Call of Cthulhu: Dark Corners of the Heart
di
New England, Anni 20. Jack Walters, un detective del Massachussets, durante l'esplorazione di una vecchia villa appartenente a una presunta e sconosciuta setta,viene fortuitamente in contatto con un orribile e occulto lato del mondo, trovandosi improvvisamente catapultato nel bel mezzo di sanguinosi avvenimenti, che, totalmente avvolti nel mistero, si mostrano inspiegabili ed al di fuori della portata della mente umana.
Così comincia la nostra avventura all'interno dell ';universo ideato dal famoso scrittore H.P. Lovercraft, che finalmente riesce ad approdare oggi in versione videoludica grazie all'appoggio della software house di Rockville, Bethesda softworks, già famosa per titoli del calibro di Elder Scrolls e la serie The Terminator.
Abbiamo detto finalmente, ed è proprio il caso di dirlo, dal momento che il titolo in questione avrebbe dovuto vedere la luce addirittura nell'ormai lontano 2003, quando, a causa del fallimento della Hip Interactive, la Headfirst si è trovata costretta a dover accantonare il progetto in attesa di un nuovo publisher.
Oggi, nonostante una serie di altri innumerevoli ritardi, la casa videoludica americana è pronta a rilasciare sul mercato Call of Cthulu: Dark coners of the Earth, il suo "Horror FPS", ispirato interamente all'universo teratologico creato dalla fervida mente di H.P. Lovecraft, il famoso scrittore nordamericano vissuto agli inizi del secolo scorso, e considerato uno dei migliori scrittori horror di sempre.
Saremo chiamati a vestire i panni del detective Jack Walters, e partiremo alla ricerca delle verità nascoste che tormentano il suo misterioso passato alla scoperta degli orrori e dei misteri che si celano dietro gli strani avvenimenti che sconvolgono la cittadina portuale di Innsmouth.
Mentre l'umanità rincorre ignara il proprio destino infatti, un antico orrore innominabile torna a tessere le proprie oscura trame, creature crudeli e blasfeme si nascondono nelle viscere della terra, nell';oscurità degli oceani, all'ombra delle città, pronte a colpire in nome di antichi e corrotti dei, che aspettano solamente il momento propizio per tornare a regnare sul pianeta degli essere umani. Call of Cthulhu: Dark corners of the Earth si identifica come un Horror FPS con i forti tratti di un survival horror in terza persona. Infatti, sebbene la visuale del gioco sia stata progettata rigorosamente in prima persona, sarà molto maggiore il tempo che passeremo a setacciare ogni angolo di Innsmouth alla ricerca di indizi rispetto a quello in cui saremo costretti ad utilizzare il nostro arsenale, dal momento che gli enigmi presenti nel titolo non saranno dei più semplici, e richiederanno una buona porzione di tempo per essere risolti. Nonostante questo aspetto strettamente "esplorativo" sotto il quale si rivela il titolo, ci accorgeremo fin dalle primissime sessioni di gioco dell'importante ruolo primario che ricoprirà la visuale in prima persona adottata dai programmatori, e di come essa si sposi in maniera ottimale con l'atmosfera in perfetto stile Lovercraftiano che ci accompagnerà durante tutta la durata del titolo.
Grazie proprio a questa decisione di adottare una visuale in stile FPS rispetto ad un'altra ipotetica in terza persona, la meccanica di gioco ci permetterà di "vedere" attraverso gli occhi del protagonista, e sfruttando quell'effetto vedo non vedo che ottenuto con l'ausilio di questo tipo di visuale per ricreare un'atmosfera che risulterà uno dei punti di forza del titolo Headfirst, nonché anche il più riuscito, dal momento che essa andrà a garantire un effetto "full immersion" che ci terrà costantemente con il fiato sospeso.
Il tutto sarà reso ancora più "reale" dalla totale mancanza di un interfaccia su schermo, quindi niente indicatore della vita, numero di proiettili e via dicendo, avremo così la visuale completamente sgombra da qualsiasi indicatore e il nostro arduo compito sarà quello di concentrarci sulle sensazioni e sulla salute del nostro alter ego virtuale, attraverso gli effetti grafici e sonori come per esempio l'annebbiamento della vita o l'aumento del battito cardiaco.
Come in tutti i racconti di H.P. Lovecraft, anche in questa nuova esperienza videoludica, il livello della sanita mentale del protagonista sarà messo a dura prova da tutti gli avvenimenti e visioni che vivremo durante il corso dell'intera avventura, elevando esponenzialmente il livello di ansia e tensione del nostro alter ego, da cui potranno scaturire, se questo stato si manterrà a lungo, vere e proprie crisi psichiche a cui sarà soggetto il nostro povero eroe, che, avendo a disposizione solamente rudimentali armi da fuoco per contrastare le mostruose creature presenti nel titolo sarà costantemente soggetto ad una forte pressione psicologica.
L'aumento della frequenza respiratoria e l'aumento del battito cardiaco riprodotto dal rumble pack, saranno indizi utili per prendere coscienza dello stato d'animo di quest'ultimo, così come l'annebbiamento della vista o la sua distorsione, saremo noi infatti, a dover salvaguardare la sua sanità mentale cercando di interpretare al meglio queste reazioni fisiche, agendo tempestivamente attraverso l'utilizzo di medicinali calmanti o bendaggi in caso di ferite.
Così comincia la nostra avventura all'interno dell ';universo ideato dal famoso scrittore H.P. Lovercraft, che finalmente riesce ad approdare oggi in versione videoludica grazie all'appoggio della software house di Rockville, Bethesda softworks, già famosa per titoli del calibro di Elder Scrolls e la serie The Terminator.
Abbiamo detto finalmente, ed è proprio il caso di dirlo, dal momento che il titolo in questione avrebbe dovuto vedere la luce addirittura nell'ormai lontano 2003, quando, a causa del fallimento della Hip Interactive, la Headfirst si è trovata costretta a dover accantonare il progetto in attesa di un nuovo publisher.
Oggi, nonostante una serie di altri innumerevoli ritardi, la casa videoludica americana è pronta a rilasciare sul mercato Call of Cthulu: Dark coners of the Earth, il suo "Horror FPS", ispirato interamente all'universo teratologico creato dalla fervida mente di H.P. Lovecraft, il famoso scrittore nordamericano vissuto agli inizi del secolo scorso, e considerato uno dei migliori scrittori horror di sempre.
Saremo chiamati a vestire i panni del detective Jack Walters, e partiremo alla ricerca delle verità nascoste che tormentano il suo misterioso passato alla scoperta degli orrori e dei misteri che si celano dietro gli strani avvenimenti che sconvolgono la cittadina portuale di Innsmouth.
Mentre l'umanità rincorre ignara il proprio destino infatti, un antico orrore innominabile torna a tessere le proprie oscura trame, creature crudeli e blasfeme si nascondono nelle viscere della terra, nell';oscurità degli oceani, all'ombra delle città, pronte a colpire in nome di antichi e corrotti dei, che aspettano solamente il momento propizio per tornare a regnare sul pianeta degli essere umani. Call of Cthulhu: Dark corners of the Earth si identifica come un Horror FPS con i forti tratti di un survival horror in terza persona. Infatti, sebbene la visuale del gioco sia stata progettata rigorosamente in prima persona, sarà molto maggiore il tempo che passeremo a setacciare ogni angolo di Innsmouth alla ricerca di indizi rispetto a quello in cui saremo costretti ad utilizzare il nostro arsenale, dal momento che gli enigmi presenti nel titolo non saranno dei più semplici, e richiederanno una buona porzione di tempo per essere risolti. Nonostante questo aspetto strettamente "esplorativo" sotto il quale si rivela il titolo, ci accorgeremo fin dalle primissime sessioni di gioco dell'importante ruolo primario che ricoprirà la visuale in prima persona adottata dai programmatori, e di come essa si sposi in maniera ottimale con l'atmosfera in perfetto stile Lovercraftiano che ci accompagnerà durante tutta la durata del titolo.
Grazie proprio a questa decisione di adottare una visuale in stile FPS rispetto ad un'altra ipotetica in terza persona, la meccanica di gioco ci permetterà di "vedere" attraverso gli occhi del protagonista, e sfruttando quell'effetto vedo non vedo che ottenuto con l'ausilio di questo tipo di visuale per ricreare un'atmosfera che risulterà uno dei punti di forza del titolo Headfirst, nonché anche il più riuscito, dal momento che essa andrà a garantire un effetto "full immersion" che ci terrà costantemente con il fiato sospeso.
Il tutto sarà reso ancora più "reale" dalla totale mancanza di un interfaccia su schermo, quindi niente indicatore della vita, numero di proiettili e via dicendo, avremo così la visuale completamente sgombra da qualsiasi indicatore e il nostro arduo compito sarà quello di concentrarci sulle sensazioni e sulla salute del nostro alter ego virtuale, attraverso gli effetti grafici e sonori come per esempio l'annebbiamento della vita o l'aumento del battito cardiaco.
Come in tutti i racconti di H.P. Lovecraft, anche in questa nuova esperienza videoludica, il livello della sanita mentale del protagonista sarà messo a dura prova da tutti gli avvenimenti e visioni che vivremo durante il corso dell'intera avventura, elevando esponenzialmente il livello di ansia e tensione del nostro alter ego, da cui potranno scaturire, se questo stato si manterrà a lungo, vere e proprie crisi psichiche a cui sarà soggetto il nostro povero eroe, che, avendo a disposizione solamente rudimentali armi da fuoco per contrastare le mostruose creature presenti nel titolo sarà costantemente soggetto ad una forte pressione psicologica.
L'aumento della frequenza respiratoria e l'aumento del battito cardiaco riprodotto dal rumble pack, saranno indizi utili per prendere coscienza dello stato d'animo di quest'ultimo, così come l'annebbiamento della vista o la sua distorsione, saremo noi infatti, a dover salvaguardare la sua sanità mentale cercando di interpretare al meglio queste reazioni fisiche, agendo tempestivamente attraverso l'utilizzo di medicinali calmanti o bendaggi in caso di ferite.