Call of Duty Black Ops: Declassified
di
Roberto Vicario
Il successo commerciale del brand Call of Duty é da ormai diversi anni, una vera e propria macchina da guerra che distruggere record commerciali ad ogni sua uscita. Ne é testimonianza pratica, il recentissimo Black Ops 2, che ancor prima della sua uscita aveva letteralmente polverizzato i record di prevendite del precedente capitolo.
Se quindi su console casalinghe e PC la situazione é più rosea che mai, ben diverso é il discorso che riguarda quelle portatili. Activision insicura sul fatto di rilasciare il proprio prodotto su console che avrebbero snaturato lo stile tipico della serie, ha negli anni tergiversato aspettando il momento propizio. L'attesa, grazie a PSVita, sembra finalmente arrivata alla fine. Ne sarà valsa la pena aspettare tutto questo tempo? Scopriamolo analizzando il gioco in questa recensione.
Operazioni... non classificabili!
Seppur di breve durata (eccezione fatta per l'ultimo capitolo!) le campagne singolo giocatore della serie sono sempre state ricche di pathos e azione piena di adrenalina. In questo Black Ops: Declassified, la campagna si snoda in un susseguirsi di azioni speciali che hanno la velleità di raccontare eventi che si collocano esattamente a metà tra i due capitoli ufficiali. Proprio la struttura a compartimenti stagni, per quanto estremamente coerente con la natura portatile della console, si rivela il più grande limite del gioco, portando a galla due problemi macroscopici. Il primo riguarda proprio la trama, più che mai frammentaria ed estremamente povera di contenuti, con una serie di filmati che purtroppo non aggiungo contenuti alla sterilità delle missioni che saremo costretti a giocare, facendole assomigliare più a delle spec ops. (chi ha giocato la serie Modern Warfare, sa di cosa stiamo parlando!) che a delle missioni che portano avanti un contesto narrativo. Il secondo limite riguarda proprio la durata di queste missioni secondarie. Giocato a livello soldato, abbiamo portato a termine la suddetta modalità in poco meno di un'ora. Questa mero dato numerico, non lascia spazio a nessun tipo di commento se non un grandissimo disappunto nei confronti della software house che inspiegabilmente ha deciso di castrare in maniera decisa la componente singolo giocatore. A poco servono le restanti varianti di gioco: sfida a tempo e ostili, che risultano più che altro un specchio per allodole piuttosto che dei veri e proprio valori aggiunti.
In questo pessimo quadro generale che abbiamo delineato, purtroppo trova spazio anche un altrettanto pessimo livellamento dell'intelligenza artificiale e di conseguenza della difficoltà di gioco. Il titolo infatti, nelle tre difficoltà proposte, offre troppi sbalzi nel livello di sfida. Questo problema deriva principalmente da una super intelligenza dei soldati che oltre a fare un quantitativo di danni eccessivo e ingiustificato anche per un titolo che abbandona ogni velleità simulativa, fa sembrare i nostri rivali super soldati che capiscono sempre prima di noi la mossa che si vuole realizzare. Tutto questo porta molto spesso alla morte nel livello, e nonostante la loro breve durata ( non più di cinque minuti per livello ) l'assenza di checkpoint porta al nervosismo, quando ci si trova costretti per la quarta/quinta volta consecutiva a dover ricominciare lo stage.
Quello che ne esce é un prodotto assolutamente insufficiente sotto qualsiasi aspetto lo si voglia guardare con una longevità ingiustificata e un dislivello di sfida che ha davvero ben poco da essere commentato. Davvero un peccato.
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Un multy non all'altezza
Il vero punto di forza della serie é sempre stato senza ombra di dubbio il comparto multigiocatore. Anche in questo contesto, Nihilistic Software, ha cercato di trasportare in versione portatile la stesso feeling che regala la modalità casalinga. Le modalità di gioco saranno quattro: team deatmatch, uccisione confermata, tutti contro tutti e zona di lancio. Tutte modalità prese di peso dal versione originale. Queste modalità potranno essere giocate sia grazie ad una connessione ad hoc per 4 giocatori, oppure online per un massimo di 8 contendenti.
Se il feeling durante le prime partite sembra rassicurare sulla bontà della componente multigiocatore, dopo pochissimo tempo non tardano a venire a galla le prime magagne. Innanzitutto ci troviamo di fronte a delle mappe estremamente piccole che oltre ad avere un design decisamente basilare, soprattutto nelle partite quattro contro quattro, favorisco un respawn davvero pessimo che non riesce a tenere conto delle dinamiche di gioco, facendo rinascere il personaggio magari proprio in faccia al nemico o peggio ancora alle spalle.
A questo si aggiunge un net code che purtroppo il più delle volte ci ha regalato diversi problemi sia per quanto riguarda lag e simili, ma sopratutto per la stabilità stessa della partita.
Anche in questo caso, dobbiamo purtroppo ammettere che gli sviluppatori potevano e dovevano fare molto di più. Per quanto riportare su console mobile il comparto multigiocatore di Call of Duty sia molto difficile, l'importanza di avere un brand cosi forte tra le mani doveva far riflettere gli sviluppatori e proporre agli utenti qualcosa di decisamente più solido e convincente. Un vero peccato.
Nell'anima é sempre COD!
Concludiamo la nostra analisi parlandovi ovviamente del lato tecnico. Dopo una sequela di elementi negativi é bene sottolineare quanto di buono la software house é riuscita a realizzare. Se c'é una cosa che infatti é stata trasposta in maniera perfetta é il feeling, console alla mano, che il gioco riesce a restituire. Un'azione immediata, frenetica e molto pick and play. Un peccato quindi notare come questa natura di base venga inficiata non solo dalla già citata I.A. ma da una serie di bug grafici a dir poco vistosi che, nonostante la patch rilasciata, risultano ancora troppo frequenti. A questo inoltre bisogna aggiungere una mole poligonale abbastanza bassa e un frame rate che in più di un'occasione ha mostrato diverse incertezze.
Tirando le somme non possiamo che rimanere contrariati davanti alla realizzazione di questo prodotto. Call of Duty: Declassified ci ha dato l'impressione di un prodotto realizzato in maniera estremamente frettolosa con diversi problemi di fondo abbastanza imbarazzati e una serie di contenuti che puntano più a sfruttare una licenza così famosa piuttosto che offrire un sostanzioso comparto ludico. Un vero peccato non solo per la console di Sony che fallisce anche questo tentativo di proporre una nuova Killer Application, ma sopratutto per il brand di Activision che esordisce in maniera davvero negativa nel mercato handheld.
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Se quindi su console casalinghe e PC la situazione é più rosea che mai, ben diverso é il discorso che riguarda quelle portatili. Activision insicura sul fatto di rilasciare il proprio prodotto su console che avrebbero snaturato lo stile tipico della serie, ha negli anni tergiversato aspettando il momento propizio. L'attesa, grazie a PSVita, sembra finalmente arrivata alla fine. Ne sarà valsa la pena aspettare tutto questo tempo? Scopriamolo analizzando il gioco in questa recensione.
Operazioni... non classificabili!
Seppur di breve durata (eccezione fatta per l'ultimo capitolo!) le campagne singolo giocatore della serie sono sempre state ricche di pathos e azione piena di adrenalina. In questo Black Ops: Declassified, la campagna si snoda in un susseguirsi di azioni speciali che hanno la velleità di raccontare eventi che si collocano esattamente a metà tra i due capitoli ufficiali. Proprio la struttura a compartimenti stagni, per quanto estremamente coerente con la natura portatile della console, si rivela il più grande limite del gioco, portando a galla due problemi macroscopici. Il primo riguarda proprio la trama, più che mai frammentaria ed estremamente povera di contenuti, con una serie di filmati che purtroppo non aggiungo contenuti alla sterilità delle missioni che saremo costretti a giocare, facendole assomigliare più a delle spec ops. (chi ha giocato la serie Modern Warfare, sa di cosa stiamo parlando!) che a delle missioni che portano avanti un contesto narrativo. Il secondo limite riguarda proprio la durata di queste missioni secondarie. Giocato a livello soldato, abbiamo portato a termine la suddetta modalità in poco meno di un'ora. Questa mero dato numerico, non lascia spazio a nessun tipo di commento se non un grandissimo disappunto nei confronti della software house che inspiegabilmente ha deciso di castrare in maniera decisa la componente singolo giocatore. A poco servono le restanti varianti di gioco: sfida a tempo e ostili, che risultano più che altro un specchio per allodole piuttosto che dei veri e proprio valori aggiunti.
In questo pessimo quadro generale che abbiamo delineato, purtroppo trova spazio anche un altrettanto pessimo livellamento dell'intelligenza artificiale e di conseguenza della difficoltà di gioco. Il titolo infatti, nelle tre difficoltà proposte, offre troppi sbalzi nel livello di sfida. Questo problema deriva principalmente da una super intelligenza dei soldati che oltre a fare un quantitativo di danni eccessivo e ingiustificato anche per un titolo che abbandona ogni velleità simulativa, fa sembrare i nostri rivali super soldati che capiscono sempre prima di noi la mossa che si vuole realizzare. Tutto questo porta molto spesso alla morte nel livello, e nonostante la loro breve durata ( non più di cinque minuti per livello ) l'assenza di checkpoint porta al nervosismo, quando ci si trova costretti per la quarta/quinta volta consecutiva a dover ricominciare lo stage.
Quello che ne esce é un prodotto assolutamente insufficiente sotto qualsiasi aspetto lo si voglia guardare con una longevità ingiustificata e un dislivello di sfida che ha davvero ben poco da essere commentato. Davvero un peccato.
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Un multy non all'altezza
Il vero punto di forza della serie é sempre stato senza ombra di dubbio il comparto multigiocatore. Anche in questo contesto, Nihilistic Software, ha cercato di trasportare in versione portatile la stesso feeling che regala la modalità casalinga. Le modalità di gioco saranno quattro: team deatmatch, uccisione confermata, tutti contro tutti e zona di lancio. Tutte modalità prese di peso dal versione originale. Queste modalità potranno essere giocate sia grazie ad una connessione ad hoc per 4 giocatori, oppure online per un massimo di 8 contendenti.
Se il feeling durante le prime partite sembra rassicurare sulla bontà della componente multigiocatore, dopo pochissimo tempo non tardano a venire a galla le prime magagne. Innanzitutto ci troviamo di fronte a delle mappe estremamente piccole che oltre ad avere un design decisamente basilare, soprattutto nelle partite quattro contro quattro, favorisco un respawn davvero pessimo che non riesce a tenere conto delle dinamiche di gioco, facendo rinascere il personaggio magari proprio in faccia al nemico o peggio ancora alle spalle.
A questo si aggiunge un net code che purtroppo il più delle volte ci ha regalato diversi problemi sia per quanto riguarda lag e simili, ma sopratutto per la stabilità stessa della partita.
Anche in questo caso, dobbiamo purtroppo ammettere che gli sviluppatori potevano e dovevano fare molto di più. Per quanto riportare su console mobile il comparto multigiocatore di Call of Duty sia molto difficile, l'importanza di avere un brand cosi forte tra le mani doveva far riflettere gli sviluppatori e proporre agli utenti qualcosa di decisamente più solido e convincente. Un vero peccato.
Nell'anima é sempre COD!
Concludiamo la nostra analisi parlandovi ovviamente del lato tecnico. Dopo una sequela di elementi negativi é bene sottolineare quanto di buono la software house é riuscita a realizzare. Se c'é una cosa che infatti é stata trasposta in maniera perfetta é il feeling, console alla mano, che il gioco riesce a restituire. Un'azione immediata, frenetica e molto pick and play. Un peccato quindi notare come questa natura di base venga inficiata non solo dalla già citata I.A. ma da una serie di bug grafici a dir poco vistosi che, nonostante la patch rilasciata, risultano ancora troppo frequenti. A questo inoltre bisogna aggiungere una mole poligonale abbastanza bassa e un frame rate che in più di un'occasione ha mostrato diverse incertezze.
Tirando le somme non possiamo che rimanere contrariati davanti alla realizzazione di questo prodotto. Call of Duty: Declassified ci ha dato l'impressione di un prodotto realizzato in maniera estremamente frettolosa con diversi problemi di fondo abbastanza imbarazzati e una serie di contenuti che puntano più a sfruttare una licenza così famosa piuttosto che offrire un sostanzioso comparto ludico. Un vero peccato non solo per la console di Sony che fallisce anche questo tentativo di proporre una nuova Killer Application, ma sopratutto per il brand di Activision che esordisce in maniera davvero negativa nel mercato handheld.
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Call of Duty Black Ops: Declassified
4
Voto
Redazione
Call of Duty Black Ops: Declassified
Call of Duty Black Ops: Declassified non é semplicemente un'occasione mancata, ma un lezione su come un gioco non dovrebbe mai essere sviluppato. Breve, inconsistente e minato da un sacco di bug. Abbiamo provato a trovare qualcosa di positivo in questo prodotto ma purtroppo gli elementi negativi incidono troppo rispetto a quelli positivi. Per la vostra console portatile guardate pure altrove.