Captain America : Super Soldier
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Lo studio dei livelli soprattutto favorisce l'attività di ricerca dei numerosi segreti succitati, ed anche se raccogliere tutte le cose che ci capitano intorno a volte diventa un po' paradossale (come uova di ceramica nascoste nei lavandini...), é consigliabile non abbandonare mai una zona con troppa fretta. Soddisfacenti anche le musiche, con una colonna sonora che ricorda in parte i classici film di guerra della Hollywood che fu e in altra parte le produzioni cinematografiche più recenti. Quasi tutti buoni i doppiatori Italiani (tra i migliori il protagonista, il Dr. Zola e il Teschio Rosso, meno gradevoli i tre amici del Cap).
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Prendere confidenza col sistema di gioco é semplice, visto che alla fin fine durante le numerose mischie coi soldati comuni utilizzerete prevalentemente l'attacco semplice e la schivata, a cui si aggiungono la presa e la parata con nemici particolari. Il lancio dello scudo é utile per iniziare uno scontro quando i nemici sono ancora lontani, specie quando potrete farlo “rimbalzare”, ma in seguito diviene meno utile, anche perché vi priva temporaneamente della vostra arma di difesa. Raggiungendo determinate soglie di punteggio avrete acceso ai vari potenziamenti, come mosse particolari, contrattacchi o la possibilità (appunto) di colpire più nemici con un solo lancio dello scudo: tra tutte le tecniche é questa terza ad esserci sembrata più utile, ma per accedere ai livelli superiori dovrete comunque sbloccare tutte le abilità degli inferiori.
Una volta superata l'introduzione nelle trincee Alleate, l'avventura vera e propria inizia con il Cap che si paracaduta in Baviera, e da lì si snoda in un mega-compesso suddiviso in sotto mappe, secondo uno studio che ricorda vagamente i primi Resident Evil o Metal Gear Solid. Di base attraverserete sempre nuovi ambienti, ma occasionalmente, nonché verso la fine, vi capiterà di rivisitare zone già viste. Utile in queste fasi, ma anche semplicemente per ritornare in luoghi già visitati in cerca di oggetti, é il sistema fognario che unisce tra loro tutte le parti principali del complesso.
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Il gioco ha però il difetto di presentare una difficoltà decisamente rivolta verso il basso: a livello intermedio, infatti, non abbiamo avuto particolari problemi neppure contro i boss, con solo lo scontro finale ad averci causato qualche leggerissimo fastidio in più. Anche la ricerca dei segreti non é poi particolarmente ardua, anche perché basta usare la “vista tattica” del Cap perché questi vengano evidenziati, ed i più importanti (diari, progetti e bobine) vengono addirittura segnalati sulla mappa. L'esperienza di gioco dall'inizio alla fine dura circa una decina di ore, ma tenete conto che in questo tempo noi siamo riusciti a terminarlo raccogliendo tutti i segreti, e che pertanto, a meno di non optare per un aumento della difficoltà, l'avventura ha ben poco altro da dire.
Rimangono pur sempre le prove proposte dalla modalità “Sfida”, che si sbloccano man mano che proseguite la vicenda e che vanno dal classico combattimento simil-arena alla raccolta di oggetti, ma si tratta di poco più di un diversivo per regalare due o tre ore di divertimento in più e qualche obiettivo da conquistare. In conclusione non potremmo mai definire questo Captain America un “brutto” gioco: la realizzazione tecnica é più che dignitosa, l'avventura interessante e in sostanza ci ha “intrattenuto” per tutta la durata dell'esperienza; d'altro canto, però, non possiamo neppure definirlo un capolavoro! Si può dire insomma che nel panorama degli Tie-in cinematografici é certamente dignitoso, ma nell'universo dei videogiochi e semplicemente un action/adventure onesto e un po' facile, senza troppe pretese.
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Prendere confidenza col sistema di gioco é semplice, visto che alla fin fine durante le numerose mischie coi soldati comuni utilizzerete prevalentemente l'attacco semplice e la schivata, a cui si aggiungono la presa e la parata con nemici particolari. Il lancio dello scudo é utile per iniziare uno scontro quando i nemici sono ancora lontani, specie quando potrete farlo “rimbalzare”, ma in seguito diviene meno utile, anche perché vi priva temporaneamente della vostra arma di difesa. Raggiungendo determinate soglie di punteggio avrete acceso ai vari potenziamenti, come mosse particolari, contrattacchi o la possibilità (appunto) di colpire più nemici con un solo lancio dello scudo: tra tutte le tecniche é questa terza ad esserci sembrata più utile, ma per accedere ai livelli superiori dovrete comunque sbloccare tutte le abilità degli inferiori.
Una volta superata l'introduzione nelle trincee Alleate, l'avventura vera e propria inizia con il Cap che si paracaduta in Baviera, e da lì si snoda in un mega-compesso suddiviso in sotto mappe, secondo uno studio che ricorda vagamente i primi Resident Evil o Metal Gear Solid. Di base attraverserete sempre nuovi ambienti, ma occasionalmente, nonché verso la fine, vi capiterà di rivisitare zone già viste. Utile in queste fasi, ma anche semplicemente per ritornare in luoghi già visitati in cerca di oggetti, é il sistema fognario che unisce tra loro tutte le parti principali del complesso.
Il gioco ha però il difetto di presentare una difficoltà decisamente rivolta verso il basso: a livello intermedio, infatti, non abbiamo avuto particolari problemi neppure contro i boss, con solo lo scontro finale ad averci causato qualche leggerissimo fastidio in più. Anche la ricerca dei segreti non é poi particolarmente ardua, anche perché basta usare la “vista tattica” del Cap perché questi vengano evidenziati, ed i più importanti (diari, progetti e bobine) vengono addirittura segnalati sulla mappa. L'esperienza di gioco dall'inizio alla fine dura circa una decina di ore, ma tenete conto che in questo tempo noi siamo riusciti a terminarlo raccogliendo tutti i segreti, e che pertanto, a meno di non optare per un aumento della difficoltà, l'avventura ha ben poco altro da dire.
Rimangono pur sempre le prove proposte dalla modalità “Sfida”, che si sbloccano man mano che proseguite la vicenda e che vanno dal classico combattimento simil-arena alla raccolta di oggetti, ma si tratta di poco più di un diversivo per regalare due o tre ore di divertimento in più e qualche obiettivo da conquistare. In conclusione non potremmo mai definire questo Captain America un “brutto” gioco: la realizzazione tecnica é più che dignitosa, l'avventura interessante e in sostanza ci ha “intrattenuto” per tutta la durata dell'esperienza; d'altro canto, però, non possiamo neppure definirlo un capolavoro! Si può dire insomma che nel panorama degli Tie-in cinematografici é certamente dignitoso, ma nell'universo dei videogiochi e semplicemente un action/adventure onesto e un po' facile, senza troppe pretese.