City of Villains
di
Rosario Grasso
Da fenomeno di nicchia i MMORPG stanno diventando sempre più protagonisti dello scenario videoludico degli ultimi anni. Il genere dei giochi di ruolo online sta, di fatto, acquisendo un potere sproporzionato rispetto agli altri giochi, tanto che molte persone ormai non riescono a farne a meno, giudicando questo tipo di esperienza imparagonabile rispetto a quella che si può riscontrare in un videogioco "normale". Dai tempi di Ultima Online i passi in avanti sono stati molti: l'ultimo di questi è certamente legato a World of Warcraft, leader indiscusso dei MMORPG di ultima generazione. Ma alle spalle stanno una decina di altri prodotti, tutti di pregevole fattura e certamente degni di ampia considerazione. Ebbene, molti di questi sono prodotti da NCsoft, software house coreana che dire specializzata in MMORPG è ormai un eufemismo. Tra Lineage II, Guild Wars, City of Heroes e City of Villains e i futuri attesissimi Auto Assault e Tabula Rasa ce n'è, insomma, per tutti i gusti.
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Venendo al nostro City of Villains non possiamo che iniziare col tentativo di rapportarlo al suo predecessore, City of Heroes. Tentativo non semplice, perché non si tratta né di un vero e proprio sequel né di una mera espansione. Più che altro sarebbe opportuno definirlo come un completamento, visto che contempla esattamente tutti quegli elementi che erano rimasti fuori da City of Heroes. Se in quest'ultimo interpretavamo gli eroi, adesso siamo nei panni dei cattivi. Rapine in banca, omicidi, rapimenti e furti di ogni tipo saranno quindi il nostro pane quotidiano. L'atmosfera soft da fumetto che già si respirava in City of Heroes è rimasta del tutto immutata, elemento che si incastona in un panorama generale per altro molto simile a quanto si è visto nel predecessore. I ragazzi di Cryptic Studios sono stati abilissimi a realizzare ad hoc tutti gli elementi necessari: un'ottima grafica in stile cartoonesco, egregi effetti sonori, animazioni azzeccatissime e, non per ultima, un'interfaccia di gioco realmente user-friendly. Dagli effetti visivi dei vari poteri ai dialoghi canzonatori, dalle musiche di sottofondo all'aspetto generale dei vari personaggi tutto ci riporta all'atmosfera fumettistica che conosciamo grandi ai grandi editori di questo campo.
Ce ne occuperemo meglio tra un attimo, qui mi preme accennare invece a quella che è la novità più importante di City of Villains rispetto al suo predecessore. Si tratta dell'aggiunta del PvP, ossia della possibilità di poter combattere tra giocatori umani. Si tratta di un'aggiunta fondamentale che spezza la monotonia di fondo che, purtroppo, contraddistingueva City of Heroes a causa di una struttura che non prevedeva grandi differenze nel gameplay tra una missione e l'altra. Adesso è possibile effettuare raid contro gli eroi o contro i cattivi o impegnarsi in particolari missioni che prevedono lo schieramento di forze umane avversarie. Per avere tutto questo occorre possedere una copia originale di City of Heroes e una di City of Villains. Tuttavia, basta pagare un solo abbonamento mensile per un totale di 12,99 euro.
La prima cosa che siamo chiamati a fare in City of Villains è la caratterizzazione visiva del nostro personaggio, o PG come si chiama ormai abitualmente nel gergo dei MMORPG. Questa componente del gioco è del tutto spettacolare, apparendo addirittura migliorata rispetto al già sorprendente livello raggiunto in City of Heroes. Potremo personalizzare tutto del nostro PG: dall'ampiezza della fronte ad ogni dettaglio del torso o delle gambe, dalla presenza di ammennicoli vari allo sguardo o ai tratti somatici del volto e molto altro ancora. Quelli tra di voi che seguono da vicino le vicende videoludiche sapranno che Marvel intentò una causa (peraltro persa) contro NCsoft proprio perché era possibile creare dei PG realmente identici ai suoi celebri personaggi: questo vi fa capire che livello di personalizzazione è possibile nei due giochi di Cryptic Studios. Nelle varie isole che compongono le mappe di gioco di City of Villains non ci sono non solo due PG uguali, ma addirittura due PG minimamente simili. Oltre tutto, la fase di realizzazione del PG non è assolutamente complessa: grazie ad un'efficiente interfaccia di gioco è possibile completarla in 10 o 15 minuti. L'altra faccia della medaglia è che in City of Villains non è possibile aggiornare il proprio PG durante le varie fasi della sua esperienza con aggiunte al suo costume. Questo vuol dire che, sostanzialmente, ci terremo lo stesso PG per tutto il gioco: dal primo al cinquantesimo livello. E' vero che, recandosi in alcuni vendor, è possibile personalizzare dei dettagli o che al livello 20 ci verrà dato un mantello, ma non è mai possibile riconoscere dal costume se un PG è di un livello piuttosto che di un altro. Si tratta di una mancanza non di poco conto, visto che quasi tutti i MMORPG contemplano un sistema di modifica dell'aspetto dei personaggi aderente a quanto qui descritto.
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Altro momento fondamentale della realizzazione del nostro PG è quello della scelta della classe, della razza e dell'assegnazione dei poteri. Si tratta, ovviamente, di elementi prioritari come in tutti i giochi di ruolo: sceglierne uno piuttosto che l'altro significa variare radicalmente l'esperienza di gioco. I due giochi di Cryptic Studios vogliono ricreare un'atmosfera il più distante possibile dai soliti canoni, quindi hanno dato dei nomi originali agli elementi che fin qui ho chiamato con le classiche definizioni, ma vi accorgerete che, tutto sommato, cambiano solamente le etichette. Quella che abbiamo definito classe in realtà sono gli archetipi: in City of Villains si può scegliere tra cinque diversi archetipi. Rimandandovi all'apposito box per i dettagli sulle caratteristiche di ogni archetipo, qui vi dico solamente che il Brute e lo Stalker sono una sorta di tanker, riescono a fare un sacco di danni e ad assorbire molti colpi; il Mastermind è un summoner; il Dominator è in grado di controllare le menti degli avversari e di bloccarli; il Corruptor è abile nell'attacco a distanza e nelle funzioni di guarigione del team. Per quanto riguarda la razza, la denominazione esatta è origine. Questa, a differenza degli altri giochi di ruolo, non determina il livello di forza o le abilità del PG ma dà accesso ad una serie di poteri piuttosto che un'altra. Le origini disponibili sono: scientifica, mutante, magica, tecnologica, naturale. Veniamo ai poteri iniziali, croce e delizia di questa fase della creazione del PG. Si tratta di una scelta fondamentale, in quanto caratterizzerà inequivocabilmente tutta l'esperienza di gioco in City of Villains. Ci sono diversi gruppi di poteri tra cui scegliere e, una volta definito il gruppo, dovremo optare per un potere iniziale piuttosto che per un altro. Gli altri saranno accessibili con l'andare avanti nel gioco. Stesso discorso per i poteri secondari. Ovviamente è importantissimo combinare bene i poteri primari con quelli secondari: ad esempio un tanker potrebbe avere bisogno di potersi curare per il gioco in PvE e quindi sarebbe opportuno scegliere un potere primario che ci consenta di fare molti danni e uno secondario che ci consenta di curarci. Inoltre, nel corso delle varie fasi di crescita del nostro PG potremmo scegliere altri poteri, i quali vengono definiti stavolta "pool powers". Questi danno al nostro PG abilità particolari come lo spostarsi velocemente o il teletrasportare sé o altri membri del team. Per capire l'importanza di questi poteri occorre fare menzione alla struttura delle mappe di City of Villains. Sostanzialmente, il mondo è composto da diverse isole (Rogue Isles), le quali hanno tutte una struttura molto simile alle megalopoli moderne. Spostarsi agevolmente tra il tetto di un grattacielo e una fogna diventa quindi primario e avere i poteri giusti può aiutarci molto nel velocizzare queste operazioni. La velocità di movimento è importantissima anche nelle missioni, ove può capitare di dover scappare o di dover star dietro agli altri compagni di team che sono meglio muniti, in questi termini, rispetto a noi.
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Venendo al nostro City of Villains non possiamo che iniziare col tentativo di rapportarlo al suo predecessore, City of Heroes. Tentativo non semplice, perché non si tratta né di un vero e proprio sequel né di una mera espansione. Più che altro sarebbe opportuno definirlo come un completamento, visto che contempla esattamente tutti quegli elementi che erano rimasti fuori da City of Heroes. Se in quest'ultimo interpretavamo gli eroi, adesso siamo nei panni dei cattivi. Rapine in banca, omicidi, rapimenti e furti di ogni tipo saranno quindi il nostro pane quotidiano. L'atmosfera soft da fumetto che già si respirava in City of Heroes è rimasta del tutto immutata, elemento che si incastona in un panorama generale per altro molto simile a quanto si è visto nel predecessore. I ragazzi di Cryptic Studios sono stati abilissimi a realizzare ad hoc tutti gli elementi necessari: un'ottima grafica in stile cartoonesco, egregi effetti sonori, animazioni azzeccatissime e, non per ultima, un'interfaccia di gioco realmente user-friendly. Dagli effetti visivi dei vari poteri ai dialoghi canzonatori, dalle musiche di sottofondo all'aspetto generale dei vari personaggi tutto ci riporta all'atmosfera fumettistica che conosciamo grandi ai grandi editori di questo campo.
Ce ne occuperemo meglio tra un attimo, qui mi preme accennare invece a quella che è la novità più importante di City of Villains rispetto al suo predecessore. Si tratta dell'aggiunta del PvP, ossia della possibilità di poter combattere tra giocatori umani. Si tratta di un'aggiunta fondamentale che spezza la monotonia di fondo che, purtroppo, contraddistingueva City of Heroes a causa di una struttura che non prevedeva grandi differenze nel gameplay tra una missione e l'altra. Adesso è possibile effettuare raid contro gli eroi o contro i cattivi o impegnarsi in particolari missioni che prevedono lo schieramento di forze umane avversarie. Per avere tutto questo occorre possedere una copia originale di City of Heroes e una di City of Villains. Tuttavia, basta pagare un solo abbonamento mensile per un totale di 12,99 euro.
La prima cosa che siamo chiamati a fare in City of Villains è la caratterizzazione visiva del nostro personaggio, o PG come si chiama ormai abitualmente nel gergo dei MMORPG. Questa componente del gioco è del tutto spettacolare, apparendo addirittura migliorata rispetto al già sorprendente livello raggiunto in City of Heroes. Potremo personalizzare tutto del nostro PG: dall'ampiezza della fronte ad ogni dettaglio del torso o delle gambe, dalla presenza di ammennicoli vari allo sguardo o ai tratti somatici del volto e molto altro ancora. Quelli tra di voi che seguono da vicino le vicende videoludiche sapranno che Marvel intentò una causa (peraltro persa) contro NCsoft proprio perché era possibile creare dei PG realmente identici ai suoi celebri personaggi: questo vi fa capire che livello di personalizzazione è possibile nei due giochi di Cryptic Studios. Nelle varie isole che compongono le mappe di gioco di City of Villains non ci sono non solo due PG uguali, ma addirittura due PG minimamente simili. Oltre tutto, la fase di realizzazione del PG non è assolutamente complessa: grazie ad un'efficiente interfaccia di gioco è possibile completarla in 10 o 15 minuti. L'altra faccia della medaglia è che in City of Villains non è possibile aggiornare il proprio PG durante le varie fasi della sua esperienza con aggiunte al suo costume. Questo vuol dire che, sostanzialmente, ci terremo lo stesso PG per tutto il gioco: dal primo al cinquantesimo livello. E' vero che, recandosi in alcuni vendor, è possibile personalizzare dei dettagli o che al livello 20 ci verrà dato un mantello, ma non è mai possibile riconoscere dal costume se un PG è di un livello piuttosto che di un altro. Si tratta di una mancanza non di poco conto, visto che quasi tutti i MMORPG contemplano un sistema di modifica dell'aspetto dei personaggi aderente a quanto qui descritto.
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Altro momento fondamentale della realizzazione del nostro PG è quello della scelta della classe, della razza e dell'assegnazione dei poteri. Si tratta, ovviamente, di elementi prioritari come in tutti i giochi di ruolo: sceglierne uno piuttosto che l'altro significa variare radicalmente l'esperienza di gioco. I due giochi di Cryptic Studios vogliono ricreare un'atmosfera il più distante possibile dai soliti canoni, quindi hanno dato dei nomi originali agli elementi che fin qui ho chiamato con le classiche definizioni, ma vi accorgerete che, tutto sommato, cambiano solamente le etichette. Quella che abbiamo definito classe in realtà sono gli archetipi: in City of Villains si può scegliere tra cinque diversi archetipi. Rimandandovi all'apposito box per i dettagli sulle caratteristiche di ogni archetipo, qui vi dico solamente che il Brute e lo Stalker sono una sorta di tanker, riescono a fare un sacco di danni e ad assorbire molti colpi; il Mastermind è un summoner; il Dominator è in grado di controllare le menti degli avversari e di bloccarli; il Corruptor è abile nell'attacco a distanza e nelle funzioni di guarigione del team. Per quanto riguarda la razza, la denominazione esatta è origine. Questa, a differenza degli altri giochi di ruolo, non determina il livello di forza o le abilità del PG ma dà accesso ad una serie di poteri piuttosto che un'altra. Le origini disponibili sono: scientifica, mutante, magica, tecnologica, naturale. Veniamo ai poteri iniziali, croce e delizia di questa fase della creazione del PG. Si tratta di una scelta fondamentale, in quanto caratterizzerà inequivocabilmente tutta l'esperienza di gioco in City of Villains. Ci sono diversi gruppi di poteri tra cui scegliere e, una volta definito il gruppo, dovremo optare per un potere iniziale piuttosto che per un altro. Gli altri saranno accessibili con l'andare avanti nel gioco. Stesso discorso per i poteri secondari. Ovviamente è importantissimo combinare bene i poteri primari con quelli secondari: ad esempio un tanker potrebbe avere bisogno di potersi curare per il gioco in PvE e quindi sarebbe opportuno scegliere un potere primario che ci consenta di fare molti danni e uno secondario che ci consenta di curarci. Inoltre, nel corso delle varie fasi di crescita del nostro PG potremmo scegliere altri poteri, i quali vengono definiti stavolta "pool powers". Questi danno al nostro PG abilità particolari come lo spostarsi velocemente o il teletrasportare sé o altri membri del team. Per capire l'importanza di questi poteri occorre fare menzione alla struttura delle mappe di City of Villains. Sostanzialmente, il mondo è composto da diverse isole (Rogue Isles), le quali hanno tutte una struttura molto simile alle megalopoli moderne. Spostarsi agevolmente tra il tetto di un grattacielo e una fogna diventa quindi primario e avere i poteri giusti può aiutarci molto nel velocizzare queste operazioni. La velocità di movimento è importantissima anche nelle missioni, ove può capitare di dover scappare o di dover star dietro agli altri compagni di team che sono meglio muniti, in questi termini, rispetto a noi.
City of Villains
8
Voto
Redazione
City of Villains
City of Villains è certamente uno dei migliori MMORPG tra quelli attualmente presenti sul mercato. E' ovvio che il meglio di sé lo dà se associato al suo fratello gemello City of Heroes, ma è ampiamente godibile anche se giocato a parte. L'atmosfera da fumetto di super-eroi è stata egregiamente ricostruita grazie ad un ottimo aspetto visivo e a sapienti effetti sonori. Dobbiamo fare menzione anche all'efficace interfaccia di gioco, la quale non scoraggerà sicuramente neanche il giocatore occasionale. Di grande spessore si è rivelata anche la componente relativa alla caratterizzazione del proprio PG: in City of Villains è del tutto impossibile rintracciare due PG anche lontanamente simili tra di loro. Rispetto al predecessore è fondamentale l'introduzione del PvP, il quale riesce a spezzare una certa monotonia di fondo; e dei supergruppi e delle relative basi. Insomma, City of Villains si conferma un gioco assolutamente originale, divertente e ampiamente godibile anche per chi non ha fatto dei giochi di ruolo una ragione di vita. Le uniche pecche le segnaliamo in relazione all'eccessiva ripetitività delle missioni e alla struttura ad istanze che, inevitabilmente, è legata alla conformazione del gioco di Cryptic Studios. Dobbiamo anche evidenziare il fatto che una volta raggiunto il massimo livello di esperienza (50), il gioco risulta sostanzialmente terminato non offrendo più gli stimoli che magari altri MMORPG riescono ancora a dare.