Child of Light
Alcuni racconti meritano di essere riletti più volte nel corso della nostra vita, se non altro perché in ogni differente coordinata temporale presenta il pregio di farci cogliere sfumature diverse, finanche particolari che la prima volta, o la seconda e la terza, non avevamo minimamente colto. Funziona così per i libri, ma anche per tutti gli altri media, non ultimo quello videoludico.
Nel periodo del suo esordio, la storia di Aurora raccontata in Child of Light ha toccato i cuori di moltissime persone, grazie alla forza di un racconto capace di trasmettere emozioni uniche, mediante l’uso di testi e melodie ricche di pathos. Come avviene per molte offerte legate al settore, anche il titolo fiabesco sviluppato da Ubisoft sta producendo diverse versioni accorpabili alle console in commercio, tra cui questa Ultimate Edition pubblicata sul mercato digitale di Nintendo al prezzo di 19,99€.
IL POTERE DELLE PAROLE
Aurora è la giovane figlia di un duca d’Austria e un giorno, quasi come la Bella Addormentata nel Bosco, cade vittima di un male sconosciuto che finisce per farla morire. Al posto però di “passare a miglior vita”, quest’ultima finisce per svegliarsi nella foresta di un mondo chiamato Lemuria, corrotto da una regina malvagia pronto a privarlo di qualsiasi sorgente luminosa per gettarlo nelle tenebre.
Vagabondando tra le selve oscure e contorte di questo bosco, Aurora incontra il piccolo Igniculus, una fiammella che sin da subito diventerà non solo la sua scorta in questo mondo, ma anche un fedele alleato indispensabile durante tutti i combattimenti che la nostra eroina dovrà affrontare per salvare Lemuria e ritrovare suo padre.
La storia narrata nel gioco ha il potere di scuotere l’animo di chi ne affronta il racconto grazie alla sua semplicità disarmante, fatta di testi in rima baciata pronti a farvi apprezzare ogni parola usata nella narrazione. Trattandosi di un gioco di ruolo bidimensionale dai tratti ad acquarello, i dialoghi occupano gran parte della vicenda insieme alle tavolozze dipinte per l’occasione, dove a risaltare non sono soltanto i capelli rossi della protagonista, ma anche tutta una serie di personaggi e creature ricchi di dettagli che si sposano perfettamente con la favola.
L’aspetto prettamente ludico dell’opera fa affidamento a una struttura prettamente ruolistica, dove i personaggi si scontrano con i nemici seguendo le regole del combattimento a turni, intervallato come in un qualsivoglia Final Fantasy da una barra di caricamento centrale. La graziosa principessa e i suoi compagni di avventure hanno un numero determinato di punti salute che cresce dopo ogni level-up, mentre un menù apposito consultabile dal pannello dedicato (tasto “+” sulla Switch) concede al giocatore la possibilità di spendere punti abilità in un apposito skill-tree personalizzato, diviso in più sezioni pensate per incentivare l’attacco o la difesa.
Nel gioco è presente una piccola funzione di crafting, chiaramente ridotta all’osso e finalizzata più che altro a regalarci qualche strumento in più per sopravvivere nel pericolo mondo di Lemuria. Durante il nostro viaggio avremo la possibilità di trovare alcuni frammenti di cristalli, da utilizzare all’interno di una voce del menù apposita come spesso accade in molti hack’n’slash. Unendo i frammenti sarà possibile migliorare la fattura del cristallo, incrementando anche la quantità di potere bonus che regalerà al personaggio che ne farà uso nel proprio inventario. Come esempi possiamo portare i rubini, utili ad aumentare i punti ferita o applicare danno da fuoco alle armi, mentre invece gli zaffiri daranno similmente un bonus a mana e danno da ghiaccio.
Avevamo scritto poco sopra del ruolo fondamentale di Igniculus, lo scintillante compagno di Aurora, e infatti in ogni combattimento sarà possibile sfruttarne la sua naturale radiosità (tasto ZT) rallentando i nemici, nonché raccogliendo preziosa energia dalle piante limitrofe allo scontro al fine di recuperare un po' di punti salute. Il nostro piccolo amico non è soltanto utile in battaglia, ma se lo posizioneremo nel luogo giusto sarà fondamentale per risolvere alcuni enigmi ambientali oppure esplorare luoghi oscuri.
Il bello è che nella versione per Nintendo Switch il nostro luminoso amico potrà essere utilizzato anche in modalità cooperativa locale, lasciando quindi che un vostro amico fidato armato di Joy-Con possa guidarlo al posto vostro, mentre voi comandate Aurora e i suoi compagni di avventura. Questa caratteristica assume maggiore impatto sulla console di casa Nintendo, proprio perché la sua portabilità e facilità di utilizzo la rende perfetta per imbrigliare la potenza del racconto di Child of Light. In modalità portatile, inoltre, è possibile sfruttare il touchscreen per muovere più velocemente Igniculus durante il combattimento, ma sinceramente è una caratteristica che abbiamo utilizzato veramente poco, se non altro per mancanza di praticità.
Delle piccole considerazioni finali, soprattutto in merito della versione “portata” su Switch, riguarda il confezionamento di questa edizione definitiva comprensiva di tutto il materiale uscito finora per il gioco. Bisogna infatti sottolineare che questa particolare versione conta al suo interno la missione aggiuntiva “Il Problema del Golem”, accompagnata dalla possibilità di utilizzare due outfit alternativi per Aurora, nuovi oggetti e talenti, nonché addirittura una serie di cristalli aggiuntivi utilizzabili sin dall’inizio del gioco.
Voto
Redazione