Chessmaster 9000
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DALL'INDIA CON FURORE
Non si ha la certezza di quando e dove sia nato il gioco degli scacchi: l'ipotesi più accreditata è comunque quella che il paese d'origine sia l'India. Sulla data si hanno teorie ancora più vaghe: alcuni ritrovamenti archeologici relativi a pezzi di un gioco considerato l'antenato degli scacchi (chiamato il "Chaturanga") fanno pensare a una data di nascita attorno al secondo o terzo secolo dopo Cristo. Sta di fatto che gli scacchi lentamente si diffusero e subirono, ovviamente, leggere evoluzioni e cambiamenti delle regole, fino ad arrivare a ciò che conosciamo oggi: uno dei giochi matematico-logico-strategici più famosi della terra, se non il più famoso.
L'UOMO E LA MACCHINA
In campo scacchistico la sfida tra il cervello umano e quello elettronico è, ultimamente, salita alla ribalta; teoricamente se esistesse un supercomputer tale da poter calcolare per ogni mossa tutte le possibili partite che potrebbero derivarne, la macchina vincerebbe sempre e comunque, perché sarebbe come se prevedesse il futuro, potendo sempre valutare la mossa migliore. Fortunatamente la complessità del problema è esponenziale e non esiste (né esisterà in tempi brevi) un calcolatore tale neanche da andare lontanamente vicino alla soluzione di un problema del genere, dunque, ecco che nasce lo spazio per le caratteristiche tipiche dell'uomo: fantasia, intuito, pensiero trasversale e tutti quei nomi che possono essere dati a un certo tipo di attività cerebrale che non rientra nei canoni della logica pura e semplice.
Sono ormai passate alla storia le due celebri sfide tra Deep Blue (il supercomputer della IBM) e Kasparov, campione sempre ai vertici del panorama scacchistico mondiale. La prima sfida fu vinta dal Gran Maestro, ma la seconda, dopo che Deep Blue venne riadattato per affrontare meglio l'avversario, sancì la vittoria del computer. Memorabili furono le parole dello scacchista: "Ho avuto la sensazione di essere di fronte ad un tipo di intelligenza al quale non ero abituato, dall'altra parte della scacchiera ho avvertito la presenza come di una mente aliena...".
Ovviamente il nostro Chessmaster 9000 (seguito di Chessmaster 8000, che a sua volta era il seguito di Chessmaster 7000 ecc. ecc.), non arriva a questi livelli di complessità, ciò nonostante è perfettamente in grado di mettere in crisi un ottimo giocatore. Il gioco, fornito in due cd, si vanta di essere "la simulazione di scacchi più famosa del mondo" e, viste le caratteristiche, non stupisce affatto!
Ma andiamo con ordine ed esaminiamo le possibilità offerte da Chessmaster; dal menù iniziale potrete scegliere una di queste opzioni: Classroom, Library Room, Tournament Room, Game Room, Database Room, Kids Room e CMLive Room.
La Classrom è il primo approdo per i giocatori principianti (o addirittura per quelli completamente a digiuno del gioco): mediante chiari tutorial (valorizzati da quiz e domande per verificare il vostro progresso) scoprirete tutte le regole degli scacchi e imparerete a perfezionare le vostre tecniche di gioco. Notare che anche gli scacchisti più esperti potranno migliorare le proprie capacità grazie alle lezioni più avanzate. Queste sono state realizzate nientepopodimenochè da quattro dei più grandi scacchisti mondiali: Larry Evans, Bruce Pandolfini, John Nunn e Josh Waitzkin (quest'ultimo anche sponsor del gioco).