Castlevania
di
Due persone decidono di opporsi al principe delle tenebre e si dirigono verso la sua dimora spinte da motivazioni diverse:Reinhardt Schneider e Carrie Fernandez
COURAGE, NEVER LEAVE ME
Schneider é un discendente della famiglia Belmont armato della classica frusta e di un coltello, Carrie é una ragazzina dotata di poteri magici che decide di avventurarsi verso il castello per scoprire cosa si cela dietro alla distruzione del suo villaggio; entrambi incontreranno sul loro cammino diversi personaggi, amici e nemici, che modificheranno le loro intenzioni e influiranno sulle decisioni prese all'interno della magione del conte. Il nuovo capitolo della decennale saga della Konami si presenta per la prima volta in 3d, con una visuale in terza persona configurabile (si può scegliere tra tre angolazioni) ed una struttura di gioco piuttosto riuscita - praticamente un incrocio tra un platform e un'avventura con forti componenti d'azione. Ho definito lo schema di gioco molto riuscito perché presenta diversi aspetti intriganti che ne aumentano la longevità: si va da un primo livello improntato sui combattimenti a schemi successivi in cui si risolvono enigmi o si dialoga con altri personaggi, il che contribuisce a rendere l'ultimo prodotto Konami un'esperienza coinvolgente.La presenza dei due personaggi non é solo accessoria, perché determina il tipo di avventura che andrà intrapresa: con Schneider il gioco é più improntato all' azione (grazie alla resistenza fisica di quest'ultimo) mentre usando Carrie lo stile diventa più strategico (anche perché si ha la possibilità di colpire da molto lontano). Le vicende vengono inoltre narrate in modo differente per ognuno dei due protagonisti, portando i due personaggi ad intraprendere strade diverse
WHATEVER AWAITS ME I HAVE NO FEAR
Nello schermo dei titoli si legge (con un richiamo a MGS)"1986 - 1999" il che fa pensare ad un remake del primo capitolo per NES in chiave ultra-moderna ; avendo giocato il primo Castlevania in assoluto, ben tredici anni fa, devo dire che sono presenti molti richiami al capostipite della serie, soprattutto nei fondali. Questo per dire che il tipo di atmosfera che si respira in Castlevania é molto diverso da quella di un Resident Evil: le ambientazioni sono sì horror, ma molto più luminose e leggere di quelle del pluripremiato titolo Capcom, quindi più improntate alla spettacolarità piuttosto che alla sorpresa (ci sono momenti "panico" anche qui comunque). L'alternarsi tra giorno e notte é poi un altra componente che va ad avvalorare questa ipotesi, in quanto non incide radicalmente sullo svolgersi degli eventi (come in Zelda) ma aumenta notevolmente la qualità estetica del titolo
COURAGE, NEVER LEAVE ME
Schneider é un discendente della famiglia Belmont armato della classica frusta e di un coltello, Carrie é una ragazzina dotata di poteri magici che decide di avventurarsi verso il castello per scoprire cosa si cela dietro alla distruzione del suo villaggio; entrambi incontreranno sul loro cammino diversi personaggi, amici e nemici, che modificheranno le loro intenzioni e influiranno sulle decisioni prese all'interno della magione del conte. Il nuovo capitolo della decennale saga della Konami si presenta per la prima volta in 3d, con una visuale in terza persona configurabile (si può scegliere tra tre angolazioni) ed una struttura di gioco piuttosto riuscita - praticamente un incrocio tra un platform e un'avventura con forti componenti d'azione. Ho definito lo schema di gioco molto riuscito perché presenta diversi aspetti intriganti che ne aumentano la longevità: si va da un primo livello improntato sui combattimenti a schemi successivi in cui si risolvono enigmi o si dialoga con altri personaggi, il che contribuisce a rendere l'ultimo prodotto Konami un'esperienza coinvolgente.La presenza dei due personaggi non é solo accessoria, perché determina il tipo di avventura che andrà intrapresa: con Schneider il gioco é più improntato all' azione (grazie alla resistenza fisica di quest'ultimo) mentre usando Carrie lo stile diventa più strategico (anche perché si ha la possibilità di colpire da molto lontano). Le vicende vengono inoltre narrate in modo differente per ognuno dei due protagonisti, portando i due personaggi ad intraprendere strade diverse
WHATEVER AWAITS ME I HAVE NO FEAR
Nello schermo dei titoli si legge (con un richiamo a MGS)"1986 - 1999" il che fa pensare ad un remake del primo capitolo per NES in chiave ultra-moderna ; avendo giocato il primo Castlevania in assoluto, ben tredici anni fa, devo dire che sono presenti molti richiami al capostipite della serie, soprattutto nei fondali. Questo per dire che il tipo di atmosfera che si respira in Castlevania é molto diverso da quella di un Resident Evil: le ambientazioni sono sì horror, ma molto più luminose e leggere di quelle del pluripremiato titolo Capcom, quindi più improntate alla spettacolarità piuttosto che alla sorpresa (ci sono momenti "panico" anche qui comunque). L'alternarsi tra giorno e notte é poi un altra componente che va ad avvalorare questa ipotesi, in quanto non incide radicalmente sullo svolgersi degli eventi (come in Zelda) ma aumenta notevolmente la qualità estetica del titolo