Buzz!: Il Superquiz
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Dopo il successo a sorpresa (ma altamente prevedibile) di questo Natale con Buzz: il Music Quiz, Sony torna alla carica con un'espansione del concetto vincente di mesi or sono. Come è giusto che sia, è bene 'spremere fino in fondo il limone' e nel panorama videoludico dei giorni nostri questa certo non è una pratica rara. Solo che qua c'è una piccola differenza; in questo caso non si sta sfruttando la gallina dalle uova d'oro (anche se tali di fatto sono, vista la bellezza dell'intuizione dei Relenteless), ma si sta amplificando un concetto timidamente accennato con il Music Quiz, ed è giusto che questo avvenga perché quelle periferiche usate le prima volta mesi fa secondo noi hanno ancora tanto da dire. Sembrerà una cosa da poco, ma semplicemente mettere via da parte il solito vetusto (e pur sempre amato) joypad e progettare una nuova periferica che raccolga a mani piene dall'immaginario televisivo del dopo guerra (l'icona dei primi quiz televisivi era proprio il classico ';interruttore' o ';buzzer' e il nostro buon Mike ne sa qualcosa...) dà all'improvviso una ventata di freschezza allo stantio modo di giocare che ci trasportiamo da anni (e qui cogliamo la palla al balzo per dire che siamo impazienti di vedere che cosa ci riserverà Nintendo con il suo Revolution). Buzz: il Super Quiz come avrete già capito si gioca con dei controllers appositamente prodotti per quest'esperienza di gioco: essi non sono altro che degli interruttori a pulsante che presentano un interruttore grande di colo rosso e altri quattro interruttori (giallo, verde, blu e arancione) di selezione. Questa periferica (formata da quattro controllers dello stesso tipo, appunto studiata per quattro giocatori) termina in un cavo usb da collegare alla PS2; dal momento che collegheremo i buzzers alla console potremo tranquillamente dimenticarci l'uso del joypad, dato che sia Buzz: The Music Quiz (il primo titolo con cui queste periferiche sono state commercializzate nel dicembre 2005) che Buzz: il Super Quiz bypassano totalmente l'uso del solito e abusato controller.
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Una volta definita questa nuova e gradita periferica passiamo al gioco vero e proprio: cosa è il Super Quiz? Avete presente tutti quei quiz a premi di cui il nostro caro Mike Buongiorno è stato mattatore in almeno un trentennio buono? Bene tutto ciò lo avrete a casa vostra. Il nuovo titolo dei Relenteless non verterà più esclusivamente sulle discipline musicali ma tratterà semplicemente di cultura generale. Nulla di più semplice insomma, un vero e proprio quiz televisivo nel vostro salotto, in tutta la sua completezza, mattatore spiritoso compreso. Eh già, perché il presentatore messo in vita dai programmatori è un buontempone che si diverte anche alle nostre spalle: se sbagliamo, se siamo in una situazione di stallo con il punteggio, o ancora se saremo i primi e stiamo staccando di tanti punti il resto della compagnia, egli avrà sempre la battuta pronta, sarà sempre pronto a darci qualche consiglio o a rimproverarci. Insomma, sembra davvero una presentatore in carne ed ossa, ed è stato proprio sviluppato ricalcando tutti gli stereotipi classici degli show-men più comuni. Da lodare poi il lavoro di traduzione e caratterizzazione vocale di tutta l'esperienza di gioco, davvero ben realizzata e curata.
Graficamente Buzz: il Super Quiz non fa certo gridare al miracolo, anche perché tutto sommato un titolo di questo tipo non ha comunque bisogno di chissà quale motore poligonale per mostrare in tutta tranquillità il proprio messaggio videoludico. Anzi, la visuale è spesso abbastanza piatta e poco dinamica, ma sia il contesto cromatico che le scelte di stile grafico vanno ben a compensare un impatto altrimenti povero. Ci sono poi anche migliorie rispetto al titolo precedente ed esse sono da individuare in alcune impostazioni grafiche ';riassuntive', tralasciando le lungaggini del titolo natalizio (per esempio, ci verrà finalmente evitata la passerella dei personaggi dopo ogni risposta, cosa inutile e gratuitamente lunga).
Il sonoro invece rimane sulla media e più che altro si discosta dai motivi di The Music Quiz per un sostanziale riarrangiamento delle vecchie melodie in esso contenute. Nulla di nuovo quindi, ma neanche nulla di brutto, visto che il titolo musicale si manteneva ben sopra la media (essendo il brand nato come gioco dedicato alle sette note, non poteva certo peccare proprio sotto questo aspetto!).
E ora veniamo alla parte finale, ovvero quella contenutistica: se la forma di questo nuovo titolo è bene o male ben sopra la media, quello che alla fine ci interessa è la sostanza, e anche in questo caso le aspettative non sono state minimamente tradite.
Perché il Super Quiz a cui saremo sottoposti non è certo indirizzato a un target anagraficamente medio-basso e spesso e volentieri le domande sono impegnative il tanto giusto da ritenere l'esperienza videoludica stessa abbastanza intrigante; tutto questo va quindi a ripercuotersi nella longevità finale del gioco che si mantiene su valori molto alti. C'è un altissimo livello di referenzialità con il media televisivo, i programmatori sono riusciti in pieno in questo intento, e tutto ciò va premiato. L'utente finale poi certo si sentirà premiato a sua volta quando riuscirà a superare le varie prove di storia, geografia, sport, musica e altro ancora; e no, tutto ciò non è un prodotto succedaneo al classico Trivial Pursuit, bensì un'esperienza nuova in toto. Se il board game arcinoto è tutto sommato un'esperienza abbastanza statica, una specie di gioco dell'oca circolare con target finale (la laurea con tutti i colori), il nostro nuovo titolo è invece un'interfaccia dove potremo esperire prove di sveltezza, cognizione, e ovviamente prontezza. Ci sono alcune prove, come quella del Killer dove, dopo avere risposto positivamente ad una domanda, potremo scegliere chi penalizzare tra i nostri concorrenti, decurtandolo di vari punti. C'è un'altra prova dove invece un giocatore chiederà aiuto a un altro concorrente; se quest'ultimo risponderà in maniera corretta entrambi guadagneranno punteggio, se no lo perderanno. Agonismo, corresponsabilità, coinvolgimento e, perché no?, anche frustrazione; tutta una serie di sensazioni che correranno lungo la nostra spina dorsale mentre cercheremo di raggiungere il podio e avere la meglio sugli altri.
A nostro modesto avviso, questo secondo episodio che sfrutta queste nuove periferiche, ha un non so che di geniale e innovativo; sia per ciò che è il media videoludico (come strumento di interfacciamento tra utente e televisore, come creatore del loop ';mani-piattaforma-schermo'), sia per quello che è l'esperienza di gioco (che questa volta acquisisce una dinamica di tutto rispetto), sia per quello che è l'imitazione e la riproduzione di un modello (questa volta è il quiz televisivo, e i Relenteless ci sono riusciti appieno).
Buzz: il Super Quiz è davvero un ottimo titolo, e se voi giocate per divertirvi (con degli amici) allora lo dovete possedere a tutti i costi.
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Una volta definita questa nuova e gradita periferica passiamo al gioco vero e proprio: cosa è il Super Quiz? Avete presente tutti quei quiz a premi di cui il nostro caro Mike Buongiorno è stato mattatore in almeno un trentennio buono? Bene tutto ciò lo avrete a casa vostra. Il nuovo titolo dei Relenteless non verterà più esclusivamente sulle discipline musicali ma tratterà semplicemente di cultura generale. Nulla di più semplice insomma, un vero e proprio quiz televisivo nel vostro salotto, in tutta la sua completezza, mattatore spiritoso compreso. Eh già, perché il presentatore messo in vita dai programmatori è un buontempone che si diverte anche alle nostre spalle: se sbagliamo, se siamo in una situazione di stallo con il punteggio, o ancora se saremo i primi e stiamo staccando di tanti punti il resto della compagnia, egli avrà sempre la battuta pronta, sarà sempre pronto a darci qualche consiglio o a rimproverarci. Insomma, sembra davvero una presentatore in carne ed ossa, ed è stato proprio sviluppato ricalcando tutti gli stereotipi classici degli show-men più comuni. Da lodare poi il lavoro di traduzione e caratterizzazione vocale di tutta l'esperienza di gioco, davvero ben realizzata e curata.
Graficamente Buzz: il Super Quiz non fa certo gridare al miracolo, anche perché tutto sommato un titolo di questo tipo non ha comunque bisogno di chissà quale motore poligonale per mostrare in tutta tranquillità il proprio messaggio videoludico. Anzi, la visuale è spesso abbastanza piatta e poco dinamica, ma sia il contesto cromatico che le scelte di stile grafico vanno ben a compensare un impatto altrimenti povero. Ci sono poi anche migliorie rispetto al titolo precedente ed esse sono da individuare in alcune impostazioni grafiche ';riassuntive', tralasciando le lungaggini del titolo natalizio (per esempio, ci verrà finalmente evitata la passerella dei personaggi dopo ogni risposta, cosa inutile e gratuitamente lunga).
Il sonoro invece rimane sulla media e più che altro si discosta dai motivi di The Music Quiz per un sostanziale riarrangiamento delle vecchie melodie in esso contenute. Nulla di nuovo quindi, ma neanche nulla di brutto, visto che il titolo musicale si manteneva ben sopra la media (essendo il brand nato come gioco dedicato alle sette note, non poteva certo peccare proprio sotto questo aspetto!).
E ora veniamo alla parte finale, ovvero quella contenutistica: se la forma di questo nuovo titolo è bene o male ben sopra la media, quello che alla fine ci interessa è la sostanza, e anche in questo caso le aspettative non sono state minimamente tradite.
Perché il Super Quiz a cui saremo sottoposti non è certo indirizzato a un target anagraficamente medio-basso e spesso e volentieri le domande sono impegnative il tanto giusto da ritenere l'esperienza videoludica stessa abbastanza intrigante; tutto questo va quindi a ripercuotersi nella longevità finale del gioco che si mantiene su valori molto alti. C'è un altissimo livello di referenzialità con il media televisivo, i programmatori sono riusciti in pieno in questo intento, e tutto ciò va premiato. L'utente finale poi certo si sentirà premiato a sua volta quando riuscirà a superare le varie prove di storia, geografia, sport, musica e altro ancora; e no, tutto ciò non è un prodotto succedaneo al classico Trivial Pursuit, bensì un'esperienza nuova in toto. Se il board game arcinoto è tutto sommato un'esperienza abbastanza statica, una specie di gioco dell'oca circolare con target finale (la laurea con tutti i colori), il nostro nuovo titolo è invece un'interfaccia dove potremo esperire prove di sveltezza, cognizione, e ovviamente prontezza. Ci sono alcune prove, come quella del Killer dove, dopo avere risposto positivamente ad una domanda, potremo scegliere chi penalizzare tra i nostri concorrenti, decurtandolo di vari punti. C'è un'altra prova dove invece un giocatore chiederà aiuto a un altro concorrente; se quest'ultimo risponderà in maniera corretta entrambi guadagneranno punteggio, se no lo perderanno. Agonismo, corresponsabilità, coinvolgimento e, perché no?, anche frustrazione; tutta una serie di sensazioni che correranno lungo la nostra spina dorsale mentre cercheremo di raggiungere il podio e avere la meglio sugli altri.
A nostro modesto avviso, questo secondo episodio che sfrutta queste nuove periferiche, ha un non so che di geniale e innovativo; sia per ciò che è il media videoludico (come strumento di interfacciamento tra utente e televisore, come creatore del loop ';mani-piattaforma-schermo'), sia per quello che è l'esperienza di gioco (che questa volta acquisisce una dinamica di tutto rispetto), sia per quello che è l'imitazione e la riproduzione di un modello (questa volta è il quiz televisivo, e i Relenteless ci sono riusciti appieno).
Buzz: il Super Quiz è davvero un ottimo titolo, e se voi giocate per divertirvi (con degli amici) allora lo dovete possedere a tutti i costi.