City of Villains
di
Rosario Grasso
Non possiamo non soffermarci sugli enhancement (mantengo i nomi originali in inglese perché City of Villains, come purtroppo accade per quasi tutti i MMORPG, non è localizzato in italiano). Si tratta di una componente fondamentale per il miglioramento dei poteri che il nostro PG possiede. Diciamo che per ogni potere ci sono un certo numero di slot in funzione del livello di esperienza raggiunto. Ad ogni slot si può collocare uno degli enhancement, ossia un potenziamento per quel determinato potere. Così, ognuno di questi è migliorabile dal punto di vista del consumo di endurance (il mana sostanzialmente), della potenza, della precisione e di tantissimi altri parametri, molti dei quali sono in funzione delle caratteristiche del potere in questione. La collocazione degli enhancement è del tutto primaria in relazione all'efficacia del nostro PG, la quale passa inevitabilmente dalle caratteristiche dei suoi poteri. Questi potenziamenti si ottengono dai drop dei mostri uccisi o dai vendor, ai quali bisogna cedere un po' dell' "infamia" che abbiamo ottenuto combattendo. Oltre agli enhancement dovremo prestare attenzione agli ispiration. Si tratta di magie che danno potenziamenti momentanei al proprio PG: gli appassionati di MMORPG di vecchia data li chiamano buff. Il loro effetto è, tuttavia, estremamente limitato, non andando oltre un singolo combattimento. E' opportuno quindi spenderli sempre, anche considerando il fatto che i mostri li droppano in continuazione. Due paroline le usiamo per i salvage, i quali sono oggetti che possono essere raccolti durante le missioni e che, combinati tra loro, offrono potenziamenti utili per il nostro PG.
La nostra esperienza nelle varie missioni è premiata da altri elementi, come badge e clues. I primi sono una sorta di medaglie, le quali ci danno l'opportunità di identificarci con un certo soprannome. Saremo quindi celebri per aver completato la missione x o quella y. Clues sta ad identificare alcune informazioni che verranno distillate nel corso del gioco e che portano avanti una sorta di trama, la quale comunque resta sempre in ombra non riuscendo a coinvolgere a sufficienza il giocatore.
Abbiamo descritto la struttura di fondo da gioco di ruolo che contraddistingue ovviamente City of Villains. Vediamo adesso com'è l'esperienza di gioco vera e propria. Ribadiamo che l'atmosfera è assolutamente ben ricreata: le nostre partite saranno così sempre caratterizzate da un'ottima resa visiva per ogni potere, da eccellenti effetti sonori in stile cartoon-fumetto, dalla straordinaria conformazione delle varie isole e dei vari PG. L'interfaccia di gioco completa questo quadro, offrendoci una grande facilità d'azione e ammaliandoci con ulteriori effetti di dissolvenza, i quali certo non stonano con il resto dell'impostazione grafica del gioco di Cryptic Studios. Come in ogni MMORPG, per la maggior parte del tempo, saremo chiamati a scegliere il nostro target e a scaricare su di lui ogni sorta di potere che abbiamo in nostro possesso. Gli equilibri di gioco di City of Villains, d'altronde, sono incentrati massicciamente sulla probabilità di colpire o mancare il target o di effettuare colpi critici. Più il nostro livello è vicino a quello dell'avversario più la probabilità di colpirlo è elevata, più siamo forti più colpi critici realizzeremo. Se avete capito bene come funzionano le cose avrete intuito che le missioni in team potrebbero così risultare frustranti qual ora fossero coinvolti PG con un livello più basso. I programmatori hanno pensato anche a questo, perché è possibile prendere un altro giocatore come proprio lacchè. Questa operazione darà a lui la stessa potenza di danno che abbiamo noi, ma lo renderà comunque vulnerabile ai colpi degli avversari. I combattimenti, inoltre, soprattutto se affrontati in team, sono leggermente caotici. Ciò è causato da effetti visivi sì straordinari visivamente ma forse leggermente invasivi e dalla presenza di tantissimi, tra PG e mostri, impegnati nel combattimento. D'altra parte, City of Villains si riconferma sempre fruibilissimo e coinvolgente, per cui non possiamo per questo addebitare una pecca. Morire in un combattimento in PvE (contro i mostri guidati dal computer) ci costerà un certo livello di debito, il quale andrà colmato prima di poter tornare ad acquisire esperienza. Per ogni mostro che uccideremo, sostanzialmente, una parte dell'esperienza andrà a colmare il debito, l'altra finirà normalmente nel nostro livello di esperienza generale. Il debito è presente solamente nel PvE, non nel PvP.
Due paroline le spendiamo anche in relazione alla struttura delle missioni. Purtroppo, da questo punto di vista, non ci sono stati grandi passi in avanti rispetto a City of Heroes, restando l'aspetto meno riuscito di entrambi i giochi. Le missioni sono estremamente ripetitive, ancora di più rispetto a quanto visto negli altri MMORPG recenti (World of Warcraft escluso, naturalmente). Non si va mai oltre il dover rapinare una banca, rapire una certa persona o cercare degli oggetti. Inoltre, le varie missioni non sono collocate all'interno della mappa generale del gioco, ma in istanze. Una volta che accederemo ad una missione sarà così caricata una nuova mappa nella quale giocheremo solamente noi o, al più, i compagni del team del quale facciamo parte. In questi frangenti, City of Villains non è più un gioco di ruolo di massa ma è confinato solamente a chi ha scelto di giocare con noi. Considerate anche che le varie istanze graficamente sono sempre le stesse, ripetendosi in continuazione (al massimo sono 15 o 20 in tutto il gioco). Insomma, da questo punto di vista, non abbiamo gradito, ma tuttavia tutto ciò fa parte indissolubilmente della struttura tecnica dei due giochi di Cryptic Studios. Alle missioni normali dobbiamo aggiungere le Task Forces, le quali si affrontano in team e prevedono la concatenazione di diverse missioni. Hanno una durata non indifferente, prolungandosi anche per ore.
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Ma veniamo finalmente alle vere novità apportate da City of Villains rispetto al suo predecessore. Come dicevamo, la principale è quella relativa all'introduzione del PvP. Adesso è possibile partecipare a degli enormi raid: eroi contro cattivi. L'esperienza di gioco è molto più completa rispetto al normale PvE, mantenendosi comunque frenetica e divertente come per le altre componenti di City of Heroes e City of Villains. Ci sono tre possibilità di scontro in PvP: le arene, le zone dedicate a questo tipo di combattimento e le incursioni nelle basi. Nel primo caso basta recarsi nelle apposite arene e darsele di santa ragione. Nel secondo si fa riferimento a tre delle Rogue Isles: Bloody Bay, Siren's Call e Warburg. Qui è possibile svolgere delle missioni nelle quali sono coinvolti anche gli avversari, quindi eroi se siamo cattivi e cattivi se siamo eroi. Si tratta di uno dei momenti più coinvolgenti del gioco, in quanto, nel corso della missione, è possibile imbattersi in qualsiasi frangente in un avversario umano con conseguenze che è facile immaginare. Infine, per spiegare il terzo aspetto del PvP bisogna prima parlare dei supergruppi, l'altra grande novità apportata da City of Villains. I supergruppi in realtà sono le classiche gilde, con la non indifferente novità che ognuno di essi può costruire una propria base. Queste sono configurabili a piacimento, con un livello di personalizzazione solo leggermente inferiore a quello che abbiamo descritto per i PG. Ebbene, la terza modalità PvP prevede le incursioni nelle basi degli altri supergruppi con battaglie che possono svolgersi tra criminali, tra criminali ed eroi o tra eroi. Uccidendo PG avversari, inoltre, accumuleremo punti reputazione. Più è forte il nostro nemico più reputazione avremo, ma più è debole più ne perderemo in quanto, ovviamente, non è corretto approfittare dei PG che non hanno il nostro stesso livello di esperienza. Inoltre, se non ci teniamo costantemente impegnati nel PvP la nostra reputazione scemerà con il passar del tempo.
Abbiamo parlato di grafica saltuariamente per tutta la recensione, quindi faremo semplicemente un veloce compendio. L'aspetto grafico di City of Villains è sicuramente soddisfacente, occupando senza problemi il primo posto se facciamo riferimento solamente ai MMORPG. Sono sorprendenti soprattutto gli effetti visivi scaturiti dai vari poteri: ognuno di essi è differente tra gli altri e tutti mantengono lo stesso livello di spettacolarità. Ottime anche le animazioni, le quali sono sempre fluide e dettagliate. Non mancano buone texture e un numero molto alto di poligoni. Segnaliamo anche la presenza di un evoluto motore fisico, elemento non da poco visto che pochissimi altri MMORPG ne fanno uso.
Dal punto di vista audio, siamo nuovamente su ottimi livelli. Particolarmente adatti gli effetti sonori che riescono, ancora una volta, a riportarci alla mente l'atmosfera classica dei fumetti dei super-eroi. Non ci dimentichiamo neanche delle musiche, le quali contribuiscono a realizzare un giudizio senz'altro eccellente per quanto riguarda tutto il reparto tecnico di City of Villains.
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La nostra esperienza nelle varie missioni è premiata da altri elementi, come badge e clues. I primi sono una sorta di medaglie, le quali ci danno l'opportunità di identificarci con un certo soprannome. Saremo quindi celebri per aver completato la missione x o quella y. Clues sta ad identificare alcune informazioni che verranno distillate nel corso del gioco e che portano avanti una sorta di trama, la quale comunque resta sempre in ombra non riuscendo a coinvolgere a sufficienza il giocatore.
Abbiamo descritto la struttura di fondo da gioco di ruolo che contraddistingue ovviamente City of Villains. Vediamo adesso com'è l'esperienza di gioco vera e propria. Ribadiamo che l'atmosfera è assolutamente ben ricreata: le nostre partite saranno così sempre caratterizzate da un'ottima resa visiva per ogni potere, da eccellenti effetti sonori in stile cartoon-fumetto, dalla straordinaria conformazione delle varie isole e dei vari PG. L'interfaccia di gioco completa questo quadro, offrendoci una grande facilità d'azione e ammaliandoci con ulteriori effetti di dissolvenza, i quali certo non stonano con il resto dell'impostazione grafica del gioco di Cryptic Studios. Come in ogni MMORPG, per la maggior parte del tempo, saremo chiamati a scegliere il nostro target e a scaricare su di lui ogni sorta di potere che abbiamo in nostro possesso. Gli equilibri di gioco di City of Villains, d'altronde, sono incentrati massicciamente sulla probabilità di colpire o mancare il target o di effettuare colpi critici. Più il nostro livello è vicino a quello dell'avversario più la probabilità di colpirlo è elevata, più siamo forti più colpi critici realizzeremo. Se avete capito bene come funzionano le cose avrete intuito che le missioni in team potrebbero così risultare frustranti qual ora fossero coinvolti PG con un livello più basso. I programmatori hanno pensato anche a questo, perché è possibile prendere un altro giocatore come proprio lacchè. Questa operazione darà a lui la stessa potenza di danno che abbiamo noi, ma lo renderà comunque vulnerabile ai colpi degli avversari. I combattimenti, inoltre, soprattutto se affrontati in team, sono leggermente caotici. Ciò è causato da effetti visivi sì straordinari visivamente ma forse leggermente invasivi e dalla presenza di tantissimi, tra PG e mostri, impegnati nel combattimento. D'altra parte, City of Villains si riconferma sempre fruibilissimo e coinvolgente, per cui non possiamo per questo addebitare una pecca. Morire in un combattimento in PvE (contro i mostri guidati dal computer) ci costerà un certo livello di debito, il quale andrà colmato prima di poter tornare ad acquisire esperienza. Per ogni mostro che uccideremo, sostanzialmente, una parte dell'esperienza andrà a colmare il debito, l'altra finirà normalmente nel nostro livello di esperienza generale. Il debito è presente solamente nel PvE, non nel PvP.
Due paroline le spendiamo anche in relazione alla struttura delle missioni. Purtroppo, da questo punto di vista, non ci sono stati grandi passi in avanti rispetto a City of Heroes, restando l'aspetto meno riuscito di entrambi i giochi. Le missioni sono estremamente ripetitive, ancora di più rispetto a quanto visto negli altri MMORPG recenti (World of Warcraft escluso, naturalmente). Non si va mai oltre il dover rapinare una banca, rapire una certa persona o cercare degli oggetti. Inoltre, le varie missioni non sono collocate all'interno della mappa generale del gioco, ma in istanze. Una volta che accederemo ad una missione sarà così caricata una nuova mappa nella quale giocheremo solamente noi o, al più, i compagni del team del quale facciamo parte. In questi frangenti, City of Villains non è più un gioco di ruolo di massa ma è confinato solamente a chi ha scelto di giocare con noi. Considerate anche che le varie istanze graficamente sono sempre le stesse, ripetendosi in continuazione (al massimo sono 15 o 20 in tutto il gioco). Insomma, da questo punto di vista, non abbiamo gradito, ma tuttavia tutto ciò fa parte indissolubilmente della struttura tecnica dei due giochi di Cryptic Studios. Alle missioni normali dobbiamo aggiungere le Task Forces, le quali si affrontano in team e prevedono la concatenazione di diverse missioni. Hanno una durata non indifferente, prolungandosi anche per ore.
Ma veniamo finalmente alle vere novità apportate da City of Villains rispetto al suo predecessore. Come dicevamo, la principale è quella relativa all'introduzione del PvP. Adesso è possibile partecipare a degli enormi raid: eroi contro cattivi. L'esperienza di gioco è molto più completa rispetto al normale PvE, mantenendosi comunque frenetica e divertente come per le altre componenti di City of Heroes e City of Villains. Ci sono tre possibilità di scontro in PvP: le arene, le zone dedicate a questo tipo di combattimento e le incursioni nelle basi. Nel primo caso basta recarsi nelle apposite arene e darsele di santa ragione. Nel secondo si fa riferimento a tre delle Rogue Isles: Bloody Bay, Siren's Call e Warburg. Qui è possibile svolgere delle missioni nelle quali sono coinvolti anche gli avversari, quindi eroi se siamo cattivi e cattivi se siamo eroi. Si tratta di uno dei momenti più coinvolgenti del gioco, in quanto, nel corso della missione, è possibile imbattersi in qualsiasi frangente in un avversario umano con conseguenze che è facile immaginare. Infine, per spiegare il terzo aspetto del PvP bisogna prima parlare dei supergruppi, l'altra grande novità apportata da City of Villains. I supergruppi in realtà sono le classiche gilde, con la non indifferente novità che ognuno di essi può costruire una propria base. Queste sono configurabili a piacimento, con un livello di personalizzazione solo leggermente inferiore a quello che abbiamo descritto per i PG. Ebbene, la terza modalità PvP prevede le incursioni nelle basi degli altri supergruppi con battaglie che possono svolgersi tra criminali, tra criminali ed eroi o tra eroi. Uccidendo PG avversari, inoltre, accumuleremo punti reputazione. Più è forte il nostro nemico più reputazione avremo, ma più è debole più ne perderemo in quanto, ovviamente, non è corretto approfittare dei PG che non hanno il nostro stesso livello di esperienza. Inoltre, se non ci teniamo costantemente impegnati nel PvP la nostra reputazione scemerà con il passar del tempo.
Abbiamo parlato di grafica saltuariamente per tutta la recensione, quindi faremo semplicemente un veloce compendio. L'aspetto grafico di City of Villains è sicuramente soddisfacente, occupando senza problemi il primo posto se facciamo riferimento solamente ai MMORPG. Sono sorprendenti soprattutto gli effetti visivi scaturiti dai vari poteri: ognuno di essi è differente tra gli altri e tutti mantengono lo stesso livello di spettacolarità. Ottime anche le animazioni, le quali sono sempre fluide e dettagliate. Non mancano buone texture e un numero molto alto di poligoni. Segnaliamo anche la presenza di un evoluto motore fisico, elemento non da poco visto che pochissimi altri MMORPG ne fanno uso.
Dal punto di vista audio, siamo nuovamente su ottimi livelli. Particolarmente adatti gli effetti sonori che riescono, ancora una volta, a riportarci alla mente l'atmosfera classica dei fumetti dei super-eroi. Non ci dimentichiamo neanche delle musiche, le quali contribuiscono a realizzare un giudizio senz'altro eccellente per quanto riguarda tutto il reparto tecnico di City of Villains.
City of Villains
8
Voto
Redazione
City of Villains
City of Villains è certamente uno dei migliori MMORPG tra quelli attualmente presenti sul mercato. E' ovvio che il meglio di sé lo dà se associato al suo fratello gemello City of Heroes, ma è ampiamente godibile anche se giocato a parte. L'atmosfera da fumetto di super-eroi è stata egregiamente ricostruita grazie ad un ottimo aspetto visivo e a sapienti effetti sonori. Dobbiamo fare menzione anche all'efficace interfaccia di gioco, la quale non scoraggerà sicuramente neanche il giocatore occasionale. Di grande spessore si è rivelata anche la componente relativa alla caratterizzazione del proprio PG: in City of Villains è del tutto impossibile rintracciare due PG anche lontanamente simili tra di loro. Rispetto al predecessore è fondamentale l'introduzione del PvP, il quale riesce a spezzare una certa monotonia di fondo; e dei supergruppi e delle relative basi. Insomma, City of Villains si conferma un gioco assolutamente originale, divertente e ampiamente godibile anche per chi non ha fatto dei giochi di ruolo una ragione di vita. Le uniche pecche le segnaliamo in relazione all'eccessiva ripetitività delle missioni e alla struttura ad istanze che, inevitabilmente, è legata alla conformazione del gioco di Cryptic Studios. Dobbiamo anche evidenziare il fatto che una volta raggiunto il massimo livello di esperienza (50), il gioco risulta sostanzialmente terminato non offrendo più gli stimoli che magari altri MMORPG riescono ancora a dare.