Castrol Honda
di
Per quanto mi riguarda sono stato un motomaniaco per molti anni. Il classico maranza con il 125 che si alzava in terza e che impennava a tutti i semafori. Del resto ho una pista da motocross a 2 Km da casa e non potevo certo esimermi dallo sfruttarla come si conviene. Il mio ginocchio sinistro più varie ossa sentitamente ringraziano
Però i giochi di moto, che delusione!
Diciamo la verità: ogni appassionato motociclista sogna di provare le sensazioni che prova un vero pilota. Ma mai un videogioco si é avvicinato a darci l'impressione di trovarci lì a sfiorare l'asfalto con il ginocchio. I vari Hang-On e simili non erano altro, in pratica, che giochi arcade automobilistici su due ruote. Anche il pur divertentissimo MotoRacer ha fallito da questo punto di vista, vista la sua impostazione prettamente arcade. Però forse é giunto il momento da me tanto atteso: ben due simulazioni dello spettacolare campionato superbike stanno per fare sfracelli sui nostri monitor. Il primo é il titolo in esame, il secondo é il tanto atteso gioco della Milestone: Superbike World Championship
Il team Castrol-Honda ha trionfato nel 1997, grazie alla potente RC 45, sbaragliando la solita agguerrita concorrenza che caratterizza ogni gara del mondiale Superbike. Il pilota, John Kocinski, vecchia canaglia del motomondiale, ha guidato la potente moto nipponica fino alla conquista del titolo iridato. Non poteva esserci uno spunto migliore di questo per realizzare una completa simulazione del circus del motomondiale. Certo é che se avessero fatto un gioco per ogni titolo della Ducati, ora avremmo tutti gli scaffali pieni di giochi motociclistici
Le intenzioni del team di sviluppo erano, come al solito, le migliori: ricreare l'atmosfera dei box, la frenesia e il puntiglio propri dei piloti che ricercano le migliori regolazioni per il proprio mezzo, l'adrenalina delle prove cronometrate, lo sballo totale di sentire un quattro cilindri da 160 Cv urlare fino a raggiungere i trecento all'ora
Dal punto di vista delle opzioni, nulla da dire: i menu sono completi e di facile comprensione. Possiamo decidere se fare pratica sulle piste coadiuvati da un opportuno "allenatore", scegliere tra diversi gradi di realismo e difficoltà (da principiante ad asso), cominciare subito ad ingrassarci le mani con i settaggi della moto. Quando ci sentiremo pronti, potremo affrontare il campionato vero e proprio, che si corre in due manches per ogni pista disponibile (dieci in totale, su circuito e cittadini)
Però i giochi di moto, che delusione!
Diciamo la verità: ogni appassionato motociclista sogna di provare le sensazioni che prova un vero pilota. Ma mai un videogioco si é avvicinato a darci l'impressione di trovarci lì a sfiorare l'asfalto con il ginocchio. I vari Hang-On e simili non erano altro, in pratica, che giochi arcade automobilistici su due ruote. Anche il pur divertentissimo MotoRacer ha fallito da questo punto di vista, vista la sua impostazione prettamente arcade. Però forse é giunto il momento da me tanto atteso: ben due simulazioni dello spettacolare campionato superbike stanno per fare sfracelli sui nostri monitor. Il primo é il titolo in esame, il secondo é il tanto atteso gioco della Milestone: Superbike World Championship
Il team Castrol-Honda ha trionfato nel 1997, grazie alla potente RC 45, sbaragliando la solita agguerrita concorrenza che caratterizza ogni gara del mondiale Superbike. Il pilota, John Kocinski, vecchia canaglia del motomondiale, ha guidato la potente moto nipponica fino alla conquista del titolo iridato. Non poteva esserci uno spunto migliore di questo per realizzare una completa simulazione del circus del motomondiale. Certo é che se avessero fatto un gioco per ogni titolo della Ducati, ora avremmo tutti gli scaffali pieni di giochi motociclistici
Le intenzioni del team di sviluppo erano, come al solito, le migliori: ricreare l'atmosfera dei box, la frenesia e il puntiglio propri dei piloti che ricercano le migliori regolazioni per il proprio mezzo, l'adrenalina delle prove cronometrate, lo sballo totale di sentire un quattro cilindri da 160 Cv urlare fino a raggiungere i trecento all'ora
Dal punto di vista delle opzioni, nulla da dire: i menu sono completi e di facile comprensione. Possiamo decidere se fare pratica sulle piste coadiuvati da un opportuno "allenatore", scegliere tra diversi gradi di realismo e difficoltà (da principiante ad asso), cominciare subito ad ingrassarci le mani con i settaggi della moto. Quando ci sentiremo pronti, potremo affrontare il campionato vero e proprio, che si corre in due manches per ogni pista disponibile (dieci in totale, su circuito e cittadini)