Carnivores Cityscape
di
Mario Bandel
Lo stile di gioco poi è quello dello sparatutto delle origini in cui non c'è praticamente nessun elemento che ci impegni mentalmente tipo la risoluzione di piccoli enigmi. Bisogna anche lamentare il limitato numero di armi a disposizione del personaggio umano, solo 5, e la scelta di consentire l'uso di sole tre armi alla volta: la pistola di default con colpi infiniti più due armi che potremo scegliere all'inizio di ogni missione; si noti che durante le partite non troveremo nessuna arma e quindi la scelta sarà irreversibile sino alla missione successiva. Risolleva leggermente la longevità il fatto che i livelli non siano lineari e abbiano diversi percorsi da esplorare, anche se su questo punto gli sviluppatori non hanno, secondo noi, fatto sufficientemente leva, infatti, esplorare tratti del livello fuori dal percorso che porterà alla conclusione della missione non darà grande soddisfazione offrendoci solo qualche medi kit o qualche scatola supplementare di munizioni. Bisogna anche notare che non ci sono possibilità di salvataggi da parte del giocatore poiché questi avvengono automaticamente al termine di ogni livello: se si muore si deve rifare tutto. Possiamo però dire che tutto sommato questo non è un grosso problema per due motivi: primo i livelli sono abbastanza piccoli e si giocano rapidamente; secondo, a causa dell'eccessiva facilità la morte sarà un evento raro per il nostro personaggio.
table_img_267
table_img_289
Carnivores Cityscape
Carnivores Cityscape
CC è un titolo debole, spoglio e povero di contenuti sotto tutti gli aspetti: trama, grafica, longevità. L'idea di base poteva essere buona, soprattutto per la possibilità di impersonare i cacciatori o le prede, ma non è stata accompagnata da un lavoro approfondito in sede di sviluppo. Davvero un peccato perché nonostante la povertà del motore grafico le atmosfere del gioco sono state rese ottimamente, questo a riprova che il team di sviluppo aveva certe potenzialità.