Circus Maximum

di Redazione Gamesurf

In parecchi avranno visto Ben Hur, il vecchio film con Charlton Heston e si ricorderanno della furibonda corsa sulle bighe in cui il protagonista cercava la sua vendetta contro il tribuno colpevole di aver causato tanti ingiusti danni alla sua famiglia. Se vi è mai venuta la voglia di farvi una corsetta su quei carri, sappiate che ora la cosa seppur, in ambito virtuale è possibile con Circus Maximus.
Giochi che accoppiano la componente della guida ad un robusto combattimento ne sono usciti parecchi, già da Road Rash fino ai più recenti titoli della saga di Twisted Metal. Ma Circus Maximus è certo il primo a metterci alla guida di carri trainati da cavalli.

Cosa può offrire un titolo dall'ambientazione così anacronistica rispetto ai consueti giochi di corse? Scopriamolo.
Innanzi tutto bisogna dire che la guida di un carro in una corsa sfrenata in cui tutto è permesso, non può riuscire senza la compartecipazione di un pilota (meglio di un auriga per restare sul classico) e di un guerriero che, alle spalle del primo, avrà il compito di consentire di arrivare fino in fondo possibilmente interi. Per questo in CM ci sono 22 differenti personaggi divisi tra le due categorie, anche se non disponibili dall'inizio, ciascuno con le sue caratteristiche e armi.

Anche i carri sono divisi in vari tipi, da quello più veloce a quello più resistente, fino a quello più manovrabile in curva. Infine ci sono 19 tracciati divisi in 7 ambientazioni a cominciare dalla Britannia per arrivare alla Germania, passando per Alessandria, Cipro e, naturalmente, Roma che rappresenta il sogno di ogni auriga. Il progressivo avvicinamento a Roma passando da una zona all'altra non sarà automatico, ma legato alla conquista dei premi in ogni singola corsa, cosa che raramente avverrà grazie al solo piazzamento o anche alla vittoria.

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I programmatori hanno infatti tentato di creare un giusto mix tra guida e combattimento così che i premi giungano necessariamente dal risultato alla fine della gara e dal numero di nemici sconfitti in corsa. E' dunque impossibile concentrarsi su un solo aspetto, guida o combattimento, ma occorre tener conto sempre di entrambi; una delle qualità ma al tempo stesso uno dei problemi di CM, come si dirà più avanti.
Chi gioca ha la possibilità di scegliere tra una modalità arcade e una carriera per il singleplayer, oppure di cimentarsi in una modalità multiplayer del tutto peculiare.
La modalità arcade permette di scegliere una delle gare disponibili e settare il numero di giri. Vincere in queste gare significa sbloccarne altre, oltre a nuovi personaggi da utilizzare in questa modalità.

La carriera invece obbliga a partire dal peggior circuito dell'Impero Romano tentando di scalare la via del successo e arrivare a correre a Roma. Avanzando man mano si rendono disponibili nuovi carri, cavalli, personaggi per potenziare la nostra squadra. Tutto qui. Nessuna storia fa da contorno al cammino verso Roma e si tratta solo di un susseguirsi di scontri sulla pista.

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