CHI VUOL ESSERE MILIARDARIO

di Giuseppe Bellisano

E' davvero strano trovarsi a recensire questo prodotto, poiché non rispetta i canoni classici di un videogioco, ma assomiglia maggiormente a quei giochi di società in scatola che replicano i quiz televisivi di maggior successo come la Ruota della fortuna o Passaparola.
La maggior parte di voi conosceranno il gioco "Chi vuol essere miliardario" che in tutto il mondo è riuscito a conquistare le famiglie teledipendenti e un alto share televisivo. Per chi invece non accendesse la Tv da tempo immemorabile, spieghiamo brevemente le regole del quiz: rispondere a 15 domande di difficoltà crescente su argomenti di cultura generale conquistando un montepremi sempre più maggiore, sino al fatidico miliardo (da cui il titolo).
Quindici domande possono sembrare poche soprattutto se si considera che ci vengono anche date quattro risposte (tre sbagliate ed una sola corretta)... ma non è così! Gli argomenti che spaziano su tutto lo scibile umano metteranno in difficoltà qualsiasi persona, erudita o meno. Ad avere reso questo quiz così popolare ha sicuramente giovato il tipo di domande, spesso alla cui soluzione si può arrivare attraverso un processo logico e per esclusioni. Non si deve inoltre trascurare, almeno per il nostro paese, la sapiente conduzione di Gerry Scotti capace di miscelare l'atmosfera dei momenti cruciali, alle battute divertenti e sdrammatizzanti.

Il gioco ufficiale di "Chi vuol essere miliardario" è curato dalla Eidos Interactive e si avvale per questa versione italiana della partecipazione d'eccezione del presentatore appena citato, Gerry Scotti che commenterà le fasi salienti e ci accompagnerà lungo tutto il nostro viaggio. La voce campionata del presentatore è di buona qualità e non risulta mai troppo ripetitiva o fuori luogo; immancabile poi la frase: "sei sicuro? E' la tua risposta definitiva? L'accendiamo?".