Buzz! Junior: Jungle Party

di Francesco Romagnoli
"Sai caro, stasera vorrei invitare i nostri amici per giocare alla Play con Buzz, però mi sono stufata di tutti quei quiz, perdiamo sempre". "Nessun problema cara, ecco qua il nuovo Buzz Junior: Jungle Party, con il quale potremo sfidarci all'interno dei tanti mini-giochi, fatti di riflessi ed agilità, così non faremo più la figura degli ignorantoni!". "Ma caro, è un gioco con le scimmiette, fatto per dei bambini, non vorrai mica proporre questa roba ai nostri amici!!" "Doh!!".


Avete appena assistito ad un possibile dialogo tragicomico che riassume implicitamente la natura di questa nuova espansione della periferica Buzz!
Già, perché Buzz Junior: Jungle Party non è come i precedenti Buzz: The Music Quiz e Buzz: Il Superquiz. Cosa è cambiato è presto svelato: non ci sono più quiz.
Niente più pulsanti per prenotarsi e per selezionare la risposta giusta. Il buzz ed i tasti colorati servono per comandare le scimmiotte protagoniste del gioco all'interno dei colorati mini-games che costituiscono l'anima di questo titolo.
Insomma, un po' come in un Mario Party, solo che qui, invece che rincorrere le stelle, cercheremo di racimolare il maggior numero di banane. Arrivare primi in un minigioco significa ricevere più banane del secondo, o del terzo o quarto.
La struttura dei vari minigiochi prevede il dover sfasciare totem spingendo il tasto giusto al momento giusto, il dover prendere a martellate degli antipatici scoiattoli o il dover evitare le martellate noi stessi, lanciare noci di cocco, il tiro al bersaglio, duelli a suon di revolver bananosi, i calci di rigore, l'un-due-tre-stella, suonare bonghi a tempo.
Il tutto sfruttando semplicemente i 4 tasti colorati ed il buzz. E' un gioco che si basa quindi sulle abilità di tempismo, intuito (dove tirerà quel rigore?), velocità...
Non serve più alcuna conoscenza musicale o nessun altro tipo di nozione, semplice istinto e prontezza di riflessi.
I mini-giochi sono circa una quarantina ma, anche se come abbiamo visto le discipline sono le più varie, molti di questi si assomigliano molto, e la sostanza di fondo cambia di poco.
Il ritmo a tratti è serrato, altre volte invece non è capace di provocare lo stesso entusiasmo e se si sceglie una durata della partita piuttosto lunga (è selezionabile prima di cominciare) ci si potrebbe cominciare ad annoiare già da metà.


Ma la componente che potrebbe avvicinarvi od allontanarvi di più a questo gioco è quello della caratterizzazione. Diciamocelo, quattro scimmiette e la compagnia della giungla stilizzati con uno stile che tende all'infantile non sono il massimo se avete superato il "tempo delle mele". Se invece siete ancora a "quello delle banane" l'ambientazione non vi sembrerà così fuori luogo e vi curerete solo del divertimento intrinseco insieme ai vostri amici.
Quindi l'acquisto è consigliato ad un pubblico piuttosto giovane. Chi invece aveva comprato il Buzz per verificare le proprie abilità in campo pluri-culturale o per dimostrare che non aveva niente da invidiare ai concorrenti di Sarabanda potrebbe non trovare in quest'espansione ciò che stava cercando, oppure scartare l'idea a priori credendo che si tratti di un gioco per bambini dell'asilo.
In realtà è un gioco in grado di divertire spensieratamente anche i più grandicelli, e anche quelli che sono già verso gli "anta", a patto di saper prendere questo gioco con la giusta leggerezza e prepararsi ad affrontare un passatempo fatto di riflessi.
Naturalmente la giusta compagnia rappresenta un fattore che gioverà alla buona riuscita della serata. In tal senso si può invitare a giocare davvero chiunque, dato che non servono particolari abilità di manovra del Joypad: è tutto relegato a quei 4 tasti di cui bisogna solamente ricordarsi il colore in base alla posizione (nessuno si ricorda del vecchio gioco di Simon? Ecco, in pratica l'immediatezza è la stessa).
Un minimo d'intuito naturalmente aiuta a capire le meccaniche esatte, ma se avete qualche amico un po' "lento" di fronte al monitor potete sempre selezionare la modalità d'"allenamento", in cui poter affinare le proprie abilità su di ogni singolo mini-game, prima di cominciare una partita vera e propria che presenta una sequenza in stile olimpico delle varie discipline.


Buzz Junior non presenta certo la qualità di un Mario Party, soprattutto per via della mancanza di levette analogiche che avrebbero permesso una maggiore profondità videoludica, però è in grado di saper regalare lo stesso qualche ora di divertimento in modo spensierato e poco impegnativo. Il valore aggiunto lo da il fatto che se avete già il buzz in casa, o se acquistate il buzz con questo gioco, non dovrete acquistare altri 3 controller ed un multitap per condividere una serata con la PS2 insieme agli amici. E' già tutto dentro la scatola, pronto per essere giocato.