Brütal Legend
di
Massimiliano Balistreri
Precisiamo fin d'ora che anche i giocatori non troppo avvezzi al genere RTS si troveranno subito a loro agio, vista la semplicità con cui tutta l'azione verrà spiegata ed il modo in cui effettivamente si svolgerà. Tramite la croce direzionale si potranno infatti impartire i comandi di base come attaccare, difendere, seguire e spostarsi, mentre l'assenza di elementi RTS particolarmente profondi garantirà un approccio sempre congruo alle differenti situazioni di gioco e mai troppo complicato.
Il tutto funziona abbastanza bene e si integra in maniera soddisfacente con le fasi di esplorazione e con le innumerevoli sub quest presenti. Inoltre, la possibilità di passare in ogni istante da direttore d'orchestra del campo di battaglia a combattente nel bel mezzo dell'azione dona a Brutal Legend quel punto di giunzione tra due generi diversi che contribuisce a legarli e a non far sembrare il gioco come un'accozzaglia di generi, messi assieme alla meno peggio.
Questa componente RTS, che inizialmente fa capolino quasi timidamente nel gioco, per poi diventarne una componente fondamentale, si configura anche come la base della modalità online.
Insomma, tutto sembra funzionare piuttosto bene e viene coadiuvato alla grande da un mondo vasto e complesso, popolato da orde di nemici originali, situazioni divertenti e continue citazioni dell'universo rock-metal, che non potranno far altro se non intrigare gli amanti del genere ma anche incuriosire coloro che non se ne siano mai interessanti più di tanto, complice un umorismo davvero ben bilanciato e coinvolgente al punto giusto, tanto da spingere i più ad approfondire la conoscienza di alcuni particolari personaggi o a scoprire più nel dettaglio l'origine di alcune citazioni.
Graficamente il gioco presenta uno stile molto originale, tipico della produzione di Tim Schafer, ed evidentemente focalizzato all'enfasi della caratterizzazione dei personaggi, in particolare nelle loro espressioni facciali. L'ambientazione risulta davvero sconfinata e racchiude al suo interno innumerevoli citazioni che sembrano saltar fuori dai booklet di parecchi gruppi metal. Ottima la palette cromatica, davvero adatta allo stile con cui il tutto é realizzato e se proprio si vuol trovare il pelo dell'uovo va detto che le texture non risultano sempre all'altezza delle possibilità della macchina Microsoft e la fluidità a volte deve abdicare a qualche perdita di frame, soprattutto nelle situazioni più affollate in cui vi troverete a correre con la vostra fida Falcia Druidi. Globalmente l'occhio risulta comunque soddisfatto e le scelte artistiche risultano sempre all'altezza della qualità narrativa delle vicende di cui sarete protagonisti.
La parte audio senz'altro raggiunge vette davvero inedite in campo videoludico, potendo contare su una colonna sonora formata da oltre un centinaio di canzoni puramente hard rock, che annoverano i brani più noti di gruppi come i Black Sabbath, i Judas Priest o i Motorhead, oltre ovviamente ai Tenaciuos D di Jack Black, con la sua fantastica Master Exploder. Ottimi anche gli effetti sonori e i dialoghi, assolutamente da scompisciarsi dalle risate, soprattutto per chi conosce bene l'inglese e può coglierli al volo senza l'ausilio dei sottotitoli, peraltro ottimamente realizzati.
Il tutto funziona abbastanza bene e si integra in maniera soddisfacente con le fasi di esplorazione e con le innumerevoli sub quest presenti. Inoltre, la possibilità di passare in ogni istante da direttore d'orchestra del campo di battaglia a combattente nel bel mezzo dell'azione dona a Brutal Legend quel punto di giunzione tra due generi diversi che contribuisce a legarli e a non far sembrare il gioco come un'accozzaglia di generi, messi assieme alla meno peggio.
Questa componente RTS, che inizialmente fa capolino quasi timidamente nel gioco, per poi diventarne una componente fondamentale, si configura anche come la base della modalità online.
Insomma, tutto sembra funzionare piuttosto bene e viene coadiuvato alla grande da un mondo vasto e complesso, popolato da orde di nemici originali, situazioni divertenti e continue citazioni dell'universo rock-metal, che non potranno far altro se non intrigare gli amanti del genere ma anche incuriosire coloro che non se ne siano mai interessanti più di tanto, complice un umorismo davvero ben bilanciato e coinvolgente al punto giusto, tanto da spingere i più ad approfondire la conoscienza di alcuni particolari personaggi o a scoprire più nel dettaglio l'origine di alcune citazioni.
Graficamente il gioco presenta uno stile molto originale, tipico della produzione di Tim Schafer, ed evidentemente focalizzato all'enfasi della caratterizzazione dei personaggi, in particolare nelle loro espressioni facciali. L'ambientazione risulta davvero sconfinata e racchiude al suo interno innumerevoli citazioni che sembrano saltar fuori dai booklet di parecchi gruppi metal. Ottima la palette cromatica, davvero adatta allo stile con cui il tutto é realizzato e se proprio si vuol trovare il pelo dell'uovo va detto che le texture non risultano sempre all'altezza delle possibilità della macchina Microsoft e la fluidità a volte deve abdicare a qualche perdita di frame, soprattutto nelle situazioni più affollate in cui vi troverete a correre con la vostra fida Falcia Druidi. Globalmente l'occhio risulta comunque soddisfatto e le scelte artistiche risultano sempre all'altezza della qualità narrativa delle vicende di cui sarete protagonisti.
La parte audio senz'altro raggiunge vette davvero inedite in campo videoludico, potendo contare su una colonna sonora formata da oltre un centinaio di canzoni puramente hard rock, che annoverano i brani più noti di gruppi come i Black Sabbath, i Judas Priest o i Motorhead, oltre ovviamente ai Tenaciuos D di Jack Black, con la sua fantastica Master Exploder. Ottimi anche gli effetti sonori e i dialoghi, assolutamente da scompisciarsi dalle risate, soprattutto per chi conosce bene l'inglese e può coglierli al volo senza l'ausilio dei sottotitoli, peraltro ottimamente realizzati.
Brütal Legend
8
Voto
Redazione
Brütal Legend
Brutal Legend rappresenta un ottimo esempio di come due generi apparentemente agli antipodi, come gli rts e gli action adventure possano non solo coesistere nell'ambito dello stesso titolo ma farlo anche dando luogo a qualcosa che funziona davvero bene. Se i collanti sono una storia ben narrata ed intrigante, personaggi carismatici ed ottimamente caratterizzati, un geniale umorismo che permea tutta l'azione e le scene di intermezzo, allora gli ingredienti per un buon gioco ci sono tutti e sposati assieme sono capaci di donare spensieratezza e divertimento. Peccato che una realizzazione tecnica non impeccabile e una longevità non proprio ai massimi livelli non permettano al gioco di raggiungere l'eccellenza, ma se quello che avete letto vi intriga e l'hard rock é il vostro pane allora non potete farvelo scappare. Per tutti gli altri potrebbe comunque rappresentare una pregevole sorpresa, soprattutto in un mondo come quello ludico odierno, così avaro di originalità.