Championship Surfer

di Redazione Gamesurf
OSARE SULLE ONDE
Una volta padroneggiati i controlli del gioco niente potrà fermare il giocatore dal cimentarsi nell'esecuzione di splendide acrobazie sul mare. Il sistema di comandi necessari per portare a termine le evoluzioni si basa sulla pressione di quattro pulsanti, unitamente a input aggiuntivi immessi con i pad direzionali. Oltre che per mettersi in piedi, per esempio, il tasto A permette di eseguire uno "slash", cioé un movimento della tavola che "taglia" letteralmente l'onda, permettendo di inclinarsi senza subire troppo gli effetti dei flutti. Il pulsante B invece é dedicato alle manovre denominate "Snap", che permettono una rapida rotazione della tavola. Quando la tavola si avvicina alla cresta vera e propria dell'onda é possibile premere X per fare letteralmente saltare il surfista, aprendo la strada a un gran numero di acrobazie aeree. Infine, il grilletto R consente di fare afferrare la tavola al surfista, guadagnando stabilità in certe situazioni e permettendo maggiori slanci nelle operazioni di salto. Le figure acrobatiche disponibili in Championship Surfer (oltre quaranta) possono dunque essere effettuate combinando tra loro sequenze di questi comandi. Nelle modalità di gioco basate su punteggio ciascuna figura portata a termine con successo é giudicata con un certo ammontare di punti, che però viene ridotto in seguito per successive esecuzioni della stessa acrobazia, spronando così il giocatore a variare il più possibile il suo repertorio. Durante il gioco una regia virtuale (decisamente ben studiata) evidenzia con panoramiche e zoomate repentine i momenti più belli di ciascuna acrobazia e in caso si realizzino sequenze memorabili sarà possibile salvarle su VMU (6 blocchi richiesti per ciascuna) per conservale e farle vedere agli amici

SIMULAZIONE O ARCADE?
Aspetti simulativi e arcade convivono pacificamente in Championship Surfer. Sebbene infatti la sezione prettamente dedicata alla simulazione del comportamento fisico di atleti e onde sia stata sviluppata in maniera abbastanza convincente, gli sviluppatori hanno comunque preferito infarcire il gameplay del gioco con una serie di elementi più bizzarri che movimentano decisamente l'azione, garantendo anche qualche risata extra. Per questo non é difficile imbattersi in spiagge infestate da relitti alla deriva, voraci squali (che, come é noto, inseguono i surfisti) e addirittura pericolosi residuati bellici (leggasi: mine galleggianti) in grado di polverizzare la tavola del povero protagonista (fermo restando che tali "inconvenienti" possono essere tralasciati dagli amanti del surf puro, tramite alcune impostazioni di gioco). Un apposito indicatore nella parte bassa dello schermo rappresenta lo stato di integrità della tavola stessa, che subisce danni a ogni impatto con gli ostacoli e che può frantumarsi tristemente dopo qualche brusco impatto. Su schermo sono anche presenti numerosi altri indicatori, come la "durata" dell'onda, molto utile per regolarsi sul tipo di figure da eseguire e soprattutto sulla velocità da tenere. Le numerose modalità di gioco disponibili faranno felici praticamente tutti i palati: alcune sono maggiormente incentrate sul "surfing" vero e proprio, altre sull'esecuzione dei trick, altre ancora su gare a tempo. Da notare la possibilità, prima di ogni gara, di scegliere il proprio surfista (ciascuno differenziato da sette differenti parametri) e la tavola da usare (anche questa caratterizzata da alcuni valori che ne indicano le peculiarità): sono due scelte da effettuare tenendo bene a mente le condizioni del mare che si sta cercando di "domare"