Civilization3

di Redazione Gamesurf


GRAFICA
Il gioco è realizzato interamente in due dimensioni: le mappe sono realizzate su una griglia quadrettata e visualizzate in assonometria isometrica (era dai tempi delle medie che non lo dicevo più!), con sopra unità realizzate tramite piccoli sprite bidimensionali animati (ma il lavoro è stato fatto renderizzando modelli tridimensionali). Le visuali delle città e del palazzo sono realizzate tramite BitMap fissi, ma anch'essi realizzati su supporto 3D. La risoluzione è fissata in 1024x768 con colori a 16bit, e (per dirla proprio tutta) il gioco gira in una finestra di Windows espansa a tutto schermo (le barre sono state coperte).
Non fate quelle facce deluse: per un gioco come questo un supporto in 3D sarebbe stato improponibile (non avete idea del quantitativo immane di unità che si vedono su schermo in determinate situazioni), ed oltretutto avrebbe richiesto un'accelerazione grafica tale da rendere il prodotto inadeguato per una buona fetta di pubblico, nella quale rientrano numerosi appassionati delle precedenti versioni di Civilization (non si offenda nessuno, ma sto parlando di coloro che giocano in ufficio nei ritagli di tempo...). Il 2D ha il pregio di rendere tutto più leggero ed affidabile, e vi posso garantire che il risultato finale è veramente accattivante.
Certo, non si può negare che nel panorama videoludico attuale, con giochi strategici e gestionali dalla grafica incredibile (come Black&White o Myth3), questo possa apparire come un difetto anche abbastanza grave, specie per la presenza di solo due gradi di zoom e dell'impossibilità di ruotare l'inquadratura, ma sono sicuro che gli appassionati di Civilization non ne saranno disturbati, ed agli altri consiglio di giocare prima di giudicare solo dalla grafica (si vedano oltre le considerazioni sulla giocabilità...).
Un'altra cosa praticamente assente sono i filmati: a parte quello iniziale, non se ne vede ombra per tutto il gioco... peccato, perché uno qua e uno là, magari solo per eventi particolari come Meraviglie o cambi di Era, non avrebbero guastato. Ma sicuramente tutto questo avrebbe fatto levitare lo spazio su disco, praticamente inutilmente (insomma: dopo la prima partita non se ne sente poi tanto la mancanza...).


SONORO
Il gioco è pieno di effetti sonori molto ben realizzati, ed ha una colonna sonora di prim'ordine: le musiche (tutte bellissime ed in formato Mp3) vengono scelte dal gioco in funzione del periodo storico e della civiltà che si guida, con risultati splendidi sin dall'inizio e tendenti al miglioramento. Insomma, se in Civ2 vi siete ridotti, talvolta, a disattivare la musica perché "ne avevate abbastanza", qui non vi capiterà.

GIOCABILITA', DIFFICOLTA' E LONGEVITA'
Già solamente il nome Civilization dovrebbe essere sinonimo di "giocabilità estrema", ma l'episodio incerto di "CallToPower" consiglia di andare coi piedi di piombo prima di sbilanciarsi in un giudizio affrettato. È con questo spirito che mi sono avvicinato al gioco, e con mio grande piacere ho scoperto che gli errori del passato sono stati appresi ed eliminati: la giocabilità è estrema, il gioco è realizzato perfettamente in tutte le sue fasi e appaga appieno le promesse che il titolo e il nome del realizzatore fanno sperare.
La difficoltà è leggermente superiore a Civ2, visto che sono state implementate tutte quelle parti del BoardGame originale che in precedenza non erano presenti e che è stata sviluppata incredibilmente l'intelligenza artificiale (che comunque tende a rimanere tendenzialmente guerrafondaia), ma saremo accompagnati da due grandi amici. Non sto parlando di diavoletti rossi o angioletti barbuti assisi su nuvolette vaporose (che la LionHead mi perdoni!), ma semplicemente dello splendido Tutorial di gioco e della "Civilopedia", una completissima guida in ipertesto (richiede AcrobatReader5, presente nel CD di gioco) richiamabile in qualsiasi momento, estremamente semplice da usare e insostituibile per ottenere tutte le informazioni possibili e immaginabili.
In sostanza, anche la longevità è aumentata: le partite sono più lunghe (gli anni trascorrono più lentamente, inoltre si arriva al 2050 e non al 2020), eppure mai noiose, e una volta giunti alla fine si rigioca più che volentieri. Inoltre è importante dire che sono presenti sei (6!!!) livelli di difficoltà, e pertanto, cominciando dal basso, ci vorrà un po' (molto) tempo prima di potersi considerare a pieni titoli un "Dio" di questo gioco.

VERSIONE LINGUISTICA
La versione su cui abbiamo "messo le mani" è quella americana, e pertanto il gioco era completamente in Inglese. La traduzione in Italiano è comunque in via di sviluppo, e molto presto dovremmo vedere sugli scaffali la confezione direttamente nella nostra lingua.
Nel gioco non c'è nulla di doppiato, per vari motivi: innanzitutto per contribuire all'alleggerimento tecnico e alla riduzione di spazio su disco, ed in secondo luogo perché i dialoghi, i testi, i suggerimenti eccetera sono in numero talmente esorbitante che doppiarli tutti sarebbe stato maniacale. Comunque, ancora una volta, non se ne sente la mancanza (seriamente: diverrebbe insopportabile dopo i primi 10 minuti di gioco!).

CONSIDERAZIONI FINALI
Civilization III è un titolo superbo per chi, come me, ha già giocato con apprezzamento i suoi predecessori, perlomeno quelli firmati da Sid Meier. Rispetto a Civ2 offre, oltre ad un supporto tecnico decisamente migliore (anche se non avveniristico), quelle innovazioni e quei perfezionamenti sufficienti per regalare altre innumerevoli ore di gioco, mentre rispetto al discusso Civ-CtP si è alleggerito di tutti quei fronzoli inutili (non ultime la pesantissima gestione dei commerci e l'animazione delle risorse del territorio) che sono probabilmente alla base del mancato "vero" successo.
Unica nota negativa: forse chi non conosce Civilization potrà pensare ad un titolo con impostazione "datata", ma per costoro l'unico consiglio che possa dare e di giocare per credere...