Castlevania: Symphony of the night
di
Sonny Ubertini
3D? No grazie!
Nel bel mezzo del boom tridimensionale, SotN dà a tutti una lezione di classe, donando alle due dimensioni una nuova luce.
Nonostante il gioco si svolga unicamente nel castello, ci troveremo di fronte ad un'enorme varietà di ambientazioni. Attraverseremo catacombe obliate, maestose cattedrali, oscure fortezze, desolati ghiacciai ed addirittura lussuosi corridoi, il tutto diretto dà un ineccepibile level design e da un tocco gotico che da sempre caratterizza la saga.
11
I meriti grafici del prodotto non si fermano agli sfondi: gli sprites di Alucard e dei suoni nemici -Richter escluso, malamente riciclato dal Rondo - sono realizzati in maniera encomiabile; non da meno sono le animazioni, eleganti, fluide e piene di stile.
Il comparto tecnico non diletta però solo gli occhi ma anche le orecchie, grazie alla splendida colonna sonora composta dalla bravissima Michiru Yamane, che ci accompagnerà per tutto il gioco e si adatterà splendidamente ad ogni ecosistema.
Difficilmente troverete un pezzo sottotono o ripetitivo in questa OST, ne avrete per tutti i gusti. Maestosi brani di organo che si alterneranno a potenti tracce metal orchestrate, per sfociare in walzer barocchi, tetre melodie e inserti elettronici d'atmosfera, concludendo con dolci sinfonie e componimenti di pura adrenalina.
Presentando svariati generi che s'intrecciano con l'epico design del gioco, SOTN si impone indubbiamente tra le opere video ludiche più valide di sempre, artisticamente parlando. D'altro canto la saga sotto questo profilo ha sempre eccelso, offrendo grandi ambientazioni e memorabili colonne sonore e rimanendo per il più delle volte fedele al principio di base della saga.
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L'unica pecca del sonoro sta purtroppo nel doppiaggio inglese; le voci dei personaggi non trasmettono emozioni e carisma, a tratti sembrano addirittura robotiche. Fortunatamente la situazione su PSP é migliore, grazie ad interpretazioni più adatte, anche se subentrano problemi di risoluzione dello schermo.
In conclusione non si nota alcun difetto rilevante nella componente tecnica del gioco, che fila liscio come l'olio fino ai titoli di coda, se si chiude un orecchio sul già ribadito anonimo doppiaggio.
Per fortuna il gioco non é corto quanto questo paragrafo
Pollice alto anche per quanto riguarda la longevità: la storia principale non dura moltissimo se fatta tutta d'un fiato, ma se volete esplorare tutto per finire il gioco al 200% impiegherete almeno 15 ore. Inoltre, concluso il gioco con Alucard, sarà possibile reiniziarlo con Richter, perdendo però i vari elementi RPG. Per utilizzare Maria invece dovrete essere provvisti della versione per Saturn o del porting su PSP.
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Nel bel mezzo del boom tridimensionale, SotN dà a tutti una lezione di classe, donando alle due dimensioni una nuova luce.
Nonostante il gioco si svolga unicamente nel castello, ci troveremo di fronte ad un'enorme varietà di ambientazioni. Attraverseremo catacombe obliate, maestose cattedrali, oscure fortezze, desolati ghiacciai ed addirittura lussuosi corridoi, il tutto diretto dà un ineccepibile level design e da un tocco gotico che da sempre caratterizza la saga.
I meriti grafici del prodotto non si fermano agli sfondi: gli sprites di Alucard e dei suoni nemici -Richter escluso, malamente riciclato dal Rondo - sono realizzati in maniera encomiabile; non da meno sono le animazioni, eleganti, fluide e piene di stile.
Il comparto tecnico non diletta però solo gli occhi ma anche le orecchie, grazie alla splendida colonna sonora composta dalla bravissima Michiru Yamane, che ci accompagnerà per tutto il gioco e si adatterà splendidamente ad ogni ecosistema.
Difficilmente troverete un pezzo sottotono o ripetitivo in questa OST, ne avrete per tutti i gusti. Maestosi brani di organo che si alterneranno a potenti tracce metal orchestrate, per sfociare in walzer barocchi, tetre melodie e inserti elettronici d'atmosfera, concludendo con dolci sinfonie e componimenti di pura adrenalina.
Presentando svariati generi che s'intrecciano con l'epico design del gioco, SOTN si impone indubbiamente tra le opere video ludiche più valide di sempre, artisticamente parlando. D'altro canto la saga sotto questo profilo ha sempre eccelso, offrendo grandi ambientazioni e memorabili colonne sonore e rimanendo per il più delle volte fedele al principio di base della saga.
L'unica pecca del sonoro sta purtroppo nel doppiaggio inglese; le voci dei personaggi non trasmettono emozioni e carisma, a tratti sembrano addirittura robotiche. Fortunatamente la situazione su PSP é migliore, grazie ad interpretazioni più adatte, anche se subentrano problemi di risoluzione dello schermo.
In conclusione non si nota alcun difetto rilevante nella componente tecnica del gioco, che fila liscio come l'olio fino ai titoli di coda, se si chiude un orecchio sul già ribadito anonimo doppiaggio.
Per fortuna il gioco non é corto quanto questo paragrafo
Pollice alto anche per quanto riguarda la longevità: la storia principale non dura moltissimo se fatta tutta d'un fiato, ma se volete esplorare tutto per finire il gioco al 200% impiegherete almeno 15 ore. Inoltre, concluso il gioco con Alucard, sarà possibile reiniziarlo con Richter, perdendo però i vari elementi RPG. Per utilizzare Maria invece dovrete essere provvisti della versione per Saturn o del porting su PSP.
Castlevania: Symphony of the night
9
Voto
Redazione
Castlevania: Symphony of the night
Symphony of the Night é una pietra miliare che ogni videogiocatore che si rispetti deve aver giocato almeno una volta. Capace di incanalare lo spirito della serie ma allo stesso tempo rinvigorirlo, ha dato non solo alla saga ma all'intero settore una linfa vitale che ancora oggi non sembra essere destinata ad esaurirsi.
-Roberto Fusari e Michael Atzori
-Roberto Fusari e Michael Atzori