Castlevania Chronicles

di Redazione Gamesurf
QUELLA COSA CHE TIENE SVEGLI LA NOTTE..
E' difficile mantenersi oggettivi e lucidi nel giudizio quando un gioco tiene svegli la notte, fa battere i piedi per terra dalla gioia, e fa esclamare "Dio mio, quanto sei bello!". Castlevania Chronicles é un'operazione romantica che fa tornare con la macchina del tempo indietro di quasi dieci anni, quando non esisteva la sovrabbondanza di poligoni, filmati in computer grafica e motion capture. Raffinato, ben disegnato e strutturato con maestrìa, Akumajou Drakula vive nella sua epoca e ce ne trasmette solo il meglio del meglio: scorrimento su entrambi gli assi, colori vivaci, boss enormi, nemici raccapriccianti, bonus, oggetti speciali, armi, il tutto reso con una semplicità che allora era quanto più di sofisticato potesse esistere

Man mano che si procede negli otto livelli, é l'atmosfera a farla da padrona: nonostante la totale assenza di una trama narrata, si percepisce la presenza del maligno nei livelli al chiaro di luna, nell'assalto continuo di nemici che non lasciano un attimo di tregua, e che talvolta fluttuano dietro le finestre come semplici decorazioni, lasciando al giocatore il dubbio se lo attaccheranno oppure no. La già citata colonna sonora non é un mero complemento o uno strimpellìo fastidioso, ma un insieme di musiche suggestive che avvolgono il gioco e rimarcano i momenti salienti (gli effetti sonori sono invece un po' più sottotono). Ciascun livello ha una diversa ambientazione, caratteristici mostri e proprie soluzioni grafiche, rese con scenografie d'impatto
Tutto questo é Castlevania Chronicles, un platform bidimensionale "come Dio comanda", un gioco che dimostra quanto il limitato (rispetto a oggi) hardware di un tempo riusciva a divertire e suggestionare anche senza tanti artifici grafici. Castlevania Chronicles non é comunque privo di difetti: nell'Original Mode, la cui alta difficoltà é un grande ostacolo e rende necessari riflessi assai pronti, i movimenti di Simon risultano troppo limitati in relazione all'offensiva posta in campo dagli avversari. L'impossibilità di saltare quando ci si trova sulle scale, e in questo modo di evitare attacchi aerei, condanna quasi sempre al ferimento (a meno che non si posseggano bonus particolari, rari da trovare). Tale problema é meno marcato nell'Arrange Mode: il livello Easy é di una facilità disarmante, mentre il Normal e l'Hard non sono ben bilanciati in quanto tendono ad avvicinarsi all'Original, presentando il difetto sopra citato