Cel Damage

di Redazione Gamesurf

Un gioco con protagonisti cartoni animati che si inseguono guidando veicoli al solo scopo di spararsi a vicenda, segare in due l'avversario, schiacciarlo, eliminarlo, insomma nel modo più cruento e comico possibile per un cartone animato. No, non è l'incubo di Walt Disney ma un divertente titolo per Xbox che ricalca nell'impostazione, il combattimento tra veicoli proprio di tutta la serie di Twisted Metal ma senza la dose di violenza e di serietà dei titoli per PSX. Invece si distingue per il tipo di grafica impiegato ovvero il cel shading, un procedimento che può creare l'illusione di un ambiente tridimensionale benché, sia chiaro, si rimane in un puro 2D.

Si inizia scegliendo il proprio personaggio tra i sei disponibili, tutti fuori di testa e dotati di un veicolo esclusivo con un'arma di base che può venir sostituita dai vari power-up che si raccolgono nelle arene. Fondamentalmente Cel Damage, caratterizzazione a parte, sembra la fusione di Destruction Derby con uno sparatutto.

Quindi ci si muove freneticamente per il campo di gioco badando, più che a mirare, a schivare i colpi e a cercare di mettere in linea di massima gli avversari sotto il raggio d'azione dell'arma che attualmente si possiede. I controlli sono estremamente semplificati, persino troppo, ma molto intuitivi e pronti alla risposta. Infatti è possibile caricare una sola arma alla volta rendendo inutile qualsiasi tipo di controllo più sofisticato: una volta recuperato un nuovo ordigno l'arma precedente viene persa e capita di ritrovarsi con qualcosa di peggio, magari raccolto per sbaglio.

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Gli altri tasti servono solamente per suonare un irriverente clacson oppure per rilasciare un segnale di scherno. Certo un po' più di varietà non avrebbe guastato considerata l'offerta di titoli con un'impostazione simile. Ad esempio una piccola smart bomb sarebbe stata gradita visto che gli avversari non umani tendono spesso ad attaccare chi gioca specialmente se lui è il leader e visto che in certe intricate situazioni la telecamera disorienta un po' lasciando inevitabilmente sotto l'attacco dei nemici.
Ogni personaggio dunque inizia con un'arma di default che tutto sommato è inutile.

Gli avversari ne sono appena scalfiti e dunque l'arma iniziale serve solo da copertura mentre si cerca qualcosa di più pesante, o meglio ancora, particolari armi legate al tipo di livello in cui si gioca. Così si va dalla sega circolare alle asce, dai raggi congelanti ai guantoni da boxe. Ogni arma ha un suo scopo che può essere quello di distruggere o rendere inattivo l'avversario ma alcune, tra cui quelle da mischia, sono sproporzionate negli effetti rispetto alle altre.

Ad esempio l'ascia può risultare il più delle volte mortale e ciò non si spiega dato che il suo uso è facilissimo (basta avvicinarsi e menare colpi come forsennati) mentre la potenza per ottenere un frag istantaneo dovrebbe essere riservata ad armi che richiedano un minimo di tecnica. L'azione va un po' troppo a senso unico per chi è ben armato, con poche probabilità per gli altri di sopraffarlo se non con azioni di gruppo o colpi di fortuna. Si rischia quindi di assistere a partite tutte uguali tra di loro che si risolvono in una gara a chi arriva primo all'arma migliore per poi fare sfracelli di avversari.