Castlevania Legacy Of Darkness

di Redazione Gamesurf
Sono passati ben 13 anni da quando uscì il primo Castlevania (o se preferite usare il titolo originale Akumajo Dracula) per Nes e da allora ha rappresentato un appuntamento fisso per i giocatori di mezzo mondo: quasi ogni console ha avuto il suo titolo e quasi ogni titolo rappresentava qualcosa di speciale. Dopo l'uscita di Symphony of the Night" per PlayStation e della sua conversione per Saturn, mancava una console all'appello ovvero il Nintendo 64. L'anno scorso uscì Castlevania 64 (titolo originale "Dracula 3D") che presentava un abbandono della grafica bidimensionale a favore di quella poligonale e, se vogliamo, la rottura di uno schema che dura da moltissimo tempo. Dopo circa un anno la Konami, ci porta Castlevania: Legacy of the Darkness, un seguito che tanto seguito poi non é in quanto potremmo chiamarlo "Castlevania 64: Director's Cut" oppure "Castlevania 64: Special Edition" (che tra l'altro era il nome provvisorio datogli dalla Konami al tempo dello sviluppo) o qualsivoglia titolo più o meno appropriato vi venga in mente

Sta di fatto che tutti gli elementi presenti in Castlevania 64 sono qui, con nuova grafica, sonoro, musiche e due nuovi personaggi ovvero Cornell (un licantropo) ed Henry (un giovane guerriero). Nonostante ogni personaggio (in tutto 4) abbia la sua storyline (Cornell deve salvare sua sorella dal conte Dracula a seguito del tradimento del suo miglior amico), il gioco vi costringe, per poter usare gli altri personaggi, a terminare lo scenario di Cornell percorrendo un mix di livelli nuovi che si vanno ad aggiungere ad altri ripresi da Castlevania 64. Naturalmente Cornell può trasformarsi in Lupo Mannaro ma, oltre ad aumentare il potenziale distruttivo dei suoi attacchi e migliorare la sua difesa, non vengono offerte al giocatore nuove mosse e abilità. Il nostro lupo mannaro risulta un personaggio scomodo da usare, problema causato da un lock-on non preciso come le sue controparti Reinhart e Carrie e dalla sua lentezza nell'attaccare, il tutto aggravato da un non perfetto sistema di telecamere che vi metterà i bastoni tra le ruote in più di un'occasione