare nuovi personaggi, nuove chincaglierie da far indossare a questi e persino nuovi colorati stage in cui esibirsi.
Posti i difetti trattati sino ad ora in questa recensione, è facile capire come risulterà ostico proseguire nel gioco mantenendo alto l'interesse ed il divertimento.
Il paragone con la concorrenza diventa ancora più imbarazzante se sottolineiamo che nel prodotto Sony fanno la loro bella presenza tutti i video dei brani in scaletta, nella loro versione originale, così come le canzoni. Qui invece viene inquadrato sempre il nostro alter ego, seppure su degli scenari colorati ed appariscenti, e in quanto alla musica si tratta di cover e non delle versioni originali, seppure abbastanza fedeli a queste ultime.
Si può anche invitare un qualche amico a casa per giocare assieme. Sicuramente è il modo migliore per sfruttare questo gioco, sdrammatizzando i suoi punti deboli con qualche risata mentre si osserva i compagni giocare o li si ascolta cantare. C'è anche qualche piccola aggiunta nel multyplayer, come il poter infastidire il proprio avversario invertendogli i comandi e congelandolo, ma si tratta di piccole aggiunte utili per scherzare un po' e poco altro.
Come avrete intuito Boogie non ci ha per niente convinto. Fallace dal punto di vista del gameplay, a causa di varie imprecisioni, non porta a compimento un'idea che ipoteticamente aveva tutte le carte per sfondare. Invece il miglior passo che abbiamo compiuto è quello che ci ha portato al tasto "eject" del Wii. Sarà per la prossima.
Poi avete presente la ormai famosa serie "Singstar"? Quella sorta di karaoke prodotto dalla Sony in cui un sensore audio percepisce la vostra tonalità e pertanto è capace di premiare le prestazioni intonate rispetto a quelle stonate? Bene, mischiate questa ai titoli danzerecci di cui sopra e bene o male avrete composto "Boogie".
Gioca Giuè, primo step: Ballare!
Con questo non vorremmo avervi creato troppa confusione, quindi procediamo specificando meglio come è strutturato questo nuovo gioco EA.
Si tratta per buona parte di un titolo di danza. Viene per caso offerto un tappetino insieme al gioco?
Risposta: No. Come si fa allora a danzare in un videogioco? Con il Wii Remote ed il Nunchuk.
Prendiamo quindi una base musicale, una qualche canzone tra le hit famose del passato e del presente, e mettiamo un personaggio sul palco che noi impersoneremo. Dovremo far ballare il nostro alter ego, ma come? Semplicemente spostando a tempo il controller ed il nunchuk nelle quattro direzioni principali: in alto, in basso, a destra e a sinistra.
Molto semplice no? Così facendo vedremo il nostro alter ego prodursi in passi di danza dagli stili più disparati, a seconda del personaggio prescelto.
Continuando a muoverci a tempo andremo a riempire una barra la quale, raggiunti determinati livelli, ci permetterà di eseguire delle mosse speciali. Queste non sono altro che una sorta di combo le cui mosse da replicare sono indicate su schermo e vanno eseguite nel giusto ordine.
Se poi raggiungeremo il top della barra del punteggio, potremo esibirci in pose particolari, in cui dovremo ruotare i controller in un determinato modo.
Oltre a ciò potremo anche cambiare posizione sul palco, coprendo spazi diversi, in modo tale da raccogliere monete e bonus particolari.
Se tutto ciò vi suona complicato, non vi preoccupate: prima di fare sul serio un discreto tutorial vi spiegherà come muovervi nel modo giusto.
Il problema piuttosto è un altro: per quanto possiate impegnarvi e perfezionare la vostra tecnica, come spesso accade con molti giochi per Wii, la precisione dei sensori (o comunque il loro funzionamento) spesso non consente una performance senza errori. E in un gioco in cui il tempismo e la concatenazione dei giusti passi è tutto, capirete quanto questa possa avvilire anche i giocatori più devoti.
Comunque se riuscirete ad accettare questa possibile fallacità di fondo ed immergervi nello spirito scanzonato del gioco, scoprirete che ogni personaggio a disposizione tra cui poter scegliere possiede tre stili diversi, intercambiabili durante i brani semplicemente premendo il tasto A. Proseguirete così in quest'alternanza sino al completamento di ogni brano presente, ma non senza aver imprecato ben più di una volta.
Gioca Giuè, secondo step: Cantare!
A questo punto un minimo di lungimiranza vi avrà portato a chiedervi a che serve quel microfono compreso nella confezione? A cantare ovviamente.
Qui il meccanismo è meno complicato da spiegare, soprattutto a chi conosce già il sopra citato Singstar. La meccanica è pressoché identica: c'è uno spartito con indicate le tonalità da replicare quando vi passa sopra il cursore, assieme ovviamente alle parole del testo della canzone.
Purtroppo anche in questo caso c'è di che rimanere delusi, per vari motivi.
Principalmente per via del sensore audio settato in modo tale che non si riesce mai a capire come impostare il proprio cantato: certe volte sembra di far tutto perfetto ed invece il sensore va su e giù in maniera anomala, altre volte sembra di star sbagliando tutto ed invece questo assimila la prestazione come giusta. Davvero nulla a che vedere con i microfoni Sony.
Non aiutano certamente i brani in scaletta, melodici ma sinceramente poco cantabili data la ritmica molto più adatta all'azione danzereccia. Insomma i brani Hip-Hop o Pop-Dance qui presenti non sono certo il massimo per questa modalità.
Gioca Giuè, terzo step: Filmare!
Appena il tempo di riscaldare l'ugola e si viene introdotti alla modalità "regista". In pratica si tratta di creare un videoclip come quelli trasmessi da MTV. Naturalmente non si può interagire con alcuno strumento di ripresa, come ad esempio una webcam, quindi le riprese riguarderanno il nostro alter ego virtuale e le sue movenze su schermo.
Potremo tagliare i vari pezzi, decidere quale inquadratura adottare, aggiungere effetti speciali tra cui anche una sorta di 3D per poter sfruttare gli occhialini di carta e plastica compresi nella confezione, con le lenti rossa e blu, che donano una sorta di sensazione di tridimensionalità.
Idea originale, ma che difficilmente terrà impegnati molto più a lungo di una qualche prova incuriosita, soprattutto il pubblico meno giovane. Filmarsi mentre ci si dimena e traveste fuori dalle righe per poi condividere i propri video on-line può essere una cosa a suo modo stimolante (ogni riferimento a giochi simili in arrivo è puramente casuale), e youtube ne è la dimostrazione.
Al contrario filmare un pupazzetto che alla lunga fa sempre le stesse mosse ed aggiungerci qualche effetto stroboscopico non ci ha per nulla esaltato.
Gioca Giuè, quarto step: Spegnere!
A fare da collante alle singole parti di cui questo Boogie è la modalità principale, una sorta di carriera. Si sceglie uno dei personaggi a disposizione (qualche pupazzetto dalle sembianze aliene, e qualcuno invece più umanoide), lo si agghinda con gli indumenti e l'oggettistica disponibile all'inizio, si sceglie il palcoscenico e si comincia a ballare e cantare.
Andando avanti, facendo punti e guadagnando soldi si sbloccheranno altre canzoni, mentre con i guadagni si potranno acquistare nuovi personaggi, nuove chincaglierie da far indossare a questi e persino nuovi colorati stage in cui esibirsi.
Posti i difetti trattati sino ad ora in questa recensione, è facile capire come risulterà ostico proseguire nel gioco mantenendo alto l'interesse ed il divertimento.
Il paragone con la concorrenza diventa ancora più imbarazzante se sottolineiamo che nel prodotto Sony fanno la loro bella presenza tutti i video dei brani in scaletta, nella loro versione originale, così come le canzoni. Qui invece viene inquadrato sempre il nostro alter ego, seppure su degli scenari colorati ed appariscenti, e in quanto alla musica si tratta di cover e non delle versioni originali, seppure abbastanza fedeli a queste ultime.
Si può anche invitare un qualche amico a casa per giocare assieme. Sicuramente è il modo migliore per sfruttare questo gioco, sdrammatizzando i suoi punti deboli con qualche risata mentre si osserva i compagni giocare o li si ascolta cantare. C'è anche qualche piccola aggiunta nel multyplayer, come il poter infastidire il proprio avversario invertendogli i comandi e congelandolo, ma si tratta di piccole aggiunte utili per scherzare un po' e poco altro.
Come avrete intuito Boogie non ci ha per niente convinto. Fallace dal punto di vista del gameplay, a causa di varie imprecisioni, non porta a compimento un'idea che ipoteticamente aveva tutte le carte per sfondare. Invece il miglior passo che abbiamo compiuto è quello che ci ha portato al tasto "eject" del Wii. Sarà per la prossima.
Boogie
4.5
Voto
Redazione
Boogie
Avete mai giocato con i giochi musicali per cui si deve zompare sui tappetini dotati di frecce direzionali? Non avete mai sentito la mancanza di fare altrettanto per coordinare anche la parte superiore del corpo? Muovere le braccia come si fa nella realtà ballando?
In qualche modo Boogie poteva coprire questa esigenza, con in più la possibilità di cimentarsi in un karaoke che prende spudoratamente spunto da Singstar. Purtroppo prendono sopravvento l'imprecisione dell'interpretazione del sensore di movimento, l'anarchia del sensore del microfono ed infine la monotonia. Delusione in pratica sotto ogni aspetto, compreso quello dell'occasione mancata.
In qualche modo Boogie poteva coprire questa esigenza, con in più la possibilità di cimentarsi in un karaoke che prende spudoratamente spunto da Singstar. Purtroppo prendono sopravvento l'imprecisione dell'interpretazione del sensore di movimento, l'anarchia del sensore del microfono ed infine la monotonia. Delusione in pratica sotto ogni aspetto, compreso quello dell'occasione mancata.