Castlevania: Symphony of the night
di
Sonny Ubertini
Squadra che vince...
Nel mondo dei videogame esistono saghe che non hanno bisogno di presentazioni: Castlevania é una di queste.
Da sempre uno dei punti di riferimento di ogni side scroller che si rispetti, durante il suo lungo cammino iniziato nel 1986 la serie si é affermata come una delle più longeve di sempre; seppur abbia commesso qualche piccolo passo falso come gli episodi tridimensionali ed il buon vecchio e criptico Simon's Quest (come dimenticare il tornado e le piattaforme invisibili), Castlevania ha saputo mantenere standard qualitativo piuttosto alti. Certo, nemmeno il prodotto Konami é esente da difetti se si pensa il Rondo of Blood, oltre a soffrire di meccaniche piuttosto obsolete, veniva inspiegabilmente privato di innovazioni già collaudate e riuscite. Ma proprio nell'era del boom del 3D, ecco arrivare un titolo capace di dimostrare che non sono i poligoni a fare di un gioco un capolavoro, bensì un gameplay di squisita fattura e delle scelte stilistiche azzeccatissime. Questo capitolo é Symphony of the Night.
Un bel quadretto di famiglia
Come i fan di vecchia data ben sapranno, Castlevania narra le vicende del Clan Belmont, che munito di una frusta sacra chiamata Vampire Killer, dovrà impedire la resurrezione del malefico Conte Dracula e del suo esercito demoniaco.
In questa tappa dell'eterna lotta tra bene e male, nelle prime battute del gioco verremo catapultati immediatamente contro il Signore delle Tenebre in persona prendendo le redini di Richter Belmont, uno dei caccia vampiri più amati dai fans. Tutto ciò però altro non é che un prologo atto a ricostruire i fatti avvenuti in Rondo of Blood, il prequel di questo titolo.
Tuttavia, in questo capitolo non ci sarà un Belmont sotto le luci del riflettore. Dopo l'apparizione in Dracula's Curse per NES, Alucard torna alla ribalta per sistemare i conti col padre.
La trama stavolta si svolgerà esclusivamente nella dimora del buon Conte, a differenza dei precedenti episodi dove le ambientazioni spaziavano dalle paludi alle città, senza scordare i sempreverdi cimiteri.
Dopo aver annientato Dracula a suon di frustate, Richter Belmont scompare in circostanze misteriose nei meandri del Castello maledetto, il quale sembra non subire lo stesso fato accaduto innumerevoli volte in passato. Sarà compito di Alucard scoprire il motivo per cui la fortezza é ancora in piedi e fermare la minaccia una volta per tutte.
Niente Twilight, qui si fa sul serio!
Il successo di Castlevania: SotN risiede soprattutto nella sua formula vincente, capace di unire il classico al moderno.
Niente più percorso prestabilito da seguire né comandi legnosi, diciamo addio alla difficoltà artificiale e talvolta frustrante tipica dei vecchi e crudeli episodi passati. Pur rimanendo coerente alla formula classica, il gameplay viene influenzato da elementi ruolistici ed eredita la struttura di Metroid, tant'é che molti appassionati soprannomineranno questo capitolo - ed i seguenti in 2D - Metroidvania.
L'arma che Alucard userà per uccidere le malefiche orde di nemici (zombies, scheletri, mostri giganti e demoni, non manca nessuno) sarà non una frusta, bensì un arsenale di spade e quant'altro che si troverà proseguendo nell'esplorazione (libera, stavolta) del castello. Potremo scegliere tra armi veloci ad una mano o armi pesanti - e più potenti - a due mani, tenendo conto che alcune armi saranno anche provviste di un attacco speciale.
Alucard potrà essere equipaggiato, oltre che con una lama, anche con uno scudo, un'armatura e vari accessori di supporto. Ognuno di essi avrà varie caratteristiche che andranno a modificare lo stato del personaggio, ad esempio vi daranno la resistenza ai fulmini o l'abilità di assorbire il fuoco. Inoltre, la possibilità di far aumentare di livello il giovane vampiro sarà una boccata d'aria fresca per gli appassionati. La quantità d'esperienza varierà in base al rapporto tra la nostra forza e quella dei nemici: giunti intorno al livello 60, salire diventerà un compito assai longevo.
Il menù ci permetterà di controllare le nostre statistiche e di modificare il nostro equipaggiamento e reliquiario. Di grande aiuto ci saranno le summon, qua chiamate “famigli”, che ci supporteranno in battaglia. Oltre a disporre della classica barra d'energia e dei cuori (che ci permetteranno di usufruire di un armamentario secondario tra croci, acqua santa, orologi ferma tempo e quant'altro), Alucard avrà un indicatore di MP, essenziali per l'utilizzo degli incantesimi.
Proseguendo nel gioco, sarà possibile ottenere potenziamenti delle stats, nuove abilità come la trasformazione in pipistrello (utile per raggiungere posti locati ad altezze altrimenti irraggiungibili a piedi), in lupo, in nebbia ed anche delle reliquie speciali.
Non mancherà la possibilità di accumulare denaro da spendere in oggetti, inoltre avremo una comoda mappa che ci illustrerà tutte le stanze scoperte.
Uno dei pochi difetti riscontrabili é la difficoltà, talmente bassa che difficilmente vi offrirà un tasso di sfida adeguato, specialmente in confronto ai precedenti capitoli, sommato ad un sistema di magie che si rivelerà talmente macchinoso e criptico da prendere le ragnatele. Il problema più evidente rimane comunque l'uso degli oggetti, visto che dovranno essere equipaggiati ed usati per forza al di fuori del menù.
Nel mondo dei videogame esistono saghe che non hanno bisogno di presentazioni: Castlevania é una di queste.
Da sempre uno dei punti di riferimento di ogni side scroller che si rispetti, durante il suo lungo cammino iniziato nel 1986 la serie si é affermata come una delle più longeve di sempre; seppur abbia commesso qualche piccolo passo falso come gli episodi tridimensionali ed il buon vecchio e criptico Simon's Quest (come dimenticare il tornado e le piattaforme invisibili), Castlevania ha saputo mantenere standard qualitativo piuttosto alti. Certo, nemmeno il prodotto Konami é esente da difetti se si pensa il Rondo of Blood, oltre a soffrire di meccaniche piuttosto obsolete, veniva inspiegabilmente privato di innovazioni già collaudate e riuscite. Ma proprio nell'era del boom del 3D, ecco arrivare un titolo capace di dimostrare che non sono i poligoni a fare di un gioco un capolavoro, bensì un gameplay di squisita fattura e delle scelte stilistiche azzeccatissime. Questo capitolo é Symphony of the Night.
Un bel quadretto di famiglia
Come i fan di vecchia data ben sapranno, Castlevania narra le vicende del Clan Belmont, che munito di una frusta sacra chiamata Vampire Killer, dovrà impedire la resurrezione del malefico Conte Dracula e del suo esercito demoniaco.
In questa tappa dell'eterna lotta tra bene e male, nelle prime battute del gioco verremo catapultati immediatamente contro il Signore delle Tenebre in persona prendendo le redini di Richter Belmont, uno dei caccia vampiri più amati dai fans. Tutto ciò però altro non é che un prologo atto a ricostruire i fatti avvenuti in Rondo of Blood, il prequel di questo titolo.
Tuttavia, in questo capitolo non ci sarà un Belmont sotto le luci del riflettore. Dopo l'apparizione in Dracula's Curse per NES, Alucard torna alla ribalta per sistemare i conti col padre.
La trama stavolta si svolgerà esclusivamente nella dimora del buon Conte, a differenza dei precedenti episodi dove le ambientazioni spaziavano dalle paludi alle città, senza scordare i sempreverdi cimiteri.
Dopo aver annientato Dracula a suon di frustate, Richter Belmont scompare in circostanze misteriose nei meandri del Castello maledetto, il quale sembra non subire lo stesso fato accaduto innumerevoli volte in passato. Sarà compito di Alucard scoprire il motivo per cui la fortezza é ancora in piedi e fermare la minaccia una volta per tutte.
Niente Twilight, qui si fa sul serio!
Il successo di Castlevania: SotN risiede soprattutto nella sua formula vincente, capace di unire il classico al moderno.
Niente più percorso prestabilito da seguire né comandi legnosi, diciamo addio alla difficoltà artificiale e talvolta frustrante tipica dei vecchi e crudeli episodi passati. Pur rimanendo coerente alla formula classica, il gameplay viene influenzato da elementi ruolistici ed eredita la struttura di Metroid, tant'é che molti appassionati soprannomineranno questo capitolo - ed i seguenti in 2D - Metroidvania.
L'arma che Alucard userà per uccidere le malefiche orde di nemici (zombies, scheletri, mostri giganti e demoni, non manca nessuno) sarà non una frusta, bensì un arsenale di spade e quant'altro che si troverà proseguendo nell'esplorazione (libera, stavolta) del castello. Potremo scegliere tra armi veloci ad una mano o armi pesanti - e più potenti - a due mani, tenendo conto che alcune armi saranno anche provviste di un attacco speciale.
Alucard potrà essere equipaggiato, oltre che con una lama, anche con uno scudo, un'armatura e vari accessori di supporto. Ognuno di essi avrà varie caratteristiche che andranno a modificare lo stato del personaggio, ad esempio vi daranno la resistenza ai fulmini o l'abilità di assorbire il fuoco. Inoltre, la possibilità di far aumentare di livello il giovane vampiro sarà una boccata d'aria fresca per gli appassionati. La quantità d'esperienza varierà in base al rapporto tra la nostra forza e quella dei nemici: giunti intorno al livello 60, salire diventerà un compito assai longevo.
Il menù ci permetterà di controllare le nostre statistiche e di modificare il nostro equipaggiamento e reliquiario. Di grande aiuto ci saranno le summon, qua chiamate “famigli”, che ci supporteranno in battaglia. Oltre a disporre della classica barra d'energia e dei cuori (che ci permetteranno di usufruire di un armamentario secondario tra croci, acqua santa, orologi ferma tempo e quant'altro), Alucard avrà un indicatore di MP, essenziali per l'utilizzo degli incantesimi.
Proseguendo nel gioco, sarà possibile ottenere potenziamenti delle stats, nuove abilità come la trasformazione in pipistrello (utile per raggiungere posti locati ad altezze altrimenti irraggiungibili a piedi), in lupo, in nebbia ed anche delle reliquie speciali.
Non mancherà la possibilità di accumulare denaro da spendere in oggetti, inoltre avremo una comoda mappa che ci illustrerà tutte le stanze scoperte.
Uno dei pochi difetti riscontrabili é la difficoltà, talmente bassa che difficilmente vi offrirà un tasso di sfida adeguato, specialmente in confronto ai precedenti capitoli, sommato ad un sistema di magie che si rivelerà talmente macchinoso e criptico da prendere le ragnatele. Il problema più evidente rimane comunque l'uso degli oggetti, visto che dovranno essere equipaggiati ed usati per forza al di fuori del menù.
Castlevania: Symphony of the night
9
Voto
Redazione
Castlevania: Symphony of the night
Symphony of the Night é una pietra miliare che ogni videogiocatore che si rispetti deve aver giocato almeno una volta. Capace di incanalare lo spirito della serie ma allo stesso tempo rinvigorirlo, ha dato non solo alla saga ma all'intero settore una linfa vitale che ancora oggi non sembra essere destinata ad esaurirsi.
-Roberto Fusari e Michael Atzori
-Roberto Fusari e Michael Atzori