Colin McRae Rally 2.0
di
E MOLTA SIMULAZIONE
Come ho accennato poco sopra, i Codies hanno deciso di rendere più "simulativo" il loro gioco di guida per eccellenza, dando al giocatore occasionale la possibilità di divertirsi con un surrogato del gioco principale che, al contrario, si basa tuttora sulla formula vincente del classico rally point-to-point in cui vanno affrontate, in sequenza, le varie tappe di ogni circuito. Sul fronte delle innovazioni, va segnalata la riduzione dell'effetto "scivolo" che portava le macchine a pattinare sulla pista, a favore di un generale incremento della "presenza" del mezzo, che dà ora una maggiore impressione di pesantezza e rigidità. Il modello fisico dei danni, già più che buono nel primo episodio, é un altro settore in cui é stato svolto gran parte del lavoro di aggiornamento: le auto non volano più al minimo urto con un paletto o una pietra a lato del percorso, ma subiscono danni realistici secondo il colpo ricevuto sulla scocca
Così, se nel Colin Mc Rae Rally originale, le macchine finivano sempre, dopo un certo numero di incidenti, accartocciate, qui si assiste ad una deformazione progressiva della carrozzeria, che interessa solo il punto effettivamente colpito. Andate di muso contro un albero alla giusta velocità e vedrete il cofano aprirsi e sbattere continuamente, da quel punto del tracciato in poi, sulla carrozzeria (con tanto di effetto sonoro); urtate un muretto con il posteriore della macchina e l'alettone (nel caso in cui la vostra auto ne porti uno) si staccherà di lato rimanendo appeso alla scocca. Tutti questi particolari, insieme al fatto, non trascurabile, che tutti i danni hanno ripercussioni "visive" sulla nostra auto, fa del secondo Colin Mac Rae il gioco di rally con la più alta dose di realismo grafico vista su console. La visuale interna, fiore all'occhiello del capostipite della serie, é stata abbellita dalla presenza effettiva del parabrezza (invisibile nel precedente episodio) e da alcuni dei più bei cruscotti 3D mai visti in un gioco di guida
Come ho accennato poco sopra, i Codies hanno deciso di rendere più "simulativo" il loro gioco di guida per eccellenza, dando al giocatore occasionale la possibilità di divertirsi con un surrogato del gioco principale che, al contrario, si basa tuttora sulla formula vincente del classico rally point-to-point in cui vanno affrontate, in sequenza, le varie tappe di ogni circuito. Sul fronte delle innovazioni, va segnalata la riduzione dell'effetto "scivolo" che portava le macchine a pattinare sulla pista, a favore di un generale incremento della "presenza" del mezzo, che dà ora una maggiore impressione di pesantezza e rigidità. Il modello fisico dei danni, già più che buono nel primo episodio, é un altro settore in cui é stato svolto gran parte del lavoro di aggiornamento: le auto non volano più al minimo urto con un paletto o una pietra a lato del percorso, ma subiscono danni realistici secondo il colpo ricevuto sulla scocca
Così, se nel Colin Mc Rae Rally originale, le macchine finivano sempre, dopo un certo numero di incidenti, accartocciate, qui si assiste ad una deformazione progressiva della carrozzeria, che interessa solo il punto effettivamente colpito. Andate di muso contro un albero alla giusta velocità e vedrete il cofano aprirsi e sbattere continuamente, da quel punto del tracciato in poi, sulla carrozzeria (con tanto di effetto sonoro); urtate un muretto con il posteriore della macchina e l'alettone (nel caso in cui la vostra auto ne porti uno) si staccherà di lato rimanendo appeso alla scocca. Tutti questi particolari, insieme al fatto, non trascurabile, che tutti i danni hanno ripercussioni "visive" sulla nostra auto, fa del secondo Colin Mac Rae il gioco di rally con la più alta dose di realismo grafico vista su console. La visuale interna, fiore all'occhiello del capostipite della serie, é stata abbellita dalla presenza effettiva del parabrezza (invisibile nel precedente episodio) e da alcuni dei più bei cruscotti 3D mai visti in un gioco di guida