Code of Princess

Code of Princess
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Tranquilli, siete ancora su Gamesurf.it. Ciò che noi baldi recensori vi narreremo oggi é l'impervio viaggio della principessa Solange Blanchefleur de Lux, partita per liberare il regno di DeLuxia dai mostri che lo hanno invaso e fermare una volta per tutte la minaccia che incombe su di esso. Armata della fedele nonché magica spada DeLuxcalibur, che ella personalmente ha estratto dalla roccia, ci accingiamo a flagellare qualche mostruosa chiappa. Nessuna Principessa Guerriera che si rispetti può intraprendere un viaggio del genere in solitudine, e ben presto veniamo affiancati da 3 personaggi principali che ci accompagneranno lungo il nostro cammino: Alì, il ladro gentiluomo, Lady Zozo, Negromante in un corpo patchwork e Allegro, il bardo narciso. Imbracciamo le armi allora, e scaldiamo i pollici: ci serviranno parecchio.

Code of Princess


La più calorosa di DeLuxia
L' Agatsuma Entertainment ci mette tra le mani un Action RPG la cui caratteristica principale é l'hack and slash dei suoi combattimenti a scorrimento, ma i cui punti di forza sono dati da ben altro.
Come molti di voi avranno sicuramente notato, Solange non é quel che si dice un tipo freddoloso, e la sua succinta armatura (nonché unico vestiario insieme a 4 straccetti che fungono da biancheria intima) é tutto ciò che indossa durante l'intero videogioco. Non volendo dare il merito delle vendite (sicuramente una buona fetta) di questo titolo ai non-vestiti della nostra Eroina, andiamo ad analizzare gli elementi che fanno di questo gioco una vera chicca del genere.
Innanzitutto, i meravigliosi disegni che animano le sequenze di dialogo tra una quest e l'altra. Precisi, fantasiosi e colorati. Non si può non ammirare gli squisiti dettagli che caratterizzano ogni personaggio e non riconoscere la delicata mano di Kinu Nishimura. Le ambientazioni non raggiungono gli stessi livelli, ma sono ben curate e sono un ottimo sfondo.
I personaggi non sono dettagliati solo nei disegni. Ognuno ha una sua precisa personalità, un suo modo di essere, reso alla perfezione dai dialoghi e dal doppiaggio (inglese, ma perfetto: persino i modi di dire sono stati trovati nella nuova lingua e ri-adattati alla situazione) ironico e divertente e che più di una volta ci ha strappato un sorriso o una risata. Ognuno di essi ha delle abilità particolari ed uniche che possono essere sviluppate tramite un sistema di punti exp ottenuti nella lotta, e un equipaggiamento del tutto personalizzabile anche attraverso gli acquisti dal rigattiere di fiducia, il gatto Marco Neko (dove Neko in giapponese sta per “Gatto”)
Ricapitolando: insieme a Solange, Alì, Zozo e Allegro fanno parte infatti dei personaggi che possono essere utilizzati durante la main story. Basterà selezionare il nostro giocatore prima di cominciare una nuova quest (o ripeterne una vecchia) per “allenarlo” o andare avanti con l'avventura. Durante il nostro cammino incontreremo altri characters secondari ma ugualmente “buffi” (come suor Hel) che però potranno essere usati solo nella modalità Free. Arricchiranno la trama, ma nulla di più.
Il comparto sonoro é accurato e soddisfacente, e spazia da sonorità “aggressive” a melodie dolci e pacate che accompagnano egregiamente i nostri amici nel regno di DeLuxia.

E bravo Alì, sta già puntando al tallone di questo grosso "Achille"...
E bravo Alì, sta già puntando al tallone di questo grosso "Achille"...
Mostriciattoli di pregevole fattura.
Mostriciattoli di pregevole fattura.
Ed ecco Zozo. Avrà mica perso una mano nella boscaglia..?
Ed ecco Zozo. Avrà mica perso una mano nella boscaglia..?


Picchiaduro a scorrimento
Abbiamo a che fare con una tipologia di gioco vecchio stile, se così si può dire. A molti di voi verrà in mente “Guardian Heroes”, e non si può dire che non ci assomigli (o che non abbia preso spunto da esso), ma abbiamo di fronte un titolo di tutt'altro livello. Nonostante ciò che abbiamo accennato prima, i combattimenti sono ripetitivi e piuttosto monotoni a lungo andare, dove per vincere basta schiacciare a casaccio i tastini del nostro 3DS e osservare il nostro eroe di turno esibirsi in combo d'arma bianca o attacchi magici che, seppur non devastanti, permettono di colpire ed immobilizzare il nemico nello stesso momento, così che questo infine per inerzia muoia, così come muore il nostro entusiasmo di livello in livello, riacceso solamente dai dialoghi posti tra una missione e l'altra. Certo, da una parte é una salvezza che siano solo mini-quest, brevi e a volte intense nonostante i nemici sempre uguali, dotati di un I.A. da far ridere i polli, dall'altra ci siamo spesso scoperti a desiderare missioni più elaborate che arricchissero un gameplay che di per sé risulta un po' piatto, nonostante la varietà di personaggi e le loro molteplici abilità.
E a proposito di piattume, siamo su 3DS no? Se quel che tutti speravamo era di vedere le... graziose rifiniture dell'armatura di Solange in tre dimensioni, come noi, rimarrete piuttosto delusi. Sia durante i dialoghi sia durante i combattimenti (ove il potersi spostare sul piano di gioco avrebbe dovuto fare la sua porca figura) la terza dimensione non ci offre alcuna soddisfazione. Invece che dedicarsi ad una conversione in 3D, il team Agatsuma avrebbe potuto migliorare la qualità delle 2D che in un gioco del genere, sono il motore principale. Troviamo invece alcuni rallentamenti durante le azioni di combattimento e uno strano caso di zoom dinamico che invece di aiutarci, accalca sprite e nemici in un'unica massa confusa. Ma non preoccupatevi, basta continuare a premere tasti, e nessuno può più fermarci.
Una frenesia alimentata dall'avanzare dei livelli, dove incontreremo sempre più nemici e dove lo schema di gioco sarà: “combatti e vinci - avanzi di livello - combatti e perdi quindi rifai le old quest per avanzare di livello - combatti e vinci”e così via.
Il multiplayer é sia off-line (modalità sia co-op sia versus) che on-line. Quest'ultimo però non da molte soddisfazioni se per giocare con noi non si presenta nessuno...


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In conclusione
Per terminare il gioco sono necessarie le canoniche 8 ore, ma giocarne più di una e mezza di seguito potrebbe risultare impossibile. Secondo il nostro parere, l'esperienza raggiunge il suo massimo se i combattimenti vengono frammentati in sessioni di trenta minuti l'una o giù di lì, dato che per finire una missione bastano una manciata di minuti buoni. La longevità non gioca a suo favore ma, preso a piccole dosi, Code of Princess può dare grandi soddisfazioni: dallo sfogo della rabbia a risate e sorrisi che non pensavate vi avrebbe strappato. Per non parlare dei due finali alternativi possibili. Ma questo lo lasciamo scoprire a voi!

Code of Princess
7

Voto

Redazione

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Code of Princess

Un interessante tuffo nel tipo di picchiaduro che ci aveva tanto conquistato in passato... basta che rimanga in 2D. Per gli amanti del genere, e soprattutto, per chi ha amato Guardian Heroes, potrebbe rivelarsi un titolo davvero interessante. Per tutti gli altri, a noi ha fatto davvero ridere, e se si sorpassano certi difettucci, é una gioia da guardare. Basta avere un pò di pazienza.

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