Class of Heroes 2G: Remaster Edition, la classe stavolta è acqua – Recensione PS5

La recensione del dungeon crawler di Zerodiv, un classico del genere proveniente dal piccolo schermo di PSP, un’esperienza dura, pura e un po’ antiquata, adatta ai veterani del settore

di Jacopo Retrosi

Uscito in quel di PSP per mano di Zerodiv nell’agosto del 2008 in Giappone e l’anno successivo in Nord America (ma non da noi in Europa), Class of Heroes è uno di quei dungeon crawler in prima persona alla Wizardry, quelli in cui si crea da zero il proprio party prima di partire all’avventura in labirinti inesplorati, e a cui non si sopravvive se non si sfruttano a dovere tutte le risorse a disposizione e non ci si prepara adeguatamente prima del viaggio.

L’estetica anime carina e colorata è solo uno specchietto per le allodole, per un’esperienza hardcore rivolta ai puristi del genere, difficile da rompere senza dedicargli dozzine di ore dedite a conoscerne a menadito dinamiche e segreti. Il sequel, Class of Heroes 2, classe 2009 in madrepatria, 2013 in America (e solo in tiratura limitata), ne smussò vagamente gli angoli, rendendola un’opera più agevole e fruibile, ma mantenendo sempre una vena capricciosa, riservata a pochi eletti. 

Il titolo venne inoltre portato su PlayStation 3 e graziato per l’occasione da contenuti extra, tra cui nuove classi, nuove abilità e il doppiaggio in giapponese per l’intero cast, ed è proprio questa versione che oggi stiamo giocando, chiamata Class of Heroes 2G: Remaster Edition, al debutto su lidi nostrani in versione rimasterizzata per gli schermi di ultima generazione e disponibile su PC tramite Steam, Nintendo Switch e PlayStation 5.

Edulcorato da una trama di sottofondo che passa rapidamente in secondo piano, colpa di un cast abbastanza anonimo, l’obiettivo del gioco è piuttosto semplice: arrivare in fondo a quanti più dungeon possibili. La progressione è scandita da una serie di missioni che dovremo completare per sbloccare feature e labirinti annessi, ma dove andare e come arrivarci sarà solo compito nostro. 

Al comando di un gruppo di studenti dell’accademia per avventurieri di Crostini (e non è l’unica parola italiana buttata a caso, fidatevi NdR), avremo modo di delineare razza, allineamento e classe dei nostri pupilli, potendo scegliere tra una vasta gamma di personalizzazioni e specializzazioni. Il party è composto da un massimo di sei membri, tre prime linee e tre retroguardie, ragion per cui avere tre attaccanti fisici a fare da scudo a tre unità a distanza /magiche è un ottimo compromesso per iniziare. Il gioco ci mette del suo fornendo una squadra pre-assemblata, ma vi consigliamo di dargli subito una ritoccata data l’importanza della magia offensiva nelle prime battute.

E a proposito di suggerimenti, Class of Heroes 2G svolge un lavoro davvero pessimo nell’informare e rendere partecipi i giocatori, con tutorial sbrigativi e parchi di dettagli, tanto che si deve procedere a tentoni o peggio tocca consultare qualche guida online se si vuole avere un quadro chiaro di meccaniche, parametri e quant’altro. Il gioco si dimostra inoltre molto “ottuso” e verboso in un sacco di circostanze, in particolar modo navigando i vari menù. Il trial-and-error sarà il vostro miglior amico in questi casi; salvate spesso. 

E che dire di alcune procedure. Qui non si curano tutti gli alleati presso una locanda con due click, no, bisogna scegliere se farli semplicemente riposare per recuperare punti magia o anche dormire per i punti salute (pagando), un membro alla volta; nel laboratorio alchemico non si sceglie la ricetta che si vuole realizzare, ma occorre selezionare i singoli ingredienti da un elenco senza avere idea del risultato, partendo da un elenco infinito di immondizia, mentre le ricette con le informazioni utili sono da un’altra parte.

È un titolo pieno di soluzioni vecchie, che minano un’esperienza altrimenti piuttosto divertente, in stile Etrian Odyssey, che però lo surclassa proponendo una serie di agevolazioni che rendono l’esplorazione e la gestione delle risorse una pratica immediata ed intuitiva, ma senza negare alla sua audience un pacchetto austero e impegnativo. E pensare che Class of Heroes 2 è stato ingentilito rispetto al predecessore; non ho avuto il piacere di provarlo direttamente ma si direbbe un’epopea tutt’altro che abbordabile. 

Nondimeno, dopo aver bruciato i primi 2-3 party (letteralmente, considerato il costo di resurrezione, che può persino fallire), il gioco inizia ad ingranare, si comprendono i meccanismi per mettere su un team funzionale, si scoprono le tattiche vincenti rispetto a quelle meno ottimali, da quali nemici guardarsi le spalle, come muoversi nei dungeon e anche a rilassarsi un po’, soprattutto quando le finanze iniziano a crescere e i primi level up a rendere i propri studenti competitivi (nel loro piccolo). Non si può mai abbassare la guardia, ma almeno si riesce a vagabondare in relativa tranquillità; occhio giusto agli scrigni, anche loro sono pericolosi se non disarmati come si deve. Almeno un paio di run sono finite nel cestino per causa loro. Ho già detto di salvare spesso?

Sporadici colpi bassi a parte, il livello di difficoltà rimane consistente durante gran parte dell’avventura, con qualche picco improvviso in occasione di nuove location, comunque rapidamente appianato dal party, a patto che il giocatore resti sul pezzo. Si deve grindare parecchio per assistere a veri benefici, ma è un processo che viene quasi naturale mentre si viaggia in lungo e in largo in cerca di nuovi passaggi. Gli scontri poi si svolgono piuttosto rapidamente, quindi la cosa non viene a noia tanto presto. 

Artwork e interfacce sono stati upscalati per essere ospitati su schermi più generosi e funzionano a dovere, ma senza eccellere (c’è una certa carenza di dettagli, sia a livello estetico che informativo). Discorso analogo per la colonna sonora, che si fa sentire però solo durante i combattimenti, e le voci, squillanti, forse un po’ troppo, e per di più dal volume non regolabile dalle opzioni. In ultimo, avrei fatto un piccolo sforzo extra e riorchestrato l’opening: gracchia, talmente era compressa l’originale su PSP.