Chrono Cross

di Redazione Gamesurf
Ora gli incantesimi (chiamati Elementi) sono considerati come oggetti da usare nel combattimento (possono essere usati solo una volta in un singolo scontro), e la loro disposizione, come già spiegato, é importantissima ai fini del gioco. L'aspetto più importante da capire in CC é che ci sono dei colori vari attribuiti ad ogni creatura. Questi sono "innati" e non possono essere modificati se non momentaneamente nei combattimenti grazie a degli incantesimi come Turnred e Turnwhite

Il meccanismo dei colori é molto semplice: se ad esempio dovrete affrontare un avversario di colore innato nero (potrete notare dagli incantesimi che lancia di che colore é il vostro nemico), gli attacchi che lo danneggeranno maggiormente saranno quelli di un personaggio di colore innato bianco (ad esempio Serge)
Questo meccanismo aggiunge al gioco un ulteriore componente strategica per quanto riguarda la disposizione degli elementi nei vostri slot (consiglio di usare quelli rossi e blu ad inizio gioco)
Analizzando invece il lato puramente "esplorativo" del gioco ci troviamo di fronte a un mondo molto ben fatto e variegato al punto giusto senza mai annoiare(anche se non vasto come quello di Final Fantasy 7). Come nel vecchio Chrono Trigger (se non di più), la trama é ricca di bivi, le scelte date al giocatore sono diverse e aprono strade differenti senza essere completamente opposte. Uno dei tanti pregi del gioco, infatti, sono i diversi finali possibili e scegliendo per esempio di voler svolgere una determinata azione si avrà accesso a certe situazioni e ne saranno negate altre
Finalmente sono stati eliminati i tanto odiati (almeno dal sottoscritto) combattimenti casuali (é scritto anche sul retro della confezione del gioco,deve essere proprio una lamentela da parte di molti!) , il giocatore potrà decidere se affrontare i nemici o pure semplicemente evitarli, poiché questi non appariranno all'improvviso (FF7 docet) ma saranno ben visibili
PERLINE ASSORTITE
I personaggi giocabili (tra tutte le scelte possibili) sono 43 (un numero molto elevato direi), i dialoghi sempre azzeccati e mai troppo logorroici come succede a volte per esempio in Xenogears. L'inglese non é un ostacolo e, se si conosce bene la lingua, si potrà apprezzare il tutto fino in fondo. Comunque gli obbiettivi di gioco sono facilmente raggiungibili. La trama é intrigante forse perché tocca un argomento molto affascinante (il tempo) e ci lascia girovagare fra le varie dimensioni parallele