Call to Power II
di
Redazione Gamesurf
COS'E' CAMBIATO?
Sebbene la struttura di gioco é invariata da circa un lustro, conserva sempre un fascino indiscutibile e un gran potere di "attrazione": CTP II é uno di quei titoli definibili "ancora un altro turno e poi basta", perché saremo in continuazione spinti, letteralmente, verso il futuro, ad aspettare una nuova scoperta, a radunare eserciti sempre più potenti. In una parola, una potente droga digitale, che trascina il giocatore per ore, attraverso tutti i turni previsti. Tuttavia, é legittimo chiedersi quali dettagli sono stati aggiunti rispetto al precedente episodio: prima di tutto, l'avventura nei secoli é più lunga di ben 150 turni e arriva così a coprire nettamente le epoche future, provviste di tecnologie particolari; a questo proposito, finalmente ci saranno nomi fantascientifici per le ultime invenzioni e non l'insulso e disarmante "tecnologia futura numero XY"
Inoltre, aumentano anche le civiltà: 41 selezionabili e fino a 8 in contemporanea in una partita. L'aspetto però più innovativo consiste negli scenari, alcuni dei quali sono veri e propri giochi nel gioco: si distinguono quello ambientato nel futuro e quello nel Giappone medievale. Il primo é una corsa per evitare il conflitto atomico e la conseguente distruzione della terra: bisogna disarmare la potenza avversaria, con le spie, la diplomazia o altre tattiche (ci sono quindi più modi per vincere). In questo caso si va quindi in senso opposto rispetto al gioco normale, perché invece di mirare alla conquista, bisogna ottenere la pace. Il secondo scenario é invece una vera e propria chicca: impersoniamo un samurai che deve radunare un esercito per cacciare i banditi da un villaggio. CTP II diventa ora un gioco di ruolo: non possiamo costruire nulla, ma solo muovere il samurai per il Giappone e cercare rinforzi, acquisendo punti esperienza e salendo di livello!
Sono previste anche opzioni secondarie, come la possibilità di lasciare la gestione economica delle città ad amministratori, ma nulla che alteri profondamente la struttura del gioco. Rimane la colonizzazione delle profondità marine, ma é stata eliminata quella dello spazio, perché gli sviluppatori hanno compreso che non aggiungesse molto al gioco
Sebbene la struttura di gioco é invariata da circa un lustro, conserva sempre un fascino indiscutibile e un gran potere di "attrazione": CTP II é uno di quei titoli definibili "ancora un altro turno e poi basta", perché saremo in continuazione spinti, letteralmente, verso il futuro, ad aspettare una nuova scoperta, a radunare eserciti sempre più potenti. In una parola, una potente droga digitale, che trascina il giocatore per ore, attraverso tutti i turni previsti. Tuttavia, é legittimo chiedersi quali dettagli sono stati aggiunti rispetto al precedente episodio: prima di tutto, l'avventura nei secoli é più lunga di ben 150 turni e arriva così a coprire nettamente le epoche future, provviste di tecnologie particolari; a questo proposito, finalmente ci saranno nomi fantascientifici per le ultime invenzioni e non l'insulso e disarmante "tecnologia futura numero XY"
Inoltre, aumentano anche le civiltà: 41 selezionabili e fino a 8 in contemporanea in una partita. L'aspetto però più innovativo consiste negli scenari, alcuni dei quali sono veri e propri giochi nel gioco: si distinguono quello ambientato nel futuro e quello nel Giappone medievale. Il primo é una corsa per evitare il conflitto atomico e la conseguente distruzione della terra: bisogna disarmare la potenza avversaria, con le spie, la diplomazia o altre tattiche (ci sono quindi più modi per vincere). In questo caso si va quindi in senso opposto rispetto al gioco normale, perché invece di mirare alla conquista, bisogna ottenere la pace. Il secondo scenario é invece una vera e propria chicca: impersoniamo un samurai che deve radunare un esercito per cacciare i banditi da un villaggio. CTP II diventa ora un gioco di ruolo: non possiamo costruire nulla, ma solo muovere il samurai per il Giappone e cercare rinforzi, acquisendo punti esperienza e salendo di livello!
Sono previste anche opzioni secondarie, come la possibilità di lasciare la gestione economica delle città ad amministratori, ma nulla che alteri profondamente la struttura del gioco. Rimane la colonizzazione delle profondità marine, ma é stata eliminata quella dello spazio, perché gli sviluppatori hanno compreso che non aggiungesse molto al gioco
Call to Power II
Call to Power II
Sicuramente un ottimo gioco, che riesce ad entusiasmare nonostante sfrutti lo stesso schema di gioco dei precedenti episodi. Sarà difficile abbandonare una partita, perché si è sempre spinti verso un'ulteriore scoperta o conquista. I nuovi scenari aggiungono un prezioso elemento d'interesse, con modalità anche inedite in questo tipologia di gioco. La grafica è certamente adeguata, mirando più alla chiarezza che alla spettacolarità, mentre il sonoro è un piacevole accompagnamento. Essenzialmente, sconsigliamo il titolo solo a coloro che potrebbero non apprezzare la superficialità storica con cui sono trattati i sistemi politici e culturali.