Carmageddon: Reincarnation
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A volte ritornano, e dopo anni di assenza dalle scene, ci ritroviamo oggi a parlarvi di un nuovo Carmageddon. I giocatori con qualche anno sulle spalle ricorderanno sicuramente questa serie originale e controversa, le loro serate davanti al computer, mentre i genitori erano fori casa, a guidare la propria macchina rossa come il sangue dei pedoni su passava senza pietà. E un bel sorriso stampato sulla faccia mentre spiaccicava l'ennesima vecchina.
Carmageddon era proprio questo, divertimento spensierato, violento ed esagerato, in pieno stile anni '90. Un videogioco controverso, come dicevamo, che ha fatto inalberare associazioni di genitori e di ben pensanti, come e più di Mortal Kombat o Dukem Nukem 3D. Come spesso capita, più se ne parlava e più il gioco acquisiva visibilità e popolarità, diventando una serie, finita misteriosamente nel dimenticatoio per diversi anni. Con una campagna Kickstarter molto positiva ed una lunga fase di Early Access su Steam, Carmageddon é finalmente pronto a risorgere, ecco a voi Resurrection.
Carmageddon: Resurrection riprende tutti gli elementi tipici della serie, per portarla nell'era moderna. In pratica vi ritroverete al volante di un'auto dal design strampalato, gettati in un circuito cittadino, liberamente esplorabile, e avrete diversi modi per guadagnare punti ed ottenere la vittoria. Potrete dedicarvi al "destruction derby" più sfrenato, prendendo a sportellate i vostri avversari. Oppure cercare di tagliare il traguardo per primi, un checkpoint alla volta. Ed infine ovviamente, investire ogni singolo passante.
Resurrection offre tre modalità, Carriera, libera ed un multiplayer. La prima é quella più consigliata per cominciare, visto che introduce il giocatore alle regole ed offre una sequenza piuttosto corposa di eventi, alcuni aperti allo stile di gioco preferito dall'utente, altri invece con obiettivi precisi. I circuiti proposti sono davvero tanti, realizzati all'interno di una manciata di ambientazioni, e pensati per le varie modalità. Questo offre un pizzico di varietà ad un'offerta ludica non proprio impressionante.
Gli sviluppatori si sono concentrati nel cercare di svecchiare una formula di gioco fedele allo spirito originale della serie, così che troviamo un modello di guida sempre arcade ma con alla base un motore fisico piuttosto elaborato.
Lo stesso engine governa ogni interazione tra l'utente e l'ambientazione, che offre diversi elementi distruttibili. Il risultato riesce ad essere esilarante quando tutto funziona, rendendo Carmageddon: Resurrection il gioco perfetto con il quale sfogare la rabbia e lo stress accumulati durante una brutta giornata.
Purtroppo non tutto fila liscio, però. I ragazzi di Stainless non sono stati molto diligenti e hanno rilasciato un gioco poco bilanciato e rifinito. Quello che spicca subito prendendo il pad in mano e gettandosi nella prima arena é la totale imprevedibilità dei comportamenti della macchina. Ciò é una diretta conseguenza di tracciati pieni di spigoli ed ostacoli male organizzati, e soprattutto che non hanno molto senso ludico.
[rquote]Il gioco é ottimizzato malissimo[/
Inciamperete troppo spesso in oggetti che invece di alzare il senso di sfida, elevano la frustrazione e la rabbia. Inoltre non capita di rado che il motore fisico impazzisca, sparano in aria il mezzo senza motivazioni palesi. Il risultato é un gameplay per nulla facile da governare, che innervosisce e non permette di godersi appieno il divertimento che il gioco potrebbe offrire. Non aiuta l'intelligenza artificiale, piuttosto efficiente nell'adempiere al proprio ruolo, ma poco divertente nei suoi comportamenti robotici.Ad appesantire ulteriormente un'esperienza che dovrebbe essere totalmente spensierata troviamo un motore fisico mal ottimizzato, capace di girare poco fluido su praticamente qualsiasi hardware, e questo senza regalare una grafica da urlo, anzi. Il gioco non é brutto da guardare, per carità, ma sicuramente non offre dettagli né texture memorabili.
E' un vero peccato perché la formula di gameplay, per quanto semplice, diverte. Il gioco offre diversi elementi interessanti, come la distruzione dei mezzi ben fatta, la gestione dei punti guadagnati stirando la gente o distruggendo gli avversari che possiamo spendere direttamente durante la partita per rimetterci in sesto. E ancora, i power up e vari malus, presenti in quantità industriale e spesso fuori di testa. Se si fosse fatta più attenzione ai dettagli e alle rifiniture, ci saremmo trovati davanti ad un'evoluzione di un classico, ma purtroppo non é così.
Carmageddon era proprio questo, divertimento spensierato, violento ed esagerato, in pieno stile anni '90. Un videogioco controverso, come dicevamo, che ha fatto inalberare associazioni di genitori e di ben pensanti, come e più di Mortal Kombat o Dukem Nukem 3D. Come spesso capita, più se ne parlava e più il gioco acquisiva visibilità e popolarità, diventando una serie, finita misteriosamente nel dimenticatoio per diversi anni. Con una campagna Kickstarter molto positiva ed una lunga fase di Early Access su Steam, Carmageddon é finalmente pronto a risorgere, ecco a voi Resurrection.
A volte ritornano
Carmageddon: Resurrection riprende tutti gli elementi tipici della serie, per portarla nell'era moderna. In pratica vi ritroverete al volante di un'auto dal design strampalato, gettati in un circuito cittadino, liberamente esplorabile, e avrete diversi modi per guadagnare punti ed ottenere la vittoria. Potrete dedicarvi al "destruction derby" più sfrenato, prendendo a sportellate i vostri avversari. Oppure cercare di tagliare il traguardo per primi, un checkpoint alla volta. Ed infine ovviamente, investire ogni singolo passante.
Il gameplay sa divertire quando tutto funziona a dovere, peccato non succeda molto spesso
Resurrection offre tre modalità, Carriera, libera ed un multiplayer. La prima é quella più consigliata per cominciare, visto che introduce il giocatore alle regole ed offre una sequenza piuttosto corposa di eventi, alcuni aperti allo stile di gioco preferito dall'utente, altri invece con obiettivi precisi. I circuiti proposti sono davvero tanti, realizzati all'interno di una manciata di ambientazioni, e pensati per le varie modalità. Questo offre un pizzico di varietà ad un'offerta ludica non proprio impressionante.
Gli sviluppatori si sono concentrati nel cercare di svecchiare una formula di gioco fedele allo spirito originale della serie, così che troviamo un modello di guida sempre arcade ma con alla base un motore fisico piuttosto elaborato.
Lo stesso engine governa ogni interazione tra l'utente e l'ambientazione, che offre diversi elementi distruttibili. Il risultato riesce ad essere esilarante quando tutto funziona, rendendo Carmageddon: Resurrection il gioco perfetto con il quale sfogare la rabbia e lo stress accumulati durante una brutta giornata.
Grezzo
Purtroppo non tutto fila liscio, però. I ragazzi di Stainless non sono stati molto diligenti e hanno rilasciato un gioco poco bilanciato e rifinito. Quello che spicca subito prendendo il pad in mano e gettandosi nella prima arena é la totale imprevedibilità dei comportamenti della macchina. Ciò é una diretta conseguenza di tracciati pieni di spigoli ed ostacoli male organizzati, e soprattutto che non hanno molto senso ludico.
[rquote]Il gioco é ottimizzato malissimo[/
Inciamperete troppo spesso in oggetti che invece di alzare il senso di sfida, elevano la frustrazione e la rabbia. Inoltre non capita di rado che il motore fisico impazzisca, sparano in aria il mezzo senza motivazioni palesi. Il risultato é un gameplay per nulla facile da governare, che innervosisce e non permette di godersi appieno il divertimento che il gioco potrebbe offrire. Non aiuta l'intelligenza artificiale, piuttosto efficiente nell'adempiere al proprio ruolo, ma poco divertente nei suoi comportamenti robotici.Ad appesantire ulteriormente un'esperienza che dovrebbe essere totalmente spensierata troviamo un motore fisico mal ottimizzato, capace di girare poco fluido su praticamente qualsiasi hardware, e questo senza regalare una grafica da urlo, anzi. Il gioco non é brutto da guardare, per carità, ma sicuramente non offre dettagli né texture memorabili.
E' un vero peccato perché la formula di gameplay, per quanto semplice, diverte. Il gioco offre diversi elementi interessanti, come la distruzione dei mezzi ben fatta, la gestione dei punti guadagnati stirando la gente o distruggendo gli avversari che possiamo spendere direttamente durante la partita per rimetterci in sesto. E ancora, i power up e vari malus, presenti in quantità industriale e spesso fuori di testa. Se si fosse fatta più attenzione ai dettagli e alle rifiniture, ci saremmo trovati davanti ad un'evoluzione di un classico, ma purtroppo non é così.