Colin McRae Rally 4
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La serie Colin McRae ha sempre rappresentato e rappresenta tutt'ora un punto di riferimento fisso per gli amanti del rally, riconfermandosi volta dopo volta, come una delle migliori simulazioni rallystiche sul mercato. Con questo CMR04 il proposito è quello di conquistare un'ampia fetta di pubblico cercando di migliorare un titolo dal gameplay impareggiabile ma afflitto da problemi o mancanze grafiche che lo relegarono di diritto fuori dall'olimpo dei capolavori. Dopo mesi di interminabile attesa Colin McRae 3 sfoggiava si delle ottime ricostruzioni delle più famose auto da rally, ma lasciava alquanto a desiderare per quanto riguardava i fondali, e comunque non all'altezza della console di casa Microsoft. Ora, a 9 mesi dalla commercializzazione del terzo capitolo della serie esce questo CMR04, qualcosa di più di un semplice update.
Il Rally
Le modalità sono aumentate rispetto a CMR03 e presentano novità anche importanti. All'inizio del gioco, il terzo capitolo ci poneva di fronte, senza possibilità di scelta, la sola classe 4wd alla guida della Ford focus, e solo dopo, proseguendo con successo era possibile sbloccare altre classi e auto. Ora invece avremo la possibilità di scegliere tra le classi di vetture 4wd (Subaru Impreza, Ford Focus, Peugot 206, Mitsubishi Lancer Evo 7, Citroën Xsara), 2wd (MG ZR, Ford Puma, Fiat, VW Golf, Citroën Saxo) e tipo b (Audi Quatro, Peugot 206, Lancia 037, Ford RS200). Senza dimenticare le macchine della categoria bonus (MGC GTS, Citroën 2CV, Lancia Delta, Mitsubishi Pajero, Ford Transit van, Subaru Impreza 22B, Ford Escort 1600). Il campionato sarà articolato esattamente come nel predecessore, con 6 o 7 turni, con la prova speciale e con la possibilità di riparare le nostre fide auto ogni 2 gare. Alla fine il campionato, oltre che garantirci la vittoria, ci darà la possibilità di sbloccare tutte le auto segrete e le piste, oltre che il campionato esperto.
Altre novità le riscontriamo nella possibilità di sfidare 4 giocatori in split screen, quindi senza dover aspettare turni: purtroppo il motore grafico rallenta in maniera esponenziale e la fluidità del gioco in singolo rimane solo utopia.
In pista
Il gameplay, pur presentando novità per quanto riguarda le modalità e i campionati, ha mantenuto inalterate la caratteristiche salienti del predecessore. Il sistema di guida è rimasto inalterato, improntato quindi sulla simulazione pura: sempre molto preciso e immediato, ora si dimostra ancora più realistico e più ostico da gestire. Non soltanto dovremo affrontare le piste con un sagace uso di acceleratore, freno e freno a mano, ma dovremo anche prestare attenzione ai danni, riprodotti per l'occasione in maniera precisa e curata. Quest'ultimi oltre che essere evidenziati da un chiaro riscontro visivo, come già detto in precedenza, influiranno negativamente nel proseguo della corsa. E mentre le ammaccature saranno frequenti, ma si risolveranno in qualche alterazione della carrozzeria a livello puramente grafico, botte più forti accompagneranno problemi al motore, alle gomme e agli assi. Sia all'inizio, quando cercheremo di fare pratica, sia una volta acquisita una buona padronanza del mezzo, gli incidenti non mancheranno e ci capiterà di guidare in condizioni particolari, con perdita di aderenza quando le gomme sono danneggiate, perdita di tenuta e imprecisione nella sterzata con l'asse rotto e gravi danni al motore con conseguente spegnimento dello stesso. Un senso di grande varietà e completezza accompagna tutta l'esperienza ludica, sia per il grande realismo e la varietà di situazioni nelle quali verremo a trovarci, sia per l'ottima qualità e quantità di macchine e tracciati, tutti differenti tra loro.