Colin McRae Rally 2.0

di Redazione Gamesurf
"It's a kind of magic" cantavano gli indimenticati Queen qualche anno fa e proprio di uno strano tipo di magia era intriso il primo capitolo della serie rallystica Codemasters. Sembra un'esagerazione, può anche esserlo, sta di fatto che il gioco dei Codies é considerato tuttora, a quasi due anni dalla sua uscita, il punto di riferimento della "sottocategoria" dei giochi di rally, nonostante l'arrivo di nomi illustri come Sega Rally 2, V-Rally 2 o del recente Rally Masters (versione PC). Un riconoscimento ottenuto grazie a diverse piccole grandi trovate che, un volta riunite, davano alla prima uscita virtuale del buon vecchio Colin un appeal tuttora inarrivato nel mercato console. Realistico ma non troppo, arcade ma non troppo, spettacolare al punto giusto e con un metodo di controllo, questo sì, praticamente perfetto. Poteva il seguito, con un simile "bagaglio culturale", deludere le aspettative?
UN PO' DI ARCADE
Colin Mc Rae Rally 2.0 si presenta subito come un titolo più "alla moda" rispetto al suo predecessore: dopo l'intro tutto sommato nella media (non anticipo nulla, se non che é sullo stesso stile di quella del primo), una nuova e originalissima interfaccia ci dà il benvenuto nel gioco, con una serie di opzioni disposte in fondo allo schermo e alcune enormi icone animate, dal look vagamente avveniristico, che ballonzolano al centro a ritmo di musica. Tutta l'interfaccia é ora in alta risoluzione e, se da una parte questo provoca un fastidioso flickerio della grafica (*coff * PlayStation 2 *coff *) dall'altra rende i menu molto più puliti e, di conseguenza, di più semplice utilizzo

Si nota da subito la presenza della nuova modalità Arcade, di cui abbiamo più volte sentito parlare durante i mesi che hanno preceduto l'uscita del gioco: scegliendo questa opzione viene cancellata ogni velleità simulativa da Colin 2 e si entra direttamente in un vero e proprio surrogato di Sega Rally o, per meglio rendere l'idea, di Screamer 2.Sei auto si affrontano su circuiti chiusi lungo l'arco di tre giri, in cui l'unico limite é dato da chi raggiunge il traguardo per primo nel minor tempo possibile e per le tre gare che compongono ogni singolo campionato. Niente danni, condizioni meteo o navigatore che dir si voglia: i Codies hanno ascoltato le (poche) persone che chiesero a suo tempo la presenza di avversari sul circuito e le hanno accontentate, dando loro un'interpretazione più arcade di un gioco a cui mancava solo questo per raggiungere l'assoluta completezza. Ciò non significa che il "cuore" del gioco sia stato rimosso, anzi, le due anime arcade e simulativa, come si é visto a suo tempo per Gran Turismo 2, sono state radicalmente divise, dando ad ogni categoria di utente la sua "area di competenza". Volete fare un giretto veloce dando un po' di sportellate a destra e a manca? Allora scegliete pure la modalità Arcade, perché per l'opzione Rally avrete bisogno di parecchio tempo..