Chase

Chase
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customvideoChaseGiochi che fanno sfoggio di una componente arcade troppo marcata non sempre trovano un'accoglienza pronta ed entusiasta. Ciò è comprensibile se si tiene conto di quanto essi siano lontani dal gusto corrente, sempre più indirizzato verso la simulazione perfetta o un altissimo senso di realismo. Fatto sta che anche i giochi arcade sono in grado di ritagliarsi una grossa fetta di mercato, e tutti i coin-op Sega ne sono un esempio più che lampante. Chase Hollywood Stunt Driver, come lo si evince dal discorsetto appena proferito, è un arcade, un gioco semplice, immediato, addirittura facile da portare a termine. Sarà un difetto?

Piccoli programmatori crescono
Prima di cominciare ci terrei a precisare che il gioco è stato sviluppato dalla I-Imagine, il primo team africano con licenza a sviluppare un gioco per x-box. Ovviamente tutta la redazione di gamesurf gli augura di continuare a far bene e un caloroso in bocca al lupo. Da notare anche come questo sia il primo titolo sviluppato con il "Microsoft's Incubator Program": questo altro non è che un programma di supporto per agevolare il lavoro di editori e sviluppatori di giochi, sempre che siano editori x-box autorizzati, cosicché possano avere accesso agli strumenti di sviluppo e al supporto tecnico. Tutto mi ricorda un po' la vecchia Yaroze, la mitica playstation che forse molti di voi ora non avranno presente. Comunque per maggiori informazioni sul "Microsoft's Incubator Program" vi rimando al sito, linkehttp://www.xbox.com/devhttp://www.xbox.com/dev, completamente in inglese, dove potrete saperne di più, anche se potrete avere qualche info in italiano, leggendo questo linke http://www.microsoft.com/italy/stampa/articolo_sez44info314.htm articolo



The heat: la sfida
CHST (Chase Hollywood Stunt Driver) può essere considerato la risposta dell'X-Box a Stuntman, titolo appena uscito per PS2 di cui trovate la recensione nelle nostre pagine: sarà un caso? Non credo proprio, anche se i due giochi hanno un'idea di base abbastanza differente. Tuttavia non credo nell'assoluta casualità dell'uscita a poche settimana di distanza di due titoli simili, che se fossero due picchiaduro non farebbero scalpore, ma essendo rispettivamente i primi due esponenti di una nuova tipologia di giochi, danno da pensare. Mi sembra quasi ovvio che le due software house abbiano seguito con una certa attenzione le fasi di sviluppo dei due rispettivi concorrenti, facendo però uscire due titoli abbastanza differenti tra loro.

Ebbene si, Chase fa parte anch'esso dei giochi di corse Stunt, ovvero quelle pericolosissime scene che si eseguono durante le scene d'azione dei film, con incredibili salti o acrobazie eseguite da piloti che evidentemente hanno più paura di far fiasco che della morte. La protagonista femminile si chiama appunto Chase Corrada, una donna tanto bella (quando mai si sono viste donne brutte nei videogiochi) quanto spericolata, amante delle alte velocità, del pericolo e ovviamente anche del vile denaro, che data l'alta pericolosità del suo lavoro certo non manca. La nostra stunt preferita infatti dovrà prendere parte alle scene più pericolose di alcuni film, dove a bordo dei mezzi più disparati dovrà superare mille peripezie, ostacoli e quant'altro a velocità incredibili.

Chase
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Chase

Dare valore alla sua semplicità. Credo sia questo il modo migliore per apprezzare un gioco come Chase Hollywood Stuntdriver, un titolo divertente, non troppo impegnativo e per qualche partita spassionata. Se vi aspettate una fisica dei veicoli realistica o una simulazione di guida cercate altrove, in quanto ci troviamo di fronte a un prodotto arcade per chi non chiede altro che divertirsi senza troppi fronzoli. E se è questo il lavoro di Chase, bisogna dire che lo svolge bene: la realizzazione tecnica è onesta e fa il suo dovere senza essere afflitta da chissà quale problema di sorta, giusto qualche sporadico rallentamento e qualche problema di pop up per niente fastidioso. Qualche obiezione la si potrebbe fare nei riguardi della longevità, ridotta ai minimi termini, ma per il resto ci troviamo di fronte a un prodotto discreto, indirizzato forse più ai giocatori occasionali che ad altri.

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