Manca tra le modalità l'rpg del primo capitolo che é rimpiazzato da sorta di gioco da tavolo giocabile anche da quattro giocatori contemporaneamente che ha anche l'utilità di potenziare i personaggi creati con l'editor in modo da poterli usare in seguito nella modalità versus e free TECNICAMENTE PARLANDO Graficamente Burning Justice Academy non sfrutta appieno la piattaforma su cui gira rimanendo comunque piuttosto gradevole. I combattenti non sono costituiti da un numero considerevole di poligoni, ma riproducono comunque in maniera più che adeguata il character design di un'Akira Yasuda in piena forma Un gruppetto ben assortito, non c'è che dire Il gioco non é esente da difetti grafici come sporadici casi di compenetrazione dei poligoni e la scollatura tra il terreno e i fondali poligonali. Quest'ultimi presentano un certo numero di animazioni e in generale appaiono piuttosto bene grazie alle texture nitide e ben realizzate. Se la grafica non fa gridare al miracolo il gioco brilla letteralmente nel comparto sonoro con musiche eccellenti e campionamenti vocali recitati con una convinzione che si addice molto ai personaggi esagerati che ne sono protagonisti. Con tutta probabilità Burnin Justice Academy é uno dei pochi esempi di picchiaduro con grafica in 3D, ma con schema di gioco tipicamente 2D a non perdere in fatto di velocità complessiva e di divertimento e questo non é affatto poco.
Burning Justice Academy è uno dei picchiaduro più divertenti tra quelli usciti negli ultimi tempi per Dreamcast indipendentemente dal fatto che non spreme appieno la console Sega. La presenza di personaggi assolutamente sopra le righe costringe letteralmente il giocatore a provare almeno una volta ognuna delle mosse speciali di cui dispongono, mentre lo story mode del è uno dei migliori mai visti in un gioco del genere. Insomma, un acquisto obbligato per i fan del primo episodio e un titolo consigliato agli amanti dei picchiaduro in generale.
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