Borderlands 2

di Luca Gambino
Abbiamo specificato poco fa come Borderlands 2 sia il classico FPS "ignorante". Un termine ovviamente non dispregiativo per sottolineare come il prodotto Gearbox rappresenti un felice ritorno alle origini dove erano lontani gli attuali concetti di "coperture attive" e "salute ricaricabile". Tutto riporta ad un periodo dove se volevi evitare il fuoco nemico dovevi sceglierti un riparo, una roccia o qualsiasi altra cosa e starci accucciato finché non arrivava il tuo momento di passare all'azione e dove se venivi sforacchiato dal fuoco nemico era meglio cercare qualche salutare cura perché la tua salute non veniva ripristinata da qualche elisir miracoloso. Certo, in Borderlands esistono gli scudi che possono assorbire buona parte del colpi avversari, ma una volta abbattuto quello, vedrete la barra della vita scendere pericolosamente lasciandovi alla mercé avversaria.

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Anche questa volta Gearbox ha voluto comunque includere il già visto "Lotta per la vita", dove si concede al giocatore un'ultima possibilità per recuperare un refolo di vita. Basterà eliminare un qualsiasi avversario per ritornare in attività, anche se con un'energia vitale davvero ridotta al minimo. Queste sono le regole di base di Borderlands. A questo dovete aggiungere l'immancabile mercimonio degli oggetti recuperati in giro per gli ambienti e gli aumenti di livello che consentono al giocatore di poter sviluppare determinate caratterische da scegliere all'interno di un nutrito "skill tree"

La domande che sorge spontanea, trattandosi di un secondo episodio, é la seguente: "posso giocarci anche senza aver giocato il primo?". La risposta é ovviamente si. Per quanto carismatica, la trama di Borderlands é assolutamente accessoria e comunque prima dell'inizio dell'avventura vi sarà spiegato il come e il perché siete su Pandora e qual é il vostro compito finale: eliminare Jack il Bello (e già da qui vi sarà chiaro il clima che si respira su Pandora). Intendiamoci, non mancheranno i colpi di scena e le rivelazioni a sorpresa, ma la possibilità di giocare Borderlands 2 "a cervello spento" é uno dei punti di forza di tutta la produzione, anche se sul peculiare background di Pandora sono stati prodotti due romanzi di discreta fattura.



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Di ottima fattura é invece il comparto video che, contrariamente al primo episodio, non utilizza il cel shading come "ripiego" ma ne sfrutta a fondo le potenzialità, dando al gioco un aspetto decisamente migliore rispetto al precedente con una cura per i particolari e una modellazione poligonale decisamente superiore. Rimane qualche incertezza sporadica sullo streaming delle texture, che però non intacca la qualità generale. Sugli scudi anche il tema audio e il doppiaggio in italiano che aggiunge qualità anziché sottrarla (e non é roba da tutti i giorni).

Ovviamente non si può parlare di Borderlands 2 senza parlare anche del multiplayer, in particolare della modalità cooperativa a quattro giocatori, capace ancora una volta di esaltare le qualità peculiari di ogni singolo personaggio presente. Se avete la fortuna di avere altri tre amici con cui spartire l'esperienza della'avventura principale in cooperativa, Borderlands 2 é il titolo "definitivo", capace realmente di chiamare i partecipanti alla proficua collaborazione. Anche se ufficialmente il gioco non é ancora uscito sugli scaffali abbiamo avuto la possibilità di testarlo con giocatori un pò di tutto il mondo con la conferma dell'ottimo lavoro di ottimizzazione del codice di rete messo in campo da Gearbox e sul perfetto "incastro" delle caratteristiche dei quattro characters principali (che ovviamente possono essere sviluppati anche nell'avventura in singolo).

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