Castlevania Advance
di
Redazione Gamesurf
Ad esempio è possibile combinare un potenziamento della frusta con quello che mette a disposizione un attacco elementare o con il veleno ottenendo dunque un' arma di elevata potenza. Le combinazioni sono parecchie; l' unico appunto è che le card sono rilasciate dai mostri una volta uccisi e la loro quantità non è certo abbondante; nemmeno completando il gioco è possibile vedere tutte le combinazioni.
In più le card più importanti sono quelle Azione poiché consentono l' uso di armi e magie prima inutilizzabili relegando le card Attributo ad un secondo piano. Certo questo invoglia a rigiocare il titolo per trovare card che non sono state viste o per provare combinazioni nuove sviluppando Nathan diversamente.
Per il resto tutto rientra nella consuetudine della saga: un sacco di nemici da affrontare, di oggetti da raccogliere ta cui armi, corazze, pozioni, la presenza degli occasionali boss da sconfiggere per poter avanzare. Sicuramente il livello di difficoltà non è basso: succede spesso di essere uccisi nella normale esplorazione ma succede anche nella rivisitazione delle zone già esplorate dato che uccidere i nemici, a quanto sembra, aumenta di difficoltà col progredire del gioco.
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La giocabilità è di sicuro il pezzo forte di Castlevania: esplorazione, scontri crescita del personaggio invogliano a continuare fino alla fine di un' area di gioco vastissima. Il solo desiderio di raggiungere luoghi prima inaccessibili spingono a giocare quanto basta per ottenere la necessaria abilità e poi ripercorrere il castello alla ricerca di questi luoghi inesplorati speranzosi in qualche nuovo e utile oggetto.
Concluso il gioco poi si sbloccano nuovi livelli di difficoltà che comportano nuovi attributi di partenza.
Dal punto di vista grafico Castlevania non brilla particolarmente. La qualità è altalenante: mentre alcuni sfondi sembrano del tutto anonimi, i boss sono quasi tutti splendidi. Anche le animazioni sono un po' discontinue: il protagonista tra l' altro non rivela tutte le sue potenzialità visto che alcuni movimenti sono legati all' uso specifico di una certa arma o combinazione di card.
Ma in generale il gioco soffre di una tendenza all' oscurità diffusa che, se da un lato è certamente legata ad una scelta di design, dall' altro crea qualche problema di frustrazione quando ci orienta a fatica o addirittura si gira in circolo. La funzione di automapping viene incontro al giocatore (guai se non ci fosse) ma la giocabilità ne resta minata specialmente su un portatile, soggetto a continui cambiamenti di illuminazione. Questo non deve però scoraggiare dal giocare un titolo per ogni altro verso estremamente godibile anche se non proprio innovativo.
Musica ed effetti sonori sono azzeccati. Il tema d' apertura, i cori, le melodie che accompagnano l' avventura contribuiscono in pieno a creare l' atmosfera gotica di un castello infestato. Ritornano anche in versione aggiornata alcuni motici classici della serie. Lo speaker del GameBoy viene ben utilizzato anche per gli effetti rendendo gradevolissimo anche l' ascolto in cuffia.
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Castlevania Advance
Castlevania Advance
Al di là delle imperfezioni visive (grafica e animazioni) Castlevania Advance è un titolo che la dice lunga sulle potenzialità del 2D in un panorama fin troppo affollato di offerte attraenti graficamente ma povere di giocabilità.
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