Castlevania : Dawn of Sorrow

Castlevania  Dawn of Sorrow
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Sul finire degli anni novanta, con l'uscita di quel capolavoro che ha nome Symphony of The Night, la serie di Castlevania ha iniziato una seconda vita; una nuova esistenza, a dire il vero, molto più ammirevole di quella tridimensionale che di tanto in tanto ci chiede la rivincita (prima i due episodi per Nintendo 64 e Lament of Innocence per Playstation 2, ora Curse of Darkness multi-piattaforma). Ciononostante, dopo una trilogia apparsa su Game Boy Advance nel giro di poche lune, non era tanto scontato attendersi su DS un così apprezzabile risultato da parte della formula ludica affine alla sinfonia notturna di cui sopra.


Anzitutto si veniva da un episodio, quell'Aria of Sorrow apparso nel 2003, di evidente qualità e con cui confrontarsi; inoltre, fin dai primi comunicati stampa, le caratteristiche innovative della macchina ospitante non parevano in questo Dawn of Sorrow poi troppo chiamate in causa.
Quanto al primo timore ci si può ritenere, alla prova dei fatti, più che rassicurati: è questa un'avventura oltremodo pregevole (che la si chiami poi "platform con sfumature jrpg" o altro poco importa).
Sulla seconda questione andrebbero dette più cose; la prima asserisce senza timore di smentita che non per forza un buon titolo DS, per essere tale, debba essere anticonformista.
Questo, infatti, è tuttora un ottimo canovaccio che nel presentarsi sui due display Nintendo offre un uso degli stessi sicuramente modesto e poco ingegnoso. Eppure non dover più mettere pausa e poter consultare costantemente la mappa è cosa graditissima, molto più di una mansione più "ricercata" e qui proposta quale tracciare rapidi disegni per dare il colpo di grazia ai boss di turno (se chi legge usasse frequentemente i Famigli -mostri da evocare al proprio fianco-, sappia poi che toccando un nemico concentrerà su quest'ultimo la furia omicida dei primi).

Fatto sta che, ad un anno dalle vicissitudini narrate in Aria of Sorrow, Soma Cruz fa il suo ritorno in compagnia dei soliti amici (si rivedono pertanto Mina Hakuba, Julius Belmont, Genya Arikado ed altri ancora). Egli ha certamente sconfitto il proprio destino, che da erede del Signore Oscuro lo avrebbe visto asservito al Male, ma non per questo gli mancano nemici e minacce. Così, Celia Fortner ritiene che alla misericordia di Dio vada per forza di cose affiancata la malvagità di un essere altrettanto supremo. Un dualismo che la scelta di Soma ha evidentemente fatto vacillare nel 2035, avendo egli lasciato vacante questo indesiderato trono, e che Celia ed i suoi scagnozzi desiderano invece ripristinare.
Insieme al protagonista fa ritorno il "Potere della Dominanza", ossia quella facoltà che fa assorbire al nostro le anime (e con esse le abilità) dei nemici sconfitti. A proposito di quest'ultimi: premendo Select si visualizzerà oltre ad una rapida sintesi delle nostre statistiche d'attacco, difesa, fortuna ed altro, anche un sunto dell'ultimo mostro colpito con tanto di debolezze, con oggetti che questi rilascia e con il numero di anime di esso attualmente possedute.


Le anime in eccesso, preferibilmente, andranno scambiate via wireless con qualche altro giocatore oppure fuse con le armi trovate o acquistate presso il negoziante Hammer (per tale potenziamento, comunque, ci si rivolga alla bella Yoko Belnades).
Quattro sono le categorie di anime, tre delle quali da equipaggiare ed una, argentata, che rende le tecniche efficaci non appena queste vengono ottenute (citiamo a tal proposito "Doppelganger" -la quale consente di avere due set d'equipaggiamento e di alternarli a piacimento con X-, "Malphas" -doppio salto-, "Rahab" -per muoversi sott'acqua-, "Ippogrifo" -per saltare più in alto-, "Balore" -per frantumare blocchi di ghiaccio a colpi di stilo-). E ancora: nell'utilizzare le anime "Bossolo" (quelle rosse) si consumerà una determinata quantità di energia magica, nel richiamare invece con R un'anima "Custode" (di color blu) i PM decresceranno col tempo (è il caso dei Famigli sopraccennati). Infine le anime "Magia" (gialle) svolgeranno funzioni di supporto quali ad esempio il ripristino graduale della salute, la rilevazione di muri distruttibili e diversi potenziamenti.

Esplorare, dedicarsi nel frattempo al level up, andare alla ricerca di stanze nascoste ed alla caccia di segreti vari continuano ad essere le armi in più di Castlevania, sebbene oramai il da farsi appaia ai veterani della serie sempre più facile. Colpa della linearità di fondo, magari parzialmente eludibile da quanti girovagheranno per completare il titolo al 100%. Beninteso: dire con questo che il gioco sia perfettibile non significa che esso non abbia convinto nel suo complesso. Dawn of Sorrow, infatti, non solo è il degno seguito di uno dei migliori titoli apparsi nelle vaste ludoteche Game Boy Advance, ma è anche, allo stato attuale delle cose, la miglior avventura (diciamo pure "tradizionale") disponibile su Nintendo DS.

Castlevania : Dawn of Sorrow
8

Voto

Redazione

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Castlevania : Dawn of Sorrow

Esplorare, dedicarsi nel frattempo al level up, andare alla ricerca di stanze nascoste ed alla caccia di segreti vari continuano ad essere le armi in più di Castlevania, sebbene oramai il da farsi appaia ai veterani della serie sempre più facile. Colpa della linearità di fondo, magari parzialmente eludibile da quanti girovagheranno per completare il titolo al 100%. Beninteso: dire con questo che il gioco sia perfettibile non significa che esso non abbia convinto nel suo complesso. Dawn of Sorrow, infatti, non solo è il degno seguito di uno dei migliori titoli apparsi nelle vaste ludoteche Game Boy Advance, ma è anche, allo stato attuale delle cose, la miglior avventura (diciamo pure "tradizionale") disponibile su Nintendo DS.

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