Chrome: Specforce
di
Alessandro 'Alenet' Cossu
IL FUTURO, QUESTO (S)CONOSCIUTO
Il cinema, la televisione e, più di tutti, i videogiochi, ci hanno inculcato l'idea che, in futuro non troppo lontano, il nostro povero pianeta non sarà più sufficiente a coprire le richieste di una popolazione globale sempre più vasta. Moltissimi titoli del settore ludico mostrano come la razza umana, sia da sola, sia con pesanti influenze esterne, abbia guardato alle stelle con brama di conquista, possesso, talvolta con occhi avidi, altre volte per pura necessità. E' il caso del titolo patrocinato da ATARI, seguito di uno sparatutto di qualche stagione fa, quel Chrome che, in verità, non ebbe il successo sperato.
Mentre nel primo titolo, il protagonista, Bolt Logan, era un mercenario assoldato da tipi poco raccomandabili, alla continua ricerca di un minerale preziosissimo (indovinate? Il Chrome, appunto!), oggi, quello stesso omino è un soldato d'elite, in forza al gruppo antiterroristico, antiuomo, antitutto, più letale della galassia conosciuta : gli SpecForce.
Al termine degli eventi narrati nel primo capitolo, si sentì il bisogno di una nuova forma di governo: era nata la Federazione dei Pianeti, di Startrekkiana memoria. Una sorta di regno, indispensabile per mantenere viva e vitale la comunità umana sparsa in centinaia di anni luce.
Parlando di tempo, ci troviamo diverse decine di anni più in la rispetto al nostro calendario. Grazie alla collaborazione di scienziati civili e militari, gli umani hanno preso progressivamente possesso di una vastissima area dello spazio extrasolare (vale a dire, dei pianeti in orbita oltre Plutone); dapprima estremamente attenti al rispetto degli ecosistema alieni, al fine di adattarli ad un massiccio progetto di terraforming il problema delle case e dei mutui sarà molto forte anche nel futuro successivamente, i vari pianeti conquistati vennero lasciati alla mercè degli abitanti impiantati, più o meno volontariamente. Senza un forma di governo, molti di questi pianeti divennero miniere d'oro per sciacalli, sfruttatori, criminali in fuga e forze speciali deviate. Uno di questi sistemi, in particolare, divenne il centro delle attività criminali organizzate contro la Federazione. Fra attentati terroristici volti a soverchiare il governo, colpi di stato et similia, una nuova minaccia stava per fare presentarsi sul già difficile piano sociopolitico presentatoci dai signori della TechLand : una droga potentissima, che ha come principali effetti quelli di rendere più forti e veloci i furbastri che la assumono e con il non trascurabile effetto collaterale di creare una dipendenza tale da rendere i malcapitati simili a zombi senza cervello.
E' in questo disastrato scenario che entriamo in scena noi : nei panni nanotecnologici di Logan, saremo chiamati a eliminare ogni cellula terroristica e a spazzare via la fonte stessa della droga...una volta che l'avremo scovata, ovviamente!
Chrome : SpecForce è un titolo che fa della vastità degli ambienti uno dei suoi punti di forza maggiori. Gli scenari all'aperto saturano la retina con uno spettacolo di luci e colori come pochi giochi hanno saputo fare, regalandoci delle sensazioni di un mondo tanto familiare quanto alieno. Le location, curatissime, spaziano da Canyon a vallate, passando giungle e foreste che danno una idea di libertà che, per quanto effimera, ricorda molto le sensazioni vissute con Far Cry. Il motore di gioco, pur lontanissimo dai fasti e dalla potenza del Cryengine (il motore, appunto, di FarCry, ndAleNet), riesce a mantenere un frame rate piuttosto alto in ogni situazione, anche alzando al massimo i dettagli ambientali; si tratta, in fin dei conti, dello stesso motore di due anni or sono, sia pur tirato a lucido e potenziato. Appena discreto il motore fisico, anche se non c'e' nulla che faccia gridare allo scandalo.
Particolarmente azzeccata, in un gioco dove gli ambienti sono vastissimi, ma la strada da percorrere è sempre e solo una, la scelta dei programmatori di inserire un vasto numero di mezzi liberamente guidabili dal giocatore. Mezzi anfibi, a tre ruote, jeep armate di tutto punto ed altre amenità faranno la gioia di chi ama sparare e guidare nello stesso tempo; allo stesso tempo, i fan del Private Hudson (Aliens), potranno divertirsi a risolvere delle sottoquest a base di hacking & cracking, grazie ad una apposita periferica in dotazione alle forze speciali. (Hudson, fa una derivazione!). A questo proposito, citare l'armatura con la quale affronteremo le varie missioni è d'obbligo. Progettata per difenderci dai colpi diretti, la nostra fedele compagna sarà anche in grado di potenziare i nostri riflessi, facendoci correre e saltare di più (a patto di disporre delle dovute celle di energia), oppure, novelli Predator, di occultarci davanti agli occhi delle guardie nemiche.
Da soli o in compagnia del proprio team, gli avversari da maciullare saranno tantissimi. Coadiuvati da una IA tutto sommato discreta, abbattere i nostri nemici non sarà una impresa impossibile, nemmeno al massimo livello di difficoltà. Sicuramente, in termini di Stupidità Artificiale, si poteva fare qualcosa di più.
Passabile il sonoro, con un doppiaggio non troppo ispirato (in Inglese), coadiuvato da sottotitoli nella lingua del BelPaese. Appena modesti i sound fx, così come le musiche, rullanti ma, per fortuna, non invasive o almeno non troppo.
Non è stato sottovalutato neanche il segmento multigiocatore. Fino a 32 giocatori, in LAN o sul Web, nelle quattro classiche modalità di gioco, come ad esempio il DeathMatch.
Prima di assaltare il commento finale si ricorda che SpecForce è già nei negozi e che giocare il primo titolo non è strettamente necessario, anche se sarebbe vantaggioso, ai fini di carpire meglio i segreti di una trama forse banale, ma non scontata.
Il cinema, la televisione e, più di tutti, i videogiochi, ci hanno inculcato l'idea che, in futuro non troppo lontano, il nostro povero pianeta non sarà più sufficiente a coprire le richieste di una popolazione globale sempre più vasta. Moltissimi titoli del settore ludico mostrano come la razza umana, sia da sola, sia con pesanti influenze esterne, abbia guardato alle stelle con brama di conquista, possesso, talvolta con occhi avidi, altre volte per pura necessità. E' il caso del titolo patrocinato da ATARI, seguito di uno sparatutto di qualche stagione fa, quel Chrome che, in verità, non ebbe il successo sperato.
Mentre nel primo titolo, il protagonista, Bolt Logan, era un mercenario assoldato da tipi poco raccomandabili, alla continua ricerca di un minerale preziosissimo (indovinate? Il Chrome, appunto!), oggi, quello stesso omino è un soldato d'elite, in forza al gruppo antiterroristico, antiuomo, antitutto, più letale della galassia conosciuta : gli SpecForce.
Al termine degli eventi narrati nel primo capitolo, si sentì il bisogno di una nuova forma di governo: era nata la Federazione dei Pianeti, di Startrekkiana memoria. Una sorta di regno, indispensabile per mantenere viva e vitale la comunità umana sparsa in centinaia di anni luce.
Parlando di tempo, ci troviamo diverse decine di anni più in la rispetto al nostro calendario. Grazie alla collaborazione di scienziati civili e militari, gli umani hanno preso progressivamente possesso di una vastissima area dello spazio extrasolare (vale a dire, dei pianeti in orbita oltre Plutone); dapprima estremamente attenti al rispetto degli ecosistema alieni, al fine di adattarli ad un massiccio progetto di terraforming il problema delle case e dei mutui sarà molto forte anche nel futuro successivamente, i vari pianeti conquistati vennero lasciati alla mercè degli abitanti impiantati, più o meno volontariamente. Senza un forma di governo, molti di questi pianeti divennero miniere d'oro per sciacalli, sfruttatori, criminali in fuga e forze speciali deviate. Uno di questi sistemi, in particolare, divenne il centro delle attività criminali organizzate contro la Federazione. Fra attentati terroristici volti a soverchiare il governo, colpi di stato et similia, una nuova minaccia stava per fare presentarsi sul già difficile piano sociopolitico presentatoci dai signori della TechLand : una droga potentissima, che ha come principali effetti quelli di rendere più forti e veloci i furbastri che la assumono e con il non trascurabile effetto collaterale di creare una dipendenza tale da rendere i malcapitati simili a zombi senza cervello.
E' in questo disastrato scenario che entriamo in scena noi : nei panni nanotecnologici di Logan, saremo chiamati a eliminare ogni cellula terroristica e a spazzare via la fonte stessa della droga...una volta che l'avremo scovata, ovviamente!
Chrome : SpecForce è un titolo che fa della vastità degli ambienti uno dei suoi punti di forza maggiori. Gli scenari all'aperto saturano la retina con uno spettacolo di luci e colori come pochi giochi hanno saputo fare, regalandoci delle sensazioni di un mondo tanto familiare quanto alieno. Le location, curatissime, spaziano da Canyon a vallate, passando giungle e foreste che danno una idea di libertà che, per quanto effimera, ricorda molto le sensazioni vissute con Far Cry. Il motore di gioco, pur lontanissimo dai fasti e dalla potenza del Cryengine (il motore, appunto, di FarCry, ndAleNet), riesce a mantenere un frame rate piuttosto alto in ogni situazione, anche alzando al massimo i dettagli ambientali; si tratta, in fin dei conti, dello stesso motore di due anni or sono, sia pur tirato a lucido e potenziato. Appena discreto il motore fisico, anche se non c'e' nulla che faccia gridare allo scandalo.
Particolarmente azzeccata, in un gioco dove gli ambienti sono vastissimi, ma la strada da percorrere è sempre e solo una, la scelta dei programmatori di inserire un vasto numero di mezzi liberamente guidabili dal giocatore. Mezzi anfibi, a tre ruote, jeep armate di tutto punto ed altre amenità faranno la gioia di chi ama sparare e guidare nello stesso tempo; allo stesso tempo, i fan del Private Hudson (Aliens), potranno divertirsi a risolvere delle sottoquest a base di hacking & cracking, grazie ad una apposita periferica in dotazione alle forze speciali. (Hudson, fa una derivazione!). A questo proposito, citare l'armatura con la quale affronteremo le varie missioni è d'obbligo. Progettata per difenderci dai colpi diretti, la nostra fedele compagna sarà anche in grado di potenziare i nostri riflessi, facendoci correre e saltare di più (a patto di disporre delle dovute celle di energia), oppure, novelli Predator, di occultarci davanti agli occhi delle guardie nemiche.
Da soli o in compagnia del proprio team, gli avversari da maciullare saranno tantissimi. Coadiuvati da una IA tutto sommato discreta, abbattere i nostri nemici non sarà una impresa impossibile, nemmeno al massimo livello di difficoltà. Sicuramente, in termini di Stupidità Artificiale, si poteva fare qualcosa di più.
Passabile il sonoro, con un doppiaggio non troppo ispirato (in Inglese), coadiuvato da sottotitoli nella lingua del BelPaese. Appena modesti i sound fx, così come le musiche, rullanti ma, per fortuna, non invasive o almeno non troppo.
Non è stato sottovalutato neanche il segmento multigiocatore. Fino a 32 giocatori, in LAN o sul Web, nelle quattro classiche modalità di gioco, come ad esempio il DeathMatch.
Prima di assaltare il commento finale si ricorda che SpecForce è già nei negozi e che giocare il primo titolo non è strettamente necessario, anche se sarebbe vantaggioso, ai fini di carpire meglio i segreti di una trama forse banale, ma non scontata.
Chrome: Specforce
7
Voto
Redazione
Chrome: Specforce
Un buon titolo, che ben si presta ad essere qualcosa di più che un passatempo in attesa dei tanti mostri sacri o presunti tali della stagione in corso. Lineare fino allo spasmo, nonostante le sue enormi location, il gioco patrocinato da Atari risulta comunque un sano mix del "meglio" preso a prestito da altri titoli. Il forno di Techland ha tirato fuori una bella torta...peccato non mangiarla!