Brute Force
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Una delle incognite di Brute Force era legata al sistema di controllo che doveva risultare essere al contempo veloce e preciso per permettere al giocatore di far interagire nel modo migliore i 4 personaggi del team. Dando per scontato che andrete a controllare fisicamente un personaggio alla volta, il resto del gruppo andrà " a traino", seguendovi dappertutto a meno di ordini da voi impartiti. Per fare questo, alla Digital Anvil hanno pensato di dare un doppio utilizzo del D-pad del controller Xbox. Con una pressione decisa di una delle frecce direzionali si cambierà il controllo del personaggio (Destra per Flint, Sinistra per Hawk, Alto per Tex, Basso per Brutus). Ad un tocco più leggere delle stesse frecce, si aprirà invece un pratico pannello che in modo molto rapido ci permetterà di impartire alcuni ordini alla vostra squadra. Niente di trascendentale, intendiamoci, ma più che sufficiente per esplorare il lato più tattico di Brute Force. Cliccate linkehttp://gamesurf.tiscali.it/recensione/brut0600081901102/3.zipQui per un piccolo esempio
Il gameplay del titolo, infatti, è incentrato sui continui cambi di ritmo imposti dalla situazioni circostanze messeci di fronte dal gioco. Si passerà infatti dalle situazioni più caotiche con decine di avversari da eliminare a quelle dove un corretto approccio a distanza sarà la soluzione più corretta e consona. Al giocatore quindi, viene dato il potere decisionale su come affrontare tutte le varie situazioni di gioco, imprimendo al proprio gameplay uno stile più aggressivo piuttosto che cauto, o trovare un giusto equilibrio tra i due. Prendendo il comando di un qualsiasi membro del team, potete impartire ad ogni singolo elemento rimasto ordini differenti quali la copertura del territorio circostante, il coprire le spalle al comandante di turno piuttosto che quello di scaricare sui nemici quanta più potenza di fuoco possibile. E' quindi la totale libertà d'interpretazione della missione e dei ruoli da fare assumere ai componenti della squadra, l'arma vincente di Brute Force che riesce a plasmarsi al meglio in base alle esigenze di chi si pone di fronte alla console. A condire una situazione già di per sé buona, c'è da rimarcare una più che discreta intelligenza artificiale dei nemici che tenderanno a cercare riparo dai vostri colpi e ad attacarvi in piccoli gruppi, unitamente a quella dei membri della vostra squadra che quando non saranno direttamente comandati da voi si muoveranno in maniera autonoma, anche se, a onor del vero, qualche comportamento irrazionale da parte degli stessi ha costretto più di una volta al restart della missione.
Tecnicamente parlando Brute Force può vantare una grafica dettagliata che viaggia con un frame rate sempre costante anche nelle situazioni più concitate e con una rappresentazione degli scenari di gioco che se non raggiunge i livelli di eccellenza di Halo, va comunque a sollevare ( e di non poco ), la media delle ultime produzioni viste su xbox. Se proprio dovessimo fare un appunto, questo andrebbe a ricadere sull'eccessivo uso del bump mapping dispensato dai grafici che in alcuni casi contribuiscono a dare ad alcuni materiali utilizzati una certa "gommosità" che va a stonare con il realismo del resto delle ambientazioni, impreziosite anche da effetti particellari, come nebbia, fumo etc, di assoluto rilievo che rendono alcuni scenari veramente suggestivi. Un plauso va invece fatto ai modelli poligonali dei protagonisti, realizzati in maniera veramente eccellente, sebbene a volte mossi da animazioni troppo meccaniche, mentre lasciano in alcuni casi perplessi i modelli utilizzati per alcune delle razze nemiche, lasciati veramente in secondo piano a dispetto di un ottimo reparto grafico.