Codename Eagle
di
Redazione Gamesurf
Il briefing ci viene introdotto prima da una scheda che annovera i punti salienti della missione e poi da un certo Capitano Potter che illustra direttamente gli obbiettivi sul campo. Il primo colpo d'occhio fa balzare all'attenzione una grafica a tratti un po' troppo squadrata e appena cominciamo a muoverci si nota un certo effetto "pattinamento" da parte del nostro personaggio. Sgozziamo comunque con il nostro coltello d'ordinanza la sentinella di guardia e ci impossessiamo della sua divisa e del suo fucile. Indossata la prima e caricato il secondo ci avventuriamo nel territorio nemico. Il nostro compito é trovare uno stratagemma per infiltrarci nella base nemica senza creare scompiglio. Per far ciò dovremo impossessarci di un camion diretto proprio verso la base che ci interessa e sostituirci all'autista. L'operazione riesce perfettamente, ma una volta aperta la cassaforte veniamo scoperti e siamo costretti a seminare fuoco e fiamme, rubare un blindato e fuggire a tutta birra. Un salto in stile Hazzard per evitare un ponte crollato e ritorniamo al punto di partenza senza ulteriori intoppi
A questo punto rigiochiamo la missione senza aver cura di travestirci, ma sparando a tutto ciò che si muove e trascinando sotto le ruote del camion anche la vecchia contadina obesa che passeggia in paese. Il risultato non cambia di una virgola, anzi, avendo tutti contro sin dall'inizio eliminiamo subito tutti i pericoli che altrimenti incontreremo al ritorno. Alcuni nemici sono la quintessenza dell'idiozia: a volte capita di aver a che fare con due guardie che assistono impassibili allo sterminio dei propri compagni prima di venire crivellate a loro volta, magari grattandosi la testa mentre gli puntiamo il fucile in faccia. Il gioco alterna sezioni in cui la semplicità é disarmante, visto che possiamo colpire i nemici da distanze scandalose senza che questi possano nemmeno pensare che li stiamo puntando, a momenti in cui i soldati russi vengono visualizzati come esseri bidimensionali rendendo difficile individuarli, o peggio non vengono visualizzati affatto (Però ci sparano lo stesso)
A questo punto rigiochiamo la missione senza aver cura di travestirci, ma sparando a tutto ciò che si muove e trascinando sotto le ruote del camion anche la vecchia contadina obesa che passeggia in paese. Il risultato non cambia di una virgola, anzi, avendo tutti contro sin dall'inizio eliminiamo subito tutti i pericoli che altrimenti incontreremo al ritorno. Alcuni nemici sono la quintessenza dell'idiozia: a volte capita di aver a che fare con due guardie che assistono impassibili allo sterminio dei propri compagni prima di venire crivellate a loro volta, magari grattandosi la testa mentre gli puntiamo il fucile in faccia. Il gioco alterna sezioni in cui la semplicità é disarmante, visto che possiamo colpire i nemici da distanze scandalose senza che questi possano nemmeno pensare che li stiamo puntando, a momenti in cui i soldati russi vengono visualizzati come esseri bidimensionali rendendo difficile individuarli, o peggio non vengono visualizzati affatto (Però ci sparano lo stesso)
Codename Eagle
Codename Eagle
Codename Eagle mette tanta carne al fuoco e le idee non sono affatto malvagie. Qualche bug di troppo, un'AI non certo brillante e alcune scelte di gameplay discutibili, minano però alla base le potenzialità di questo prodotto che non mantiene appieno le promesse fatte. Inoltre il livello di difficoltà è tarato un po' troppo verso il basso e i veterani degli sparatutto in soggettiva potrebbero storcere il naso. Rimane comunque un titolo che cerca di essere originale e potrebbe essere particolarmente adatto ai neofiti e a tutti quelli che giocando ad Half Life si stanno ancora chiedendo "Ma di quale esperimento parlano gli altri scienziati?".