Buffy the Vampire Slayer

di Redazione Gamesurf

Questo per quanto riguarda le sezioni di combattimento. In altre parti del gioco gli sforzi per salvare il mondo dalla minaccia vampirica si mescoleranno a quelli per sopravvivere alle sezioni platform.

Benchè il combattimento sia dominante, nel gioco viene anche richiesta una certa dose di agilità nei salti. Niente di male visto che si tratta di un action game, ma c'è un problema. Alcuni passaggi sono talmente bui che diventa quasi impossibile passare senza aggiustare la luminosità del video. Certo, è qualcosa studiato a tavolino per aumentare la suspense ma arrivare a ostacolare i progressi del giocatore sembra un po' troppo. In altri casi infine ci si ritrova alle prese con qualche puzzle. Niente di difficile per carità, solo qualche leva da scoprire e attivare e qualche chiave per aprire delle porte.

Per fortuna poi i livelli sono piuttosto ampi e abbastanza ben disegnati così che la ricerca non sia noiosa e non ci si perda per mancanza di punti di riferimento. Di bello c'è poi l'inserimento di alcune aree segrete da scoprire e alcune vittime da salvare che ripagheranno Buffy con frecce addizionali, pozioni e rifornimenti per l'energia vitale e per la barra dello Slayer. A questo proposito una piccola nota va fatta alla possibilità di combinare gli oggetti per ottenerne versioni potenziate, ad esempio mescolare gli oggetti per curarsi così da ottenere maggior ristoro oppure bagnare le frecce nell'acqua santa perché acquistino maggior efficacia.

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A fronte di una discreta varietà di gioco e di ottime animazioni dei personaggi nell'ambito di un grafica riuscita c'è però qualche neo. Il sistema di salvataggio, ad esempio, costringe a salvare solo alla fine di ogni livello: quindi morendo proprio un attimo prima della fine ci si ritrova completamente da capo. La già menzionata oscurità di alcune sezioni platform rende oltre misura difficile stimare un salto con la conseguenza di frustranti ripetizioni di livello solo perché non si è riusciti a vedere il punto d'arrivo. Ma più di tutto emergono i soliti problemi della telecamera e l'eccessiva linearità del gioco.

Per quanto riguarda i primi sembra che oggi non si possa fare a meno di una visuale imperfetta: in Buffy la telecamera è generalmente ben piazzata ma capita che si vada a sistemare davvero male costringendo il giocatore a posizionarla manualmente cosa che si verifica nelle aree più piccole e quando si corre molto (ovvero quando si è in pericolo e si hanno altre preoccupazioni piuttosto che la visuale). La linearità del gioco infine non è in sé una brutta cosa in un action game ma rende perplessi, ad esempio, vedere un sacco di porte e poter aprire solo quelle che hanno qualcosa dietro di loro: tutto ciò toglie il gusto di quel pizzico di esplorazione che non avrebbe guastato.

Due parole sulla grafica per chiudere. L'engine di Buffy senza essere eccezionale svolge molto bene il suo compito specie per quanto riguarda gli effetti di luce e il dettaglio degli scenari. Qualche raro rallentamento non affligge particolarmente l'azione che nel complesso è sempre più che fluida e i personaggi sono sempre ben animati. Nel complesso dunque con Buffy ci si ritrova in mano un buon titolo adatto agli appassionati delle serie e non.

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