Casanova: Il Duello della Rosa Nera

di Redazione Gamesurf
UN TEATRO VIRTUALE
Di seguito sarà descritto un episodio di quest'avventura, che, da una parte, illustra chiaramente la struttura di gioco su cui si basa Casanova: Il Duello della Rosa Nera, dall'altra denuncia la vena umoristica di cui sopra, insita tra le pieghe dell'azione e della drammaticità delle situazioni. All'inizio, il personaggio si trova costretto a recarsi in banca per trasformare una "lettera di cambio" (una specie di assegno dell'epoca) in denaro contante. Allo sportello c'é una fila di persone e bisogna attendere, materialmente, il proprio turno, incolonnandosi con gli altri. I personaggi si guardano intorno, alcuni indugiano prima di avanzare nella coda; intanto i colombi volteggiano, si posano e si spostano repentini se il giocatore si sposta verso di loro. Venezia in Casanova: Il Duello della Rosa Nera, é infatti una città viva e pulsante: pur non essendo possibile interagire con tutti i personaggi che compaiono sullo schermo, l'utente sente continuamente la loro presenza, spesso indifferente o accessoria rispetto l'ordito generale della storia

In banca, puntualmente, arrivano due rapinatori e questa situazione, per il giocatore, diventa un vero e proprio enigma da risolvere: bisognerà spostarsi di poco per coprire il cassiere alla vista dei ladri, affinché quello possa passarci la sua balestra. Poi, bisognerà resistere alla tentazione di premere il grilletto: tutta la tensione é destinata a sciogliersi in un sorriso, perché apparirà in quel momento la ragazza di uno dei due malviventi, inscenando un buffo battibecco amoroso con il suo fidanzato. Le reazioni dei personaggi, quindi, non sempre obbediscono alla logica della serietà e della drammaticità: quest'aspetto rende il gioco piuttosto vario e apprezzabile sotto differenti profili. La trama non é, tuttavia, demenziale o scanzonata, come per esempio in molte avventure di LucasArts: il giocatore dovrà affrontare una situazione davvero spinosa, che minaccia la stessa stabilità politica del paese; e il ricorso alla violenza sarà inevitabile