Castlevania Dominus Collection: Recensione di una collezione ben fatta
Castlevania ritorna ai suoi esordi con una collezione di tre classici e una rinnovata versione di Haunted Castle
La Castlevania Dominus Collection è una raccolta (molto succosa) che include tre titoli della serie Castlevania originariamente rilasciati per Nintendo DS: Castlevania: Dawn of Sorrow, Castlevania: Portrait of Ruin e Castlevania: Order of Ecclesia. Oltre a questi, la collezione comprende anche il gioco arcade del 1988 Haunted Castle e una nuova versione rivisitata di quest’ultimo, chiamata Haunted Castle Revisited, con grafica e meccaniche di gioco migliorate… bè, vi dico che quest'ultimo, da solo, vale interamente l'acquisto, ma scopriamo insieme i titoli, come è stata pensata la raccolta e come funziona.
Come si gioca la Dominus Collection
Stavolta Konami decide di fare un lavoro più minuzioso, per offrire un’esperienza di gioco ottimizzata sia per tastiera che per controller, garantendo un controllo fluido e reattivo. Le opzioni grafiche permettono di scegliere tra diverse risoluzioni e modalità di visualizzazione, inclusa la possibilità di emulare i monitor del Nintendo DS per un’esperienza nostalgica, che a loro volta possono essere scelti e disposti come si è più comodi. La modalità di default è quella in finestra e a ben donde, dato che maggiore sarà la dimensione dell'area visualizzata, più grande sarà lo streatching delle immagini. Su questo non si riesce a trovare un lavoro effettivamente di fino, come la moltiplicazione dei pixel a risoluzione molto più alta, per dirne una, ma non si presenta comunque male, come in altre produzioni Konami dello stesso brand.
Il sistema di salvataggio in-game è stato migliorato con la funzione di salvataggio rapido, che consente di salvare e ripristinare il gioco in qualsiasi momento, rendendo più facile affrontare le sfide più difficili. Inoltre, la funzione di rewind permette di tornare indietro nel tempo durante il gioco, offrendo la possibilità di correggere errori senza dover ricominciare da capo. Premendo infatti un tasto apposito si entra in un menù a latere con la possibilità di selezione le sopracitate impostazioni e dato il livello di sfida di alcuni titoli, almeno per i più pigri, l'idea trova il suo pieno senso.
Dal DS alla next gen
Castlevania: Dawn of Sorrow, uscito nel 2005, è stato il primo titolo della serie per Nintendo DS. Il gioco segue le avventure di Soma Cruz, un giovane che deve affrontare un culto che cerca di resuscitare Dracula. La qualità generale del gioco già al tempo era piacevole e dettagliata, ma soprattutto come non restare ancora oggi rapiti dalla splendida colonna sonora. La meccanica di gioco, che include la raccolta e la combinazione di anime per creare nuove armi, funziona ancora piuttosto bene nel 2024.
Castlevania: Portrait of Ruin, rilasciato nel 2006, introduce un sistema di gioco a due personaggi, Jonathan Morris e Charlotte Aulin, che possono essere alternati durante il gioco. Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, il gioco presenta una varietà di ambientazioni grazie ai ritratti magici che trasportano i giocatori in diverse dimensioni. Confesso che per quanto un po' straniante come logica, funziona e tramite pad si controllano entrambi i personaggi alla perfezione. Essendo questa una meccanica fondamentale del gioco è importante cercare di padroneggiarla fin dall'inizio.
Castlevania: Order of Ecclesia, pubblicato nel 2008, segue le avventure di Shanoa, una guerriera che utilizza un sistema di glifi magici per combattere i nemici. Questo titolo ce lo ricordiamo tutti per la sua difficoltà non proprio alla portata di tutti e per il suo sistema di combattimento innovativo, che richiede una strategia attenta nell’uso dei glifi. La qualità grafica e sonora è indubbia, ma è forse quello che mi è rimasto più nel cuore.
Haunted Castle, originariamente un gioco arcade del 1988, ne ho parlato anche sopra. Oltre alla grafica e alla non-scontata godibilità su controller moderni, offre un’atmosfera gotica e la stessa sfida del gioco originale.